Il giorno delle vittime

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Schermata 2015-03-19 alle 23.10.47I Tg di giovedì 19 marzo – Anche stasera scalette dense e bloccate. L’aggiornamento su vittime e feriti dell’attentato di Tunisi, il tentativo doveroso di dare un volto ai 4 italiani rapinati della vita dalla follia dei terroristi dell’Isis (rivendicazione giunta oggi), le dichiarazioni preoccupate del Presidente Mattarella nella prima intervista rilasciata ad una testata internazionale (la Cnn): questi gli elementi variamente assemblati dai Tg di prima serata. A differenza di altri grandi fatti di cronaca legati anche a recenti attentati (Parigi), la strage di Tunisi che ha così direttamente toccato decine e decine di concittadini non ha fatto crescere (cfr. i dati Auditel) l’audience dell’informazione Tv. Non siamo in grado di valutare questo dato, che ci sembra comunque giusto segnalare. Per il resto va detto che il tentativo di analisi del contesto politico e sociale della giovane democrazia tunisina compare soprattutto su Tg3 e TgLa7. Fa piacere notare le tante reazioni spontanee del popolo tunisino, impegnato a difendere gli unici esiti positivi delle primavere arabe.
Quasi due terzi delle maggiori edizioni sono incentrate su Tunisi e sui riflessi in Italia e soprattutto in Piemonte, regione di provenienza di 3 delle 4 vittime. Il terzo rimanente è “bloccato” anch’esso: dopo una giornata convulsa e un incontro Renzi-Alfano-Lupi l’attuale Ministro delle Infrastrutture ha annunciato nella registrazione alla Terza Camera, Porta a porta, le sue dimissioni che saranno consegnate domani, dopo l’intervento in Parlamento ma prima della discussione della sfiducia individuale avanzata da Cinque Stelle e Sel. In 48 ore caratterizzate più dall’attenzione alla posizione di Lupi che ai contenuti dell’indagine fiorentina, si è così compiuto il destino ministeriale dell’esponente Ncd, senza per altro che il suo partito abbia tentato di difenderlo. Dopo le prime evidenze dal fascicolo della Procura è uscita infatti una registrazione che conferma l’ “aiutino” chiesto da Lupi a Incalza per piazzare il figlio neo laureato in Ingegneria Civile, e materialmente fornito dall’immancabile Perotti. Un’uscita di scena tardiva ma, a guardare il bicchiere mezzo pieno, solo di 24 ore. Renzi sembra abbia brillato per assenza, ma in realtà le dimissioni “spontanee” di Lupi e aver disinnescato un eventuale incidente con il partner di maggioranza Alfano non sono risultati da poco. I Tg riprendono la cronaca della giornata senza aggiungere del proprio e senza sostanziali differenze. Solo Mentana “si porta avanti” e in un titolo ipotizza l’entrata in campo di Cantone – al momento carta vincente del governo nella lotta alla corruzione – o in alternativa un interim di Renzi in attesa dell’esordio dell’Expo.
Su Tg Rai, ma anche su Tg5 e TgLa7 dignitoso spazio alla spirale che sta per avvolgere e trascinare ancora più giù la Grecia, visto che neanche l’appello per un incontro con Merkel e Hollande fa presagire particolari aperture. Mentana si chiede quale ruolo intenda o possa giocare l’Italia; risposta al momento non pervenuta. Il governo greco è accusato di estremismo e di incoerenza: il gioco delle 3 carte, insomma. Lo stesso però si può dire per l’informazione conservatrice tedesca, che oggi ha ammesso che il dito medio di Varoufakis contro Berlino era frutto di un consapevole trucco. Se ne occupano TgLa7 e Tg3. Un po’ tutti riprendono le critiche della Bce al rischio di rilassamento per il nostro Paese, dalle quali si difende Padoan. Nessuno segnala però che allora è falso che l’ “Italiano” Draghi sia sciovinista.
Concludiamo segnalando un lungo approfondimento da Tg2 che “a titolo esemplificativo” ci fa vedere come mai 200 chilometri di splendide coste siciliane non siano più balneabili per l’assenza dei depuratori.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di mercoledì 18 marzo 2015
Tg1 – ore 13:30 3.557.000, 21,30% ore 20:00 6.251.000, 24,26%.
Tg2 – ore 13:00 2.572.000, 16,99% ore 20:30 2.581.000, 9,28%.
Tg3 – ore 14:30 1.765.000, 11,41% ore 19:00 2.340.000, 12,22%.
Tg5 – ore 13:00 3.101.000, 20,20% ore 20:00 5.054.000, 19,94%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.798.000, 14,48% ore 18:30 1.012.000, 6,83%.
Tg4 – ore 11:30 476.000, 6,91% ore 18:55 970.000, 5,28%.
Tg La7 – ore 13:30 288.000, 2,17% ore 20:00 1.442.000, 5,58%.
Fonte:www.tvblog.it

Politica à gogo

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Schermata 2015-03-09 alle 21.36.13I Tg di lunedì 9 marzo – L’esercito iraqeno e i curdi stanno per sloggiare i terroristi dell’Isis da Mosul; la Grecia è di nuovo sull’orlo del precipizio; il bazooka di Draghi ha sparato i primi colpi; alcuni ceceni ammettono di aver ucciso il leader avverso a Putin (senza che nessuno ci creda più di tanto): con questi piatti nel menù dell’informazione nei Tg di serata “vince” la politica interna. Solo Tg5 apre sul quantitative easing, mentre il dramma greco compare come primo titolo solo per Tg3. TgLa7 propone 5 titoli sulle vicende italiche: tensione sulle riforme, riforma Rai, movimenti dentro Cinque Stelle e tra i suoi “ex”, Tosi in probabile uscita dalla Lega, Forza Italia che non sa che pesci pigliare; solo “dopo” giungono la Grecia, Draghi e i presunti killer ceceni.Tg1 e Tg2 seguono in apertura il Presidente Mattarella che parla di giustizia ai magistrati tirocinanti. Come si può notare il core business della politica interna si impone nettamente, fino al punto che buoni servizi sugli altri temi giungono quando il teleutente è stanco. E’ il caso della lunga analisi di TgLa7 su i nemici di Putin, passati e recenti, comunque tutti passati a miglior vita, o dello spazio dato da tutti alla sentenza del Tar che nega ai Prefetti l’autorità di cancellare le trascrizioni nei registri comunali dei matrimoni gay contratti all’estero.
Tg4 e Tg1 ritornano sui probabili benefici che deriveranno dall’intervento della Bce producendo cartelli identici, anche se il Tg diretto da Mario Giordano li introduce con una dose effettata di scetticismo. Tg5 si occupa a lungo del jobs act appena entrato in vigore.
Sui Tg Rai e su Tg5 (copertina) notevole spazio alle belle immagini del velivolo ad energia solare che ha iniziato il giorno del mondo in 21 giorni e che sorvolerà i cieli degli oceani e di 5 continenti senza bruciare neanche un litro di petrolio.
Chiudiamo segnalando un bell’approfondimento del Tg2 sulle crisi familiari. Interessanti i dati sui divorzi e sulle separazioni in Italia, diminuiti per effetto della crisi, così come le interviste a donne e uomini separati che tentano di tutelare i minori impostando, tra mille difficoltà, un rapporto equilibrato con l’ex partner.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di domenica 8 marzo 2015

Tg1 – ore 13:30 5.247.000, 26.21% ore 20:00 5.940.000, 23.51%.
Tg2 – ore 13:00 3.121.000, 16.21% ore 20:30 1.967.000, 7.10%.
Tg3 – ore 14:30 1.582.000, 8.26% ore 19:00 2.075.000, 9.90%.
Tg5 – ore 13:00 3.297.000, 17.07% ore 20:00 4.734000, 18.45%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.053.000, 12.52% ore 18:30 1.070.000, 5.69%.
Tg4 – ore 11:30 648.000, 5.90% ore 18:55 796.000,3.82%.
Tg La7 – ore 13:30 588.000, 2.95% ore 20:00 949.000, 3.73%.

Fonte:www.tvblog.it

Tanti numeri, grande confusione

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numeriI Tg di lunedì 2 marzo – I Tg di serata “si impiccano” sui dati 2014 della disoccupazione forniti dall’Istat, così come su quelli della pressione fiscale. Già è difficile orientarsi tra pochi decimali di percentuali in più in meno, ma se ci si mette l’approssimazione delle redazioni d’economia la frittata è fatta. Così nei titoli del Tg1 compaiono appaiati il record negativo dal 1977 e la soddisfazione di Renzi per i 130 mila occupati in più. Mediaset va per le spicce e al massimo concede che a gennaio le cose sono andate un po’ meglio. Mentana dà l’interpretazione autentica: bicchiere meo pieno, perché più gente ha cercato lavoro (da qui l’aumento del tasso di disoccupazione) ma più persone lo hanno trovato. Anche sulla pressione fiscale, titolo sparato su Tg4 e Tg5, la matematica appare un’opinione. Tg1 ricorda (seguito da TgLa7) che l’apparente + 0,1% della pressione diventa il suo contrario (-0,3) se si scomputano gli 80 euro per 10 milioni di italiani. Per Tg2 non ci sono dubbi: la pressione fiscale è scesa. Intanto lo spread scende ancora, ma non conquista particolare spazio nei Tg.

Tg1 festeggia la prima trasferta di Mattarella con l’apertura; un Presidente che finalmente parla con i giornalisti – seppure sommessamente – dopo gli incontri di stato con l’omologo tedesco e con la Merkel. Servizi istituzionali sui maggiori Tg.

Per la politica interna al centro dell’attenzione lo scontro in casa Lega (apertura per Tg5) e la vittoria di De Luca alle primarie del Pd campano. Tg1 realizza un’intervista quasi vera con l’ex sindaco di Salerno “decaduto” per la Severino, che – ipotizza correttamente l’intervistatore – rischia di mette in braghe di tela l’intero centrosinistra nel caso di una sua vittoria a maggio, seguita da una ulteriore di decadenza. Per la Lega “tutti con Zaia” per la regione Veneto, ma è difficile immaginare che Tosi incassi il semi-commissariamento della Liga Veneta. Mediaset segnala l’incessante lavorio di Toti & c. per portare Salvini a ragionare sul centrodestra unito (Alfano compreso). Tg3 torna sul sabato romano di Salvini, contrapponendo la Lega antifascista di Bossi del ’94 (che costrinse Berlusconi a inventare la doppia strana alleanza nord-sud con Lega e Fini) e quelle attuale che va a braccetto con Casa Pound.

Il giallo dell’assassinio del leader dell’opposizione anti-Putin a pochi passi dal Cremlino sembra diventare tale dopo le dichiarazioni contraddittorie della sua giovanissima fidanzata ucraina – una testimone oculare che viene ripresa da tutti.

L’elicottero con Renzi a bordo costretto ad atterrare vicini ad Arezzo (forse) per il maltempo è citato da tutti. TgLa7 e Tg2 riportano con evidenza le polemiche di Grillo contro i costi degli spostamenti del premier (il “Renzicottero”).

Tg1 e Tg5 si occupano di più o meno geniali, ma comunque spudorate, truffe ai danni delle assicurazioni auto, a base di radiografie (sempre le stesse) che con la complicità di medici cambiavano solo per l’intestazione del paziente.

Anche Bossetti, presunto omicida di Yara Gambirasio, conquista spazio su tutti, compreso Mentana, per i video che inquadrano il suo furgone per ben 15 volte aggirarsi nei pressi della palestra della ragazza di Brembate nelle ore della sua sparizione.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di domenica 1 marzo 2015

Tg1 – ore 13:30 5.318.000, 27,43% ore 20:00 6.179.000, 23,79%.
Tg2 – ore 13:00 3.124.000, 16,91% ore 20:30 2.213.000, 7,90%.
Tg3 – ore 14:30 1.452.000, 7,69% ore 19:00 2.004.000, 9,19%.
Tg5 – ore 13:00 3.376.000, 18,16% ore 20:00 4.576.000, 17,46%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.847.000, 11,55% ore 18:30 1.155.000, 5,96%.
Tg4 – ore 11:30 549.000, 5,12% ore 18:55 892.000, 4,10%.
Tg La7 – ore 13:30 621.000, 3,21% ore 20:00 977.000, 3,75%.

Fonte:www.tvblog.it

Bestialità

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Schermata 2015-02-27 alle 00.02.47I Tg di giovedì 26 febbraio – A proposito di video Isis, tutti i Tg mostrano quello diversamente spettrale della distruzione delle statue assire nel museo di Mosul, l’antica Ninive. Tg2 e TgLa7 hanno secondo noi il merito di scegliere per l’apertura proprio questo scempio che probabilmente rappresenta un autogoal per il Califfato. Mancano i tagliagole e il sangue, che tanto assomigliano ai wargame violenti con cui crescono intere generazioni, e le mazzate a statue che avevano 3 mila anni di storia, erette nella valle della Mesopotania che rappresenta una delle culle della civiltà, sono tutt’altro che hollywoodiane, ma solo squallide. Del resto i patrimoni dell’umanità per le bestie rappresentano solo una provocazione. Molto spazio in apertura (Tg1, Tg3) anche per il tagliagole londinese John, ventisettenne di buona famiglia nato in Kwait e rappresentante eponimo dei foreign fighter.
La guerra della Tv, come suona il titolo di La7, è assai ripresa anche dai Tg Rai; nei servizi si capisce però che la vecchia Tv c’entra poco. Il business delle torri e delle antenne secondo Renzi è nella logica del mercato, ma il governo assicura che la Rai non perderà il controllo dei suoi impianti. Intanto Gubitosi vara la riforma dell’informazione del Servizio Pubblico. Un libro dei sogni o un incubo?
La politica propone un Pd dove i rapporti tra Renzi e soprattutto Bersani sono pessimi, tanto che l’ex segretario diserterà l’incontro con i gruppi parlamentari di domani. Non vuole fare il figurante. Se ne occupano tutti, e lo stesso avviene per l’uscita di Salvini che gela Forza Italia sulle alleanze. Toti compare trasversalmente per ricordare alla Lega che non c’è in ballo solo il Veneto, ma anche la tenuta della Lombardia. Quello Mattarella-Grillo non è stato un match di box, ma un incontro cordiale. Il web del Movimento informa che tutto è andato bene e che il Quirinale non è più un fortino da assaltare.
Tg4 apre sulla crisi degli esercizi commerciali, e solo di sfuggita segnala i dati confortanti resi pubblici in giornata dall’Istat che parlano di un aumento della fiducia dei consumatori ai livelli di quasi 15 anni fa. Anche gli altri se ne occupano e TgLa7 segnala la discesa poco sopra di quota 100 dello spread, ai livelli del 2010.
La notizia dell’indagine su Scajola e De Gennaro per la mancata scorta a Biagi è nei titoli solo per Tg3.
Concludiamo segnalando l’approfondimento del Tg2 su un tema in genere scivoloso per l’informazione: il ruolo dei tribunali dei minori nei delicatissimi casi (sono attualmente 28 mila) in cui i genitori perdono la patria potestà. Spesso prevalgono approssimazione e luoghi comuni, come la leggenda dei giudici che “strappano” i bambini a genitori senza fondati motivi. Tg2, invece, spiega i complessi meccanismi, non nega gli errori, ma non la “butta in caciara”.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di mercoledì 25 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 3.906.000, 22,00% ore 20:00 6.392.000, 23,84%.
Tg2 – ore 13:00 2.673.000, 16,09% ore 20:30 2.391.000, 8,40%.
Tg3 – ore 14:30 1.702.000, 10,17% ore 19:00 2.245.000, 10,87%.
Tg5 – ore 13:00 3.408.000, 20,37% ore 20:00 5.183.000, 19,11%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.977.000, 14,35% ore 18:30 1.152.000, 6,70%.
Tg4 – ore 11:30 664.000, 7,84% ore 18:55 912.000, 4,45%.
Tg La7 – ore 13:30 629.000, 3,53% ore 20:00 1.441.000, 5,34%.

Fonte:www.tvblog.it

Duelli a sinistra e destra

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Schermata 2015-02-24 alle 21.56.16I Tg di martedì 24 febbraio – Tg3 e TgLa7 aprono sulla Grecia e sul faticoso compromesso tra Atene e Bruxelles: Draghi appare poco convinto degli impegni assunti da Tsipras, ma anche in patria il premier ellenico incontra critiche accese dai delusi della rivoluzione anti austerity. Tg1 e Tg2 scelgono la trasferta di Mattarella, in treno e in tram, in Toscana dove ha parlato alla Scuola Superiore della Magistratura invitando a non essere né burocrati, né protagonisti; il tutto alla vigilia del passaggio alla Camera del testo sulla responsabilità civile dei giudici, come segnalano TgLa7 e Tg1. Tg5 esordisce con l’incontro Hollande-Renzi, ma dedica la copertina all’intrigante notizia della tassazione dei redditi derivanti dal malaffare, come nel caso delle tangenti del Mose. Tg4 e Studio Aperto “sparano” sulla malasanità che sembra mietere vittime a ripetizione, per poi virare sui sentieri più battuti della cronaca criminale. Per chi non avesse consuetudine con una testata come Studio Aperto, Tg di Italia1, quello che segue è l’elenco dei primi servizi di serata: 1) vari casi di mala sanità; 2) motivazioni della sentenza sull’omicidio Melania Rea; 3) nuovamente assalita e picchiata la sorella di Bossetti (caso Yara); 4) pallottole inviate per poste al benzinaio “eroe” di Vicenza ; 5) breve segnalazioni sugli ultimi rapimenti in Siria; 6) da studio sull’incontro Renzi- Hollande e sullo scontro Tosi-Salvini; 7) papà orco che picchia bambino di 4 anni; 8) a Brescia condannato padre che uccide 2 figli per far dispetto alla ex compagna. Questo è quanto passa il convento di Italia 1.
Tornando ai Tg più seri (e più seguiti) la vicenda interna alla Lega irrompe anche su Mediaset, dopo le ritrosie dei giorni scorsi. Salvini minaccia di espellere Tosi, che compare un po’ su tutti evidenziando la spaccatura nel Lombardo-Veneto e preparando sorprese per le regionali di maggio. Anche Zaia – che con Tosi contro sarebbe destinato a perdere – interviene per esorcizzare il rischio di pratica scissione.
Renzi nella conferenza stampa congiunta con Hollande ha, sì, parlato di sviluppo e di Libia, ma in realtà ha innestato il terzo round del duello con Landini segnalando che lui non l’ha eletto nessuno, ma che la fiducia gliel’ha votata il Parlamento.
Sui Tg Rai ampio spazio al Procuratore Anti Mafia Roberti che conferma che al nord la ‘ndrangheta la fa da padrona, mettendo in secondo piano la mafia.
Il video drammatico sui profughi frustati dagli aguzzini prima si essere caricati sui barconi della morte, dopo essere stato presentato ieri da Tg2 stasera compare sulle altre testate Rai.
En plein per il terzo giorni consecutivo per le presenze di Gino Paoli, che oggi si è dimesso dalla presidenza Siae per la nota vicenda della presunta evasione fiscale sub specie di esportazione illegale di un paio di milioni.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di lunedì 23 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 3.799.000, 21.71% ore 20:00 6.373.000, 23.59%.
Tg2 – ore 13:00 2.776.000, 17.17% ore 20:30 2.470.000, 8.55%.
Tg3 – ore 14:30 1.807.000, 10.85% ore 19:00 2.304.000, 10.83%.
Tg5 – ore 13:00 3.369.000, 20.64% ore 20:00 4.898.000, 17.91%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.877.000, 14.06% ore 18:30 1.073.000, 6.31%.
Tg4 – ore 11:30 471.000, 5.99% ore 18:55 872.000, 4.15%.
Tg La7 – ore 13:30 695.000, 3.95% ore 20:00 1.371.000, 5.03%.

Fonte:www.tvblog.it

Indifferenza o isteria

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Schermata 2015-02-16 alle 23.59.48I Tg di lunedì 16 febbraio – Tra venerdì e oggi il clima è cambiato: dalla buriana parlamentare e dal dibattito tutto politicese sull’Aventino delle opposizioni, le forzature e il bullismo di Renzi, si è passati ad atteggiamenti più sobri sull’onda della minaccia dell’Isis “parcheggiata” a sud di Roma. Noi che analizziamo i flussi di comunicazione mainstream non possiamo che segnalare la loro vacuità. Facendo un passo indietro, come per l’Ucraina abbiamo assistito a giorni e giorni di disattenzione seguiti da una fiammata d’interesse intorno allo scoccare della tregua – interesse che stasera è di nuovo in calo e limitato ai Tg Rai – il pericolo rappresentato dall’Isis di Derna e di Sirte ha generato un repentino cambio di scenario: tutti i Tg aprono sulle minacce all’Italia pronunciate dai tagliagole e sui riflessi nel governo e nell’opposizione. Mentana segnala nei titoli che l’uscita odierna di Renzi che nega sia giunta l’ora dell’intervento militare sconfessa almeno in parte le dichiarazioni di Gentiloni e Pinotti. Su Tg5 intervista del premier ottiene plausi a (quasi) 360 gradi: non si può passare sulla Libia dall’indifferenza all’isteria militaresca. Gentiloni su Tg1 sembra allineato con Renzi, e Berlusconi fa lo statista offrendo solidarietà al governo davanti alle scelte che si dovessero fare, anche nel senso di un intervento militare. Il direttore di Tg4 Giordano sembra in parte deluso dal passo felpato di Renzi, e attacca nel suo editoriale gli sbarchi perché potenziali veicoli di infiltrazioni terroristiche. Renzi alla direzione di un Pd una volta tanto concorde e compatto, ripreso dai Tg Rai e da La7 ricorda che gli autori degli attentati, anche degli ultimi in Danimarca, sono cittadini nati in Europa che niente hanno a che fare con gommoni, barconi e trafficanti di uomini. A proposito di migranti, su Tg3 e Tg2 ampio spazio ai più di 2.000 salvataggi effettuati dalle autorità italiane a sud di Lampedusa nelle ultime 48 ore.
Per la politica nostrana, pochi accenni soprattutto su TgLa7 agli incontri di domani di Mattarella con gli aventiniani di Sel e Forza Italia. Ma Mattarella conquista titoli “bissando” il successo d’immagine e di sostanza del volo di linea che nel week-end lo ha portato nella sua Palermo. La decisione di tenere aperto tutti i giorni il Quirinale alle visite dei cittadini campeggia nei titoli di quasi tutti, conquistando consensi.
L’Eurogruppo sulla Grecia che si è risolto in un nulla di fatto ed è stato rinviato a fine settimana, è notizia difficile da spiegare e da capire, e i Tg fanno il minimo sindacale in attesa che Tsipras porti avanti la sua partita a poker.
Per il resto forte attenzione diffusa alla vicenda “doppia” dell’elisoccorso siciliano, incapace di intervenire per salvare la neonata catanese ma in grado di andare a recuperare con l’elicottero il capo del 118 siciliano ad Alghero colpito da un problema cardiaco, su ordine dello stesso. Tg5 vi dedica la copertina.
Infine segnaliamo la doverosa attenzione che Tg3 presta alle rivelazioni di un testimone che ritratta la sua versione al processo per l’uccisione dell’invita Rai Ilaria Alpi: una testimonianza che fece condannare l’autore materiale dell’assalto – in realtà innocente –, per coprire quelle responsabilità “altre” di cui vi è da sempre evidenza ma non conferma giudiziaria.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di domenica 15 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 6.515.000, 30,57% ore 20:00 7.107.000, 26,78%.
Tg2 – ore 13:00 3.575.000, 17,63% ore 20:30 2.221.000, 7,78%.
Tg3 – ore 14:30 1.578.000, 7,40% ore 19:00 2.416.000, 10,74%.
Tg5 – ore 13:00 3.215.000, 15,73% ore 20:00 4.665.000, 17,49%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.919.000, 10,79% ore 18:30 1.228.000, 5,93%.
Tg4 – ore 11:30 785.000, 6,11% ore 18:55 933.000, 4,16%.
Tg La7 – ore 13:30 624.000, 2,93% ore 20:00 1.026.000, 3,86%.

Fonte:www.tvblog.it

Orfani del Patto

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Schermata 2015-02-04 alle 21.39.32I Tg di mercoledì 4 febbraio – Il Paese è orfano del Patto. Come se gli italiani potessero godere o, al contrario, rimanere atterriti dalla notizia, tutti i Tg di serata sentitamente si affrettano in apertura a recensire i battibecchi a distanza tra Toti da una parte e Lotti, Boschi, Serracchiani dall’altra. Dichiarazioni trasversali tra Rai e Mediaset, mentre sulla giornata “dura” per Forza Italia le reti di Berlusconi mettono, come al solito, la sordina. Su Tg3 lunghissima presenza in studio della Ministra Boschi, mentre un ringalluzzito Cuperlo tenta di riaprire sull’Italicum alla Camera e sulla riforma costituzionale del Senato. Il giorno dopo il giuramento Mattarella risulta sostanzialmente “non pervenuto”, se si escludono i riferimenti alla lettera al re di Giordania con cui si esecra l’agghiacciante esecuzione del pilota catturato dall’Isis. Il video del rogo scuote ancora le pubbliche opinioni e le redazioni, con Studio Aperto e Tg4 che si lanciano in una reprimenda giusta ma guastata da una fodera di retorica fin troppo spessa. Da TgLa7 eTg2 l’elenco delle reazioni dell’intero mondo arabo, apparentemente unito nel promettere vendetta contro i terroristi dell’Isis che non piacciono neanche ai regimi sunniti. Anche i vertici dell’università di Al-Azhar del Cairo sparano a zero, e invitano a crocifiggere e mutilare gli assassini. Difficile apprezzare questo ritorno alla logica dell’occhio per occhio, anche se imbracciata contro il terrorismo.
Di tutt’altro tenore l’appello di Papa Francesco che parla di guerra fratricida tra cristiani in relazione alla drammatica situazione dell’Ucraina orientale. Forte attenzione da parte di Tg2 e TgLa7. Implicita citazione per le posizioni di Francesco su Tg3, nel servizio che presenta la probabile imminente beatificazione di Monsignor Romero, ucciso in Salvador davanti al sagrato della sua chiesa nel 1980 e al contempo riporta le critiche alle gerarchie cattoliche locali che avevano isolato il prelato perché tacciato di simpatia per i comunisti.
Tsipras entra oramai nei menù di tutti i Tg per il suo giro europeo che oggi lo ha portato a incontrare Junker e Hollande, mentre il suo ministro dell’economia sembrerebbe uscito soddisfatto dal faccia a faccia di Francoforte con Draghi.
La sciagura aera a Taiwan è corredata da immagini troppo spettacolari per non entrare di forza nelle scalette di tutti i Tg. Tg4, però, esagera facendoci vedere una quindicina di volte il video dell’aereo che sfiora un’autostrada prima di finire nel fiume.
Concludiamo con i servizi ampi dedicati da Tg1, Tg5, TgLa7 e Tg2 alla “svolta” decretata dopo 77 anni dalla Procura di Roma in relazione alla scomparsa del grande fisico teorico Ettore Maiorana. Sarebbe scomparso volontariamente e tra il 55 e il 59 sarebbe stato visto in Venezuela. TgLa7 sentenzia che questo giallo, dopo aver stimolato scrittori, storici e giallisti, deve aver affascinato anche i magistrati.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di lunedì 3 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.289.000, 23,09% ore 20:00 6.789.000, 24,73%.
Tg2 – ore 13:00 3.113.000, 18,05% ore 20:30 2.685.000, 9,26%.
Tg3 – ore 14:30 2.218.000, 12,50% ore 19:00 2.493.000, 11,57%.
Tg5 – ore 13:00 3.597.000, 20,61% ore 20:00 5.422.000, 19,50%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.168.000, 14,76% ore 18:30 1.299.000, 7,19%.
Tg4 – ore 11.30 496.000, 5,41% ore 18:55 1.023.000, 4,79%.
Tg La7 – ore 13:30 733.000, 3,95% ore 20:00 1.380.000, 4,98%.

Fonte:www.tvblog.it

Cerimoniale

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Schermata 2015-02-03 alle 21.50.36I Tg di martedì 3 febbraio – In una serata “particolare” caratterizzata dall’insediamento sul Colle del dodicesimo Presidente della Repubblica, era facile attendersi scalette bloccate e titoli in fotocopia. Così apprendiamo da tutti che il Presidente sarà “arbitro imparziale”, aiutato possibilmente dalla correttezza dei giocatori. Due riflessioni “nostre”: 1) del corposo intervento del neo Presidente la metafora calcistica non ci è sembrata tra i momenti più alti e significativi; 2) quasi tutti i Tg però “abboccano” citandola nei titoli, con l’attenuante che anche i commenti politici privilegiano l’ovvietà. Più significativa la citazione della giovanissima vittima del terrorismo alla sinagoga di Roma nel 1982. Su Rai e Mediaset ampio spazio al fratello del bambino ebreo Stefano Taché morto a 2 anni, emozionato per il ricordo del neo Presidente. Per il resto “vincono” gli inevitabili siparietti : le barzellette di Berlusconi, l’immancabile scambio poco elegante con la Bindi, i sorrisi tirati tra Renzi e Alfano e, su tutto, i 42 applausi durante i 30 minuti dell’intervento davanti alla Camere riunite. Come contorno la Lancia Flaminia, i 21 colpi di cannone, le frecce tricolori e la cagnetta Briciola mascotte della fanfara dei carabinieri quirinalizi. Forse non si poteva fare meglio. Auguri, Presidente.
Lo stesso vale per la trattazione della notizia incommentabile del pilota giordano, arso vivo dai terroristi dell’Isis che hanno diffuso l’agghiacciante video. Su TgLa7 e Tg1 spazio all’attentato odierno contro la sede parigina della radio ebraica Shalom che ha fatto 3 feriti tra le forze di sicurezza e si è concluso con l’arresto dell’attentatore.
Terzo piatto di serata l’incontro tra Tsipras e Renzi e la conferenza stampa congiunta. “famiglie politiche diverse”, secondo il premier italiano, ma il medesimo obbiettivo: sviluppo e sordina sul rigore e austerity. TgLa7 sottolinea che il capo di Syriza non vuole spaventare più di tanto l’Europa, e che ciò tranquillizza le borse, con Atene che guadagna più dell’11%.
Il nuovo paniere dell’Istat, con l’inserimento del car sharing, del cibo senza glutine e della fattura (quando viene fatta) del commercialista per calcolare l’Imu, fa il paio tra le notizie di economia con la deflazione “acquisita” per il 2015 nella misura dello 0,6%.
Chiudiamo con l segnalazione dell’approfondimento del Tg2 sull’assenteismo nei pubblici uffici e sulle visite fiscali dell’Inps : ulteriore spaccato di un’Italietta poco rigorosa e poco seria, in alto come in basso.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di lunedì 2 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.193.000, 23.24% ore 20:00 6.657.000, 24,85%.
Tg2 – ore 13:00 3.031.000, 18.24% ore 20:30 2.366.000, 8.22%.
Tg3 – ore 14:30 2.080.000, 12.54% ore 19:00 2.398.000, 11.64%.
Tg5 – ore 13:00 3.659.000, 21.76% ore 20:00 5.362.000, 19.73%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.833.000, 14,01% ore 18:30 1.241.000, 7.22%.
Tg4 – ore 11:30 520.000, 6.61% ore 18:55 870.000, 4,24%.
Tg La7 – ore 13:30 668.000, 3,69% ore 20:00 1.470.000, 5,44%.

Fonte:www.tvblog.it

Dopo il banchetto del Quirinale, nei Tg torna la solita minestra

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Schermata 2015-02-02 alle 21.43.41I Tg di lunedì 2 febbraio – Terminato il match del Quirinale (che nel week-end qualche soddisfazione ha dato agli spettatori), e nell’attesa del giorno dell’insediamento di Mattarella sul Colle, la politica “rientra nei ranghi” offrendoci il solito spettacolo a base di dichiarazioni, posizionamenti, sondaggi e commentatori. Su Tg3 Ezio Mauro fa il punto sull’indiscutibile successo di Renzi, ma anche sulle incognite che lo attendono. Su Tg5 interviene il politologo Pasquino. I Tg Mediaset “gufano” in casa Ncd, mentre invece Forza Italia ”va avanti” – spettacolare definizione di Tg4 -, e così non si spiega perché Toti dovrebbe aprire a Fitto proponendo un patto generazionale. Verdini è molto presente sui Tg Rai, da dove nega la possibilità di sue dimissioni e ribatte che “il Quirinale era nel Patto”. Bersani, che ieri sera aveva riaperto sull’Italicum, vede richiudersi l’uscio dai renziani più o meno doc, mentre il consueto Premier “guascone” afferma – ripreso da tutti- che ora i vuole il turbo e che i partitini devono mettersi da parte. Immaginate le reazioni di Alfano, Lupi, ecc.
Tg1 e Tg5 presentano l’agenda del governo e del Parlamento delle prossime settimane: tanti appuntamenti ed impegni da far tremare le vene ai polsi. Per fortuna sarà pienamente in campo Berlusconi, del quale i Tg Mediaset festeggiano l’imminente libertà. In un periodo in cui i discount vanno alla grande e gli sconti sono la regola, Tg4 può titolare epicamente “Sconto per la libertà”, annunciando la riduzione del periodo dei servizi sociali per l’ex Cav., esentato da Cesano Boscone dai primi di marzo. Mentana prende atto che oltre allo sconto Berlusconi “ha incassato” anche l’invito da parte di Mattarella ad essere presente al suo insediamento: dopo gli schiaffi sul Quirinale, TgLa7 parla nei titoli di “doppio brodino”.
Quasi irrispettoso il comportamento dei politici (e dei Tg) che questionano tra di loro e al loro interno, non facendo prevalere lo Spirito Nazionale che dovrebbe accompagnare l’insediamento dal nuovo Presidente. Non mancano – come scontato e doveroso – titoli, riferimenti e servizi, ma la fretta di tornare alla routine ci è sembrata eccessiva.
Passando ad altro, Tg5 dedica la copertina all’impatto sulle aziende italiane delle sanzioni e contro sanzioni tra Ue e Russia. Nei titoli di TgLa7 e Studio Aperto il pericolo “razzi dell’Isis” dalla Tunisia. Forte l’attenzione (Tg3, Tg1, Tg5, TgLa7) per l’attesa di Tsipras a Roma, mentre Tg2 confezione un buon servizio su come si sopravvive (a stento) ad Atene. TgLa7 dà spazio alla politica di Obama che vuole tassare i profitti dei big del web anche fuori dagli States.
Sui Tg Rai si torna con forza a parlare della corruzione nella Capitale: questa volta la magistratura per motivare gli arresti odierni non deve “scomodare” la mafia o la banda della Magliana; basta l’abbondante dose di corruttela e malcostume nell’area dei funzionari comunali.
La cronaca criminale avvolge trasversalmente quasi tutte le testate: su Rai e Mediaset campeggia la “madre lucida assassina” della provincia di Ragusa, mentre il caso Elena Ceste, dove l’omicida sarebbe il marito, condisce le scalette di Studio Aperto e Tg4. Su questa testata compare un Paolo Liguori in controtendenza, che spara contro l’approssimazione giornalistica e l’ epopea dei casi criminali in Tv.
Visto che i problemi reali non mancano, nelle ultime settimane avevamo piacevolmente notato un abbattimento dell’infotainment nei “soliti noti”, Studio Aperto e Tg4. Questa sera la natura primigenia si impone, ed ecco dunque le miss che al concorso di bellezza si prendono a botte, o le star nostrane e formato esportazione che “rispondono” alle critiche vaticane all’abuso di bisturi e ritocchini.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei tg di domenica 1 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 5.415.000, 25,64% ore 20:00 6.804.000, 24,89%.
Tg2 – ore 13:00 3.061.000, 15,01% ore 20:30 2.015.000, 6,90%.
Tg3 – ore 14:30 1.797.000, 8,74% ore 19:00 2.420.000, 10,63%.
Tg5 – ore 13:00 3.698.000, 18,06% ore 20:00 5.229.000, 18,94%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.936.000, 10,89% ore 18:30 1.326.000, 6,39%.
Tg4 – ore 11:30 722.000, 5,79% ore 18:55 943.000, 4,16%.
Tg La7 – ore 13:30 714.000, 3,39% ore 20:00 1.188.000, 4,33%.

Fonte:www.tvblog.it

La notte prima degli esami

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Schermata 2015-01-30 alle 21.18.25I Tg di venerdì 30 gennaio – Per Mattarella l’ultima notte nella foresteria della Consulta prima del trasferimento al Colle passerà tranquilla: l’esame dei grandi elettori andrà bene, come unanimemente annunciano tutti i Tg. Così la “nascenda” Terza Repubblica sarà custodita da un politico tutto d’un pezzo della Prima Repubblica: si vede che non c’era nessuno “più attuale” da proporre. Le cronache di giornata sfogliano quasi svogliatamente i numeri e i nomi dei due scrutini inevitabilmente interlocutori, ma non inutili. Tutte le maggiori testate ed in particolar modo TgLa7 spiegano che le ultime ore sono servite a Renzi per esorcizzare la paura dell’agguato e alle altre forze politiche per tentare il rientro. Poco dopo la chiusura dei Tg, verso le 21, è giunta la conferma di quanto si vociferava fino a poco prima: l’adesione di Alfano al nome di Mattarella, “giustificata” – ma si è trattato in realtà di un alibi – dall’appello del premier alla convergenza sul “galantuomo”. Negli stessi minuti si è saputo che anche a questo giro Cinque Stelle passerà, consolidando il suo primato nell’area dell’irrilevanza e dello spreco della forte rappresentanza popolare di cui lo hanno dotato le elezioni del 2013. Manca solo l’ex Cav. che mestamente, da Cesano Boscone, ha tentato di identificare quanto meno il male minore rispetto ad una elezione che lo vedrà, in questo caso, irrilevante. I Tg Mediaset espongono stentoreamente la linea (al momento) ufficiale: scheda bianca o non voto al quarto scrutinio di domani mattina. Le altre testate ci dicono invece che Forza Italia sarebbe in parte tentata di mutare atteggiamento per non rimanere da sola e con un pugno di mosche in mano. La notte degli esami a questo punto sarà tale proprio per Berlusconi, consapevole oramai che se il patto c’è stato ed è stato rotto, si trattava di un patto con il Diavolo.
Complimenti a Enrico Mentana che per il secondo giorno consecutivo regge da solo una diretta andata in onda dalle 9,30 alle 20,30 e, non soddisfatto, si prepara a quella probabilmente risolutiva di domani mattina.
Oltre al Quirinale nei Tg di serata c’è spazio soprattutto per i dati dell’Istat che “annunciano” quasi 100.000 occupati in più nel mese di dicembre e l’ abbassamento di uno 0,4% del tasso di disoccupazione generale, mentre quelle giovanile sempre a dicembre è scesa di un punto, dal 44 al 43%. Spazio su tutti, con apprezzamento trasversale che, una volta tanto, appare sincero. Sui diverse testate (Tg3, Tg4, Studio Aperto) i riflessi del Rapporto Italia 2015 di Eurispes: 1.000 pagine interessanti di dati e valutazioni da cui emerge un Paese che annaspa cercando una rotta non ancora ben definita.
Ancora su TgLa7 forte attenzione alla Grecia, nel giorno del primo incontro ad Atene con il capo dell’Eurogruppo:toni tutt’altro che diplomatici per uno scontro in cui almeno le rispettive posizioni di partenza sono state pienamente chiarite.
L’arresto del marito presunto omicida di Elena Ceste, già ripreso ampiamente ieri, per molte direzioni dei Tg deve apparire un must, tanto da ritornare anche su Tg3. Buoni gli approfondimenti del Tg2 su le tante piccole imprese che annaspano e le poche che svettano valorizzando inventiva e riproponendo tradizioni artigianali con secoli di storia: almeno questa in Italia non manca.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di giovedì 29 gennaio 2015
Tg1 – ore 13:30 4.185.000, 23,38% ore 20:00 7.018.000, 26,30%.
Tg2 – ore 13:00 2.951.000, 17,95% ore 20:30 2.392.000, 8,43%.
Tg3 – ore 14:30 2.145.000, 12,74% ore 19:00 2.489.000, 11,72%.
Tg5 – ore 13:00 3.336.000, 20,05% ore 20:00 5.535.000, 20,43%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.106.000, 15,35% ore 18:30 1.234.000, 6,68%.
Tg4 – ore 11.30 487.000, 6,15% ore 18:55 984.000, 4,65%.
Tg La7 – ore 13:30* .000, % ore 20:00 1.537.000, 5,71%.

Fonte:www.tvblog.it

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