Falso in bilancio: il ritorno del “caro estinto”

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Schermata 2015-05-22 alle 00.17.33I Tg di giovedì 21 maggio – Le maggiori testate aprono su Palmira nelle mani dell’Isis. I Tg Rai, La7 e Tg5 (copertina) mostrano le immagini di repertorio di questo gioiello patrimonio dell’Unesco, mentre sale l’apprensione per le notizie dei primi abbattimenti, che mettono in secondo piano quelle certe sui militari siriani trucidati.

L’ok definitivo della nuova legge contro la corruzione è titolo e servizio per Tg1, Tg2, TgLa7, mentre Tg3 non fa in tempo a dare la notizia. Mentana segnala che il ritorno del falso in bilancio e l’aumento dei tempi di prescrizione erano attesi e invocati da anni, e che lo stesso si può dure di ciò che è avvenuto due giorni fa, ovvero il tardivo ingresso tra i reati penali di quelli contro l’ambiente: una “bella abbinata”. Le due leggi non piacciono alla destra, e da ciò anche stasera deriva la “disattenzione” dei Tg Mediaset: solo notizia da studio per Tg5, a dimostrazione che non tutti brindano al ritorno del “caro estinto”.

Berlusconi è inquadrato da tutti per l’ulteriore tentativo di rientrare sul ring, anche se nel ruolo di sparring partner. Su Tg5 si assiste ad uno strano ibrido tra il classico video messaggio del Capo e l’intervista, anche se il primo elemento prende il sopravvento e le “domande” dell’intervistatore non lo porteranno al Pulitzer.

Non si può certo dire che la vicenda dell’arresto del presunto terrorista marocchino giusto in Italia sui barconi si sia sgonfiata, ma certo i dubbi e le cautele aumentano. Ma ciò non impedisce a Mediaset di proseguire nella campagna di abbinamento profugo-terrorista. Tg4 è il più estremo, e nel titolo d’apertura segnala che il marocchino era a Milano il giorno dell’attentato a Tunisi, ma che “comunque con i barconi arriva di tutto”: un vero e proprio inno alla logica.

A proposito di logica, non troviamo alcun senso logico nella riproposizione da parte di Studio Aperto del video in cui Formigoni va in escandescenze in aeroporto per aver perso un volo Alitalia. Quello che ci sorprende è che anche TgLa7 ritorna sull’insulsa vicenda, proponendo addirittura inutile intervista al Celeste.

Torno a questioni più serie,Tg2 riprende ed elabora i dati prodotti dall’Istat ricavandone un quadro carico di problemi ma anche di speranze per una ripresa che c’è, “ma non si vede”.

Alberto Baldazzi

L’Anticorruzione per il rotto della cuffia

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downloadI Tg di mercoledì 1 aprile 2015 – Tg2, Tg3 ma anche Tg5 ritornano in apertura sulle tensioni in Turchia, dove proseguono i gesti estremi contro il governo Erdogan, questa volta non a firma del Califfato ma dell’opposizione marxista-leninista. L’attenzione agli esteri trascina in primo piano anche la Siria, con l’Isis che s’impossessa del campo profughi alla periferia di Damasco. Totalmente assente – o quasi – Losanna, malgrado in queste ore si stia decidendo sulla trattativa per il nucleare iraniano

La notizia di politica interna fondamentale è il passaggio al Senato della legge anticorruzione, che trova ampio spazio su Rai e La7 e, non casualmente, solo “briciole” su Mediaset. È Mentana che segnala come il passaggio stretto del voto segreto abbia dato un risultato alquanto risicato: solo 3 voti in più della maggioranza assoluta di Palazzo Madama. Un rischio che Renzi ed il governo hanno voluto affrontare ma che fa chiarezza da una parte sull’inconsistenza dei M5S che, manco a dirlo, hanno votato contro, e sullo storico posizionamento di FI che, fedele nei secoli alle ragioni di un garantismo peloso, ha mostrato tutta la sua contrarietà all’aumento delle pene per corrotti e corruttori.

La prevista ascesa di Delrio al Ministero dello Sviluppo e delle Infrastrutture è data come certa da tutti, così come i dolori che il “giovane Renzi” dovrà sopportare per fare passare l’Italicum, ormai vero e proprio simbolo degli scontri con la minoranza interna.

Il D’Alema uber alles – e contro tutti – conquista trasversalmente minuti per il suo sfogo contro chi lo chiama in campo nella vicenda dell’inchiesta CPL Concordia – metanizzazione di Ischia. C’è chi, come Tg4, approfitta del piatto ricco per piazzare comunque più di un colpo all’ex Leader Maximo; D’Alema, del resto, con la sua evidente insofferenza, non fa nulla per allontanare flash e telecamere che, comunque, lo inseguirebbero in ogni caso. Enrico Mentana considera un “fallo” la provocazione del giornalista che chiede se il vino di cui tanto si parla sia stato venduto durante un’iniziativa del Pd. Ma se fallo è stato, l’ennesima minaccia di querela è stata, per il direttore di Tg La7, un fallo di reazione.

Tg5 è l’unico a segnalare con una certa enfasi l’apparente vittoria delle proteste popolari in Sicilia contro il Muos. Sempre a proposito di Mediaset, molto bello il servizio di Studio Aperto, riproposto su Tg4, che anticipa la giornata mondiale sull’autismo mostrando un padre ed un figlio che, per intendersi, non hanno bisogno delle parole.

Per la cronaca riemerge dai media locali anche su Tg1 (oltre che su Tg4) l’ennesimo momento di tensione per lo sgombero di un campo rom nella Capitale con un poliziotto che ha avuto la strepitosa idea di tirar fuori la pistola. Per il conduttore di Tg4, comunque, non c’è storia: i Rom sono un problema e non li sopporta più nessuno. Per la cronaca nera e criminale, sempre su Mediaset, da segnalare il consueto “lancio” del programma di serata con al centro il caso Yara: questa volta si tratta di Matrix. Da sottolineare, comunque, che un po’ su tutti, anche Tg1 e Tg3, lo spazio per i delitti di cui si “parla” sta aumentando: questa sera si tratta degli sviluppi delle indagini per il ritrovamento del cadavere di una ex modella a Firenze.

Su Mediaset, in particolare Tg5, ma anche su Tg2 – con il quotidiano approfondimento – si torna a parlare di Wojtyla a 10 anni dalla scomparsa. Il Tg della seconda rete propone una lunga intervista a Navarro Valls, l’uomo della comunicazione del “grande comunicatore” Giovanni Paolo II

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di martedì 31 marzo 2015
Tg1 – ore 13:30 3.629.000, 22.29% ore 20:00 5.782.000, 24.92%.
Tg2 – ore 13:00 2.582.000, 17.45% ore 20:30 2.735.000, 10.43%.
Tg3 – ore 14:30 1.638.000, 10.50% ore 19:00 1.624.000, 10.12%.
Tg5 – ore 13:00 3.070.000, 20.48% ore 20:00 4.498.000, 18.84%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.582.000, 13.30% ore 18:30 .000, %.
Tg4 – ore 11.30 434.000, 7.13% ore 18:55 692.000, 4.48%.
Tg La7 – ore 13:30 519.000, 3.18% ore 20:00 1.190.000, 5.03%.

Fonte:www.tvblog.it

Duelli a sinistra e destra

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Schermata 2015-02-24 alle 21.56.16I Tg di martedì 24 febbraio – Tg3 e TgLa7 aprono sulla Grecia e sul faticoso compromesso tra Atene e Bruxelles: Draghi appare poco convinto degli impegni assunti da Tsipras, ma anche in patria il premier ellenico incontra critiche accese dai delusi della rivoluzione anti austerity. Tg1 e Tg2 scelgono la trasferta di Mattarella, in treno e in tram, in Toscana dove ha parlato alla Scuola Superiore della Magistratura invitando a non essere né burocrati, né protagonisti; il tutto alla vigilia del passaggio alla Camera del testo sulla responsabilità civile dei giudici, come segnalano TgLa7 e Tg1. Tg5 esordisce con l’incontro Hollande-Renzi, ma dedica la copertina all’intrigante notizia della tassazione dei redditi derivanti dal malaffare, come nel caso delle tangenti del Mose. Tg4 e Studio Aperto “sparano” sulla malasanità che sembra mietere vittime a ripetizione, per poi virare sui sentieri più battuti della cronaca criminale. Per chi non avesse consuetudine con una testata come Studio Aperto, Tg di Italia1, quello che segue è l’elenco dei primi servizi di serata: 1) vari casi di mala sanità; 2) motivazioni della sentenza sull’omicidio Melania Rea; 3) nuovamente assalita e picchiata la sorella di Bossetti (caso Yara); 4) pallottole inviate per poste al benzinaio “eroe” di Vicenza ; 5) breve segnalazioni sugli ultimi rapimenti in Siria; 6) da studio sull’incontro Renzi- Hollande e sullo scontro Tosi-Salvini; 7) papà orco che picchia bambino di 4 anni; 8) a Brescia condannato padre che uccide 2 figli per far dispetto alla ex compagna. Questo è quanto passa il convento di Italia 1.
Tornando ai Tg più seri (e più seguiti) la vicenda interna alla Lega irrompe anche su Mediaset, dopo le ritrosie dei giorni scorsi. Salvini minaccia di espellere Tosi, che compare un po’ su tutti evidenziando la spaccatura nel Lombardo-Veneto e preparando sorprese per le regionali di maggio. Anche Zaia – che con Tosi contro sarebbe destinato a perdere – interviene per esorcizzare il rischio di pratica scissione.
Renzi nella conferenza stampa congiunta con Hollande ha, sì, parlato di sviluppo e di Libia, ma in realtà ha innestato il terzo round del duello con Landini segnalando che lui non l’ha eletto nessuno, ma che la fiducia gliel’ha votata il Parlamento.
Sui Tg Rai ampio spazio al Procuratore Anti Mafia Roberti che conferma che al nord la ‘ndrangheta la fa da padrona, mettendo in secondo piano la mafia.
Il video drammatico sui profughi frustati dagli aguzzini prima si essere caricati sui barconi della morte, dopo essere stato presentato ieri da Tg2 stasera compare sulle altre testate Rai.
En plein per il terzo giorni consecutivo per le presenze di Gino Paoli, che oggi si è dimesso dalla presidenza Siae per la nota vicenda della presunta evasione fiscale sub specie di esportazione illegale di un paio di milioni.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di lunedì 23 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 3.799.000, 21.71% ore 20:00 6.373.000, 23.59%.
Tg2 – ore 13:00 2.776.000, 17.17% ore 20:30 2.470.000, 8.55%.
Tg3 – ore 14:30 1.807.000, 10.85% ore 19:00 2.304.000, 10.83%.
Tg5 – ore 13:00 3.369.000, 20.64% ore 20:00 4.898.000, 17.91%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.877.000, 14.06% ore 18:30 1.073.000, 6.31%.
Tg4 – ore 11:30 471.000, 5.99% ore 18:55 872.000, 4.15%.
Tg La7 – ore 13:30 695.000, 3.95% ore 20:00 1.371.000, 5.03%.

Fonte:www.tvblog.it

Politica uber alles

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Schermata 2015-02-06 alle 21.36.06I Tg di venerdì 6 febbraio – Nel giorno del blocco di più di metà del Paese per neve, ghiaccio e improvvidenza dei gestori si autostrade e ferrovie, Enrico Mentana fa lo slalom tra maltempo e Isis per aprire – indovinate un po’? – sulla politica. Al microscopio i movimenti più o meno evidenti dei settori parlamentari disposti ad “avvicinarsi” al Pd di Renzi: Scelta Civica che, in pratica è già confluita lasciando solo il fondatore Monti e pochi intimi, ma anche diversi esponenti di Gal e alcuni fuoriusciti da Cinque Stelle. Non è che su La 7 manchino le altre notizie, ma in una giornata in cui la vicenda ucraina è ad un passo da una svolta ulteriormente drammatica, e la Giordania rischia con i suoi bombardamenti sull’Isis di togliere le castagne dl fuoco delle “democrazie occidentali”, una testata in genere attenta più di altre ai risvolti internazionali avrebbe potuto scegliere un’altra impaginazione.

Il maltempo imperversa un po’ su tutti, ma come ieri la fa da padrone su Mediaset, con Tg4 e Studio Aperto che presentano come al solito una scaletta alquanto esile e sciatta. L’interrogativo di prammatica è il seguente: visto che la neve è un evento previsto e che ad esempio a Trento tutto fila liscio, come mai sull’Adriatica o in pianura padana possibile è piena emergenza?

Dicevamo degli incendi che divampano nell’est del’Ucraina e in Siria ed Irak. Le novità dell’impegno della Giordania e del coinvolgimento del duo Merkel-Hollande sono dignitosamente presentate un po’ da tutti. L’ufficio stampa dell’Isis accusa i bombardamenti della Giordania della morte della volontaria statunitense, e  diverse testate amplificano ad eccesso la versione “di parte”. Su tutti i mal di pancia europei sul dossier Grecia, con Tsipras “richiamato” da Bruxelles (e Berlino) a rispondere entro 5 giorni  degli impegni pregressi.

Passando ad altro c’è da segnalare la simpatica presenza su quasi tutte le testate di tantissime mucche che hanno popolato tante piazze italiane nel giorno della protesta dei produttori di latte organizzati da Coldiretti. I bovini “bucano il video”, tanto più se vengono munte da ministri, sindaci e varie autorità. Ma oltre al basso prezzo alla stalla del litro di latte e alla imminente fine delle quote stabilite trent’anni fa dall’Europa, la notizia è poco spiegata, se si esclude l’ottimo approfondimento del Tg2 che fa la storia di una vicenda che ha riempito, a partire dalla mucca Ercolina regalata a Woitila e dalle proteste a Bruxelles, pagine e pagine di cronaca e polemiche italiane.

Francesco, che oggi ha ricevuto Alfano e i Prefetti per parlare di immigrati, mostra attenzione  non solo a parole ai diseredati. Da oggi “funzionano” le docce per gli indigenti piazzate sotto il colonnato del Bernini. Servizi su Tg4 e Tg1.

Tg3 ci aggiorna sull’archiviazione dell’ultima indagine della procura di Roma sull’omicidio di Pasolini. Sempre Tg3, bissato da Tg2, ci parla della battaglia contro le mutilazioni genitali che nel numero di 3 milioni l’anno colpiscono bambine e ragazzine africane, asiatiche, ma anche nate nella civilissima Europa.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di giovedì 5 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.295.000, 23,30% ore 20:00 6.648.000, 24,19%.
Tg2 – ore 13:00 3.098.000, 18,20% ore 20:30 2.451.000, 8,47%.
Tg3 – ore 14:30 2.099.000, 11,79% ore 19:00 2.538.000, 11,53%.
Tg5 – ore 13:00 3.606.000, 21,00% ore 20:00 5.467.000, 19,67%.

Studio Aperto – ore 12:25 1.948.000, 13,57% ore 18:30 1.269.000, 6,89%.
Tg4 – ore 11.30 595.000, 6,75% ore 18:55 1.022.000, 4,68%.
Tg La7 – ore 13:30 727.000, 3,94% ore 20:00 1.454.000, 5,26%.

Fonte:www.tvblog.it

I riflessi del terrore

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Schermata 2015-02-05 alle 21.31.42I Tg di giovedì 5 febbraio – Amplificando un dibattito appena agli inizi che, però – scommettiamo – ci accompagnerà nel prossimo futuro, Tg5 dedica la copertina al quesito “pubblicare od oscurare” i video dell’Isis? L’apertura del tema sui media main stream segue la decisione de Il Giornale e di Servizio Pubblico di pubblicare il clou del filmato quasi hollywoodiano con cui il Califfato ha regalato all’Occidente l’uccisone aberrante del pilota giordano. Buona intuizione, in una serata che vede l’Onu accusare i terroristi di sevizie e omicidi nei confronti di bambini e ragazzi e la Giordania bombardare le loro postazioni in Siria. Forte attenzione diffusa. Sempre per gli esteri Tg1 e TgLa7 danno spazio al dramma in Ucraina in cui l’esercito di Kiev e le milizie filorusse appaiono i pedoni di una partita a scacchi giocata tra Putin-Obama, con l’Europa seduta tra il pubblico.

La Grecia ed i suoi rapporti contrastati con Bruxelles e Francoforte sono in apertura su Tg1 e Tg3, mentre Mentana commenta che, “finiti i convenevoli” che hanno seguito la vittoria di Tsipras, la trattativa è dura. Anche Renzi approvava la durezza della Bce che ha tagliando i fondi al governo greco.

Incredibili visu, ben 2 testate non presentano la pagina di politica: Studio Aperto e Tg4 fanno questa sera la dieta, anche perché il menù non sarebbe di certo piaciuto all’ex Cav. Tg5 si occupa solo dei rischi sulla strada di un Renzi “separato” da Berlusconi. Gli altri Tg “vedono” i possibili “nuovi responsabili” a supporto del governo, ma anche la rottura profonda in Forza Italia targata Fitto e non solo. Mentana segnala che l’avanzamento dell’anticorruzione (con l’ampiamento del falso in bilancio) rappresenterebbe un riflesso della rottura del Patto, tanto più se legato all’emendamento nel Milleproroghe che “costerebbe” una cinquantina di milioni a Mediaset e a Rai come tassa per la concessione delle frequenze televisive.
Il maltempo e Big Snow sono presenti su tutti, ma su Tg4 e Studio Aperto rappresentano il core business di serata.

Su Tg1, Tg3 e Tg5 ampi servizi sulle ruberie legalizzate al consiglio comunale di Agrigento (ed in altri comuni) a base di gettoni di presenza a gogò per improbabili riunioni di commissione.

Il rinvio a giudizio per truffa aggravata per Bossi, Belsito e altri della Lega nel filone genovese delle indagini sull’uso distorto dei finanziamenti pubblici, è presente solo su Tg1.

Forte attenzione trasversale (Tg Mediaset, Tg1 ma anche titolo per TLa7) alla sollevazione dei cittadini della provincia di Vicenza che solidarizzano con il benzinaio che ha imbracciato il fucile per soccorrere una commessa della gioielleria assaltata da 5 banditi armati di kalashnikov, uno dei quali è morto per dissanguamento durante la fuga. Interviste su interviste al sindaco, al gioielliere e al benzinaio, “eroe” per i suoi concittadini ma indagato per eccesso colposo di difesa dalla magistratura. Indagato, sottolineiamo, come è inevitabile in questi casi. Ma questo non lo dice nessuno.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di mercoledì 4 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.182.000, 23,05% ore 20:00 6.757.000, 25,33%.
Tg2 – ore 13:00 2.985.000, 17,57% ore 20:30 2.570.000, 8,97%.
Tg3 – ore 14:30 2.119.000, 12,23% ore 19:00 2.466.000, 11,58%.
Tg5 – ore 13:00 3.684.000, 21,47% ore 20:00 5.155.000, 19,09%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.876.000, 13,40% ore 18:30 1.216.000, 6,90%.
Tg4 – ore 11:30 500.000, 6,32% ore 18:55 952.000, 4,51%.
Tg La7 – ore 13:30 712.000, 3,92% ore 20:00 1.501.000, 5,58%.

Fonte:www.tvblog.it

Non sempre la notizia diventa “notizia”

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Schermata 2015-01-19 alle 22.19.05I Tg di lunedì 19 gennaio – Tg1, Tg2 e Tg5 aprono sul vertice europeo sul terrorismo, mentre Tg3 e TgLa7 privilegiano i boatos di rottura dentro il Pd. Da Bruxelles parte qualche piccolo concreto segnale di maggior coordinamento nella lotta al terrorismo e al fenomeno dei foreign fighters, mentre in Italia Alfano ha preparato i primi provvedimenti che dovrebbero “registrare” la legislazione in materia. A proposito delle polemiche degli ultimi giorni, solo TgLa7 riprende fin dai titoli la brutta pagina del tweet di Gasparri “..sesso con i terroristi. E noi paghiamo…) riservato alle due ragazze da poco rilasciate dopo 5 mesi e mezzo di rapimento in Siria. “Orrido” viene definito da Mentana il tweet in questione, presentando il servizio in cui Gasparri al Senato tenta di mettere una pezza peggiore del buco.

Mentre domani si comincia a votare al Senato l’Italicum, si scaldano i motori della presunta resa dei conti in casa Pd. Non sappiamo come andrà a finire, ma Tg3 e TgLa7 “credono” che possa verificarsi una rottura definitiva, anche sull’onda della vicenda Cofferati. Mediaset va in brodo di giuggiole, segnalando le difficoltà a sinistra e, al contempo, magnificando l’incontro che mentre scriviamo è ancora in corso tra Berlusconi e Alfano. Ovviamente i riflessi dello scontro non certo titanico tra Brunetta e l’ex Cav. compaiono solo su Rai e La7, perché non ritenuto “notiziabile” da Tg5, Studio Aperto e Tg4.
Sempre a geometria variabile la selezione delle notizie tra le varie testate. La vicenda del prete accusato di pedofilia che sabato ha partecipato al forum lombardo sulla famiglia, ha ampio spazio su Tg1, TgLa7 e Tg3, mentre scompare a Segrate e al Palatino. Il pestaggio del militante del centro sociale di Crema da parte dei fascisti di Casa Pound è presente solo su Tg3 e Tg1. L’approfondirsi delle distanze tra l’1% di ricchissimi che fra pochi anni controlleranno ricchezze equivalenti a quelle possedute dal 99% degli abitanti del mondo, è meritevole di attenzione solo per Tg3.

In seconda posizione su Tg2 le affermazioni del Papa durante il viaggio aereo di ritorno in Italia: tornano i temi delle provocazioni e delle reazioni, e Francesco “precisa” ciò che nei giorni scorso aveva creato diversi dubbi. Anche Tg1 e TgLa7 se ne occupano.

Questa sera dobbiamo segnalare un’edizione del Tg4 particolarmente brutta: apertura sull’argine del fiume di Carrara che “sarebbe” nuovamente crollato (mentre in realtà si tratta di una protezione provvisoria che in caso di piena non è per sua natura ermetica), servizi su servizi su incidenti spettacolari in cui le persone si salvano per un pelo, e una lunga sequenza alquanto horror di individui con sbarre, cacciaviti e coltelli conficcati nella testa che, però, si sono salvati.

Chiudiamo con un servizio in controtendenza offerto dal Tg2. Visto che è di moda parlare di “madre assassine”, l’approfondimento di questa sera bilancia un minimo il pessimo spettacolo offerto dall’informazione Tv affrontando con serietà le problematiche psichiche e di dolore di alcune madri che nel carcere del mantovano vengono curate e, auspicabilmente, liberate dai loro tanti fantasmi.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di domenica 18 gennaio 2015

Tg1 – ore 13:30 5.202.000, 25,61% ore 20:00 6.666.000, 26,30%.
Tg2 – ore 13:00 2.997.000, 15,25% ore 20:30 1.818.000, 6,67%.
Tg3 – ore 14:30 1.522.000, 7,78% ore 19:00 2.174.000, 9,97%.
Tg5 – ore 13:00 3.223.000, 16,37% ore 20:00 4.754.000, 18,56%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.711.000, 10,03% ore 18:30 1.264.000, 6,31%.
Tg4 – ore 11:30 652.000, 5,87% ore 18:55 812.000, 3,73%.
Tg La7 – ore 13:30 599.000, 2,95% ore 20:00 1.060.000, 4,17%.

Fonte:www.tvblog.it

Presunte irresponsabili

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Schermata 2015-01-16 alle 21.39.00I Tg di venerdì 16 gennaio – Gli arresti e le indagini sul terrorismo jihadista (con due sospetti bloccati al confine italiano), le scontate polemiche miste al sollievo per la liberazione delle due volontarie ventenni rapite in Siria e le grandi manovre in casa Pd nella difficile determinazione di chi dovrà o potrà salire al Colle: queste le scelte per le aperture delle diverse testate. Tg2 opta per la direzione del Pd e le dichiarazioni di Renzi che almeno per il momento hanno segnato una tregua con l’opposizione interna; per quel che riguarda il nome Marini, sempre su Tg2, ricorda che è troppo presto perché emerga quello vero. Mediaset sottolinea il preannuncio di sconfitta del premier, nel caso in cui nella veste di segretario del partito non riuscisse a guidare i suoi in maniera ordinata e produttiva verso una scelta condivisa all’interno come all’esterno. Mentana titola sul definitivo (?) farsi da parte di Prodi (confermato anche da Tg1).

Guest star dei Tg di serata è Paolo Gentiloni, con il suo intervento in Aula che riferisce sulla liberazione delle due ragazze, negando con toni decisi che sia stato pagato un riscatto, senza convincere le opposizioni che, comunque, in ogni caso si sarebbero “opposte”. I Tg ci credono poco, e Tg5 lo dà per scontato facendo intervenire Giuliana Sgrena (che approva) e Alessandro Sallusti che tuona contro. La decenza, da parte dei giornalisti ma soprattutto di politici, che porterebbe a “rispettare” l’area grigia che inevitabilmente avvolge in questi casi l’attività dell’intelligence, è comunque merce assai rara. Gentiloni se la cava molto bene a 8 e mezzo, subito dopo i Tg. Riscatto o meno, gli “italiani, brava gente”, che popolano anche le redazioni dei Tg si fanno in 4 per festeggiare il ritorno a casa di Greta e Vanessa: troupe a iosa nei paesi lombardi di residenza, interviste su interviste, parenti, amici, conoscenti, autorità locali, sacerdoti e chi più ne ha più ne metta. Per un pezzo della politica (Salvini &C.) c’è poco da festeggiare: sarebbero infatti delle sbadate idealiste irresponsabili che hanno costretto i contribuenti italiani a pagare i terroristi che, così, hanno comprato nuove armi.

Per l’economia tutti “diramano” il primo bollettino 2015 di Bankitalia che ridimensiona le prospettive del Pil italico per l’anno in corso, dando qualche speranza sul fronte disoccupazione. Passando alla tempesta finanziaria innescata dalla decisione svizzera sul rapporto libero tra franco ed euro, Mentana ipotizza un’imminente cambio 1 a 1 tra dollaro, euro e, appunto, franco. Al momento per l’Italia va bene così, e lo conferma un semi-raggiante Padoan intervistato dal Tg2 , che prenuncia destini meno cupi per la finanza pubblica anche grazie all’accordo con Ginevra sui i 130 miliardi di euro imboscati nelle banche svizzere dai soliti noti evasori ed elusori.

Anche dalle Filippine il Papa (titoli e ampi servizi) mostra di avere il dente avvelenato con la corruzione, articolo a diffusione transcontinentale, che contribuisce a far diventare più poveri i poveri.

Sulla squalifica di un anno e 4 mesi a Isolde Kostner, punita per l’accusa di aver “coperto” l’ex fidanzato (dopato) Schwazer, segnaliamo il titolo “geniale” di Tg4: “Isolde punita per aver amato”.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di giovedì 15 gennaio 2015
Tg1 – ore 13:30 3.912.000, 22,42% ore 20:00 6.820.000, 26,04%.
Tg2 – ore 13:00 3.043.000, 13,83% ore 20:30 3.072.000, 10,88%.
Tg3 – ore 14:30 1.978.000, 12,40% ore 19:00 2.363.000, 11,52%.
Tg5 – ore 13:00 3.323.000, 20,24% ore 20:00 5.295.000, 19,99%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.867.000, 14,48% ore 18:30 1.125.000, 6,58%.
Tg4 – ore 11.30 453.000, 6,72% ore 18:55 963.000, 4,72%.
Tg La7 – ore 13:30 596.000, 3,42% ore 20:00 1.444.000, 5,48%.

Fonte:www.tvblog.it

Auguri a Mentana

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Schermata 2015-01-15 alle 21.19.07I Tg di giovedì 15 gennaio – Le aperture sono tutte dedicate alla bella notizia, confermata ufficialmente poco dopo le ore 18, della liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo da parte delle milizie di Aleppo, rapite 5 mesi e mezzo fa. Torneranno in Italia in nottata le due volontarie poco più che ventenni, in Siria per un programma della cooperazione italiana. Su Tg1 la gioia dei familiari, su tutti quella della presidente della Camera Boldrini e di Palazzo Chigi. Tg5 accenna alla possibilità che sia stato pagato un riscatto, ma è Enrico Mentana che più esplicitamente affronta la doppia questione: il riscatto e le speculazioni politiche della Lega. Salvini è solito dire che i nordafricani e i mediorientali annichiliti dalle guerre devono essere aiutati “in loco”; quando avviene che qualcuno lo fa, mettendo a rischio la propria vita, ecco partire il sarcasmo del tipo “se lo sono cercato”. Mentana non ci sta, e critica esplicitamente le posizioni leghiste, ma poi esorta chi di dovere ad andare in chiaro sulle trattative ed il quasi certo riscatto pagato ai terroristi, consueta prassi dei governi italiani contraddetta dal comportamento della maggior parte dei paesi alleati.

Sarà perché il giornalista di razza non trova modo migliore di festeggiare, ma questa sera il direttore di TgLa7, nel giorno del suo sessantesimo compleanno (auguri!), ci mette del suo anche sulle dichiarazioni del Papa durante il viaggio aereo che lo porta nelle Filippine. Mentre le altre testate riportano “asetticamente” le frasi di Francesco e quel suo riferimento al pugno che sferrerebbe chiunque vedesse offesa la propria mamma, messo in relazione alle offese alle diverse sensibilità religiose, Mentana si chiede se il Papa abbia centrato il punto di equilibrio tra esplicita condanna delle violenza terroristica e critica degli eccessi della satira offensiva (leggi Charlie Hebdo). La risposta in questo caso non è esplicita ma, vivaddio, il giornalista deve in primo luogo, sempre e comunque, fare proprio le domande. Anche se ha compiuto 60 anni.

Sempre in tema di terrorismo, i Tg delle 20 danno accettabile spazio al conflitto a fuoco in Belgio che poche ore prima aveva lasciato su campo due morti e un ferito: gli appartenenti ad una cellula jihadista probabilmente collegata agli assassini di Parigi.

Vi risparmiamo il consueto bollettino del toto-Quirinale: tanti i quirinabili che passeranno sotto lungo il fiume da qui al 29 gennaio, o al primo scrutinio “vero”. I Tg, però, non rinunciano.

Per il terzo giorno consecutivo da Bruxelles giungono impensabili cinguettii emessi dal becco dei tradizionali falchi: le odierne dichiarazioni “filo Renzi” di Katainen di apprezzamento del jobs act rendono felice Padoan, intervistato da Tg1. Sempre in tema di economia, i teleutenti avranno capito ben poco della bufera finanziaria generata dalla decisione svizzera di rompere il cambio fisso tra franco ed euro; decente e accettabilmente chiaro il servizio di TgLa7.

Tra un toto-Quirinale e l’altro, Tg1 e Tg5 trovano positivamente lo spazio per riportare i dati Coldiretti-Eurispes del terzo rapporto sulle agromafie, da cui risulta che la malavita entra nelle nostre tavole per un valore superiore ai 15 miliardi (2014).

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di mercoledì 14 gennaio 2015

Tg1 – ore 13:30 3.897.000, 22.07% ore 20:00 6.970.000, 26.10%.
Tg2 – ore 13:00 2.928.000, 18.36% ore 20:30 2.216.000, 7.78%.
Tg3 – ore 14:30 2.109.000, 12.82% ore 19:00 2.318.000, 11.11%.
Tg5 – ore 13:00 3.227.000, 19.97% ore 20:00 5.556.000, 20.64%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.900.000, 14.63% ore 18:30 1.175.000, 6.71%.
Tg4 – ore 11:30 495.000, 6.56% ore 18:55 923.000, 4.46%.
Tg La7 – ore 13:30 678.000, 3.84% ore 20:00 1.524.000, 5.69%.

Fonte:www.tvblog.it

Irresponsabilità civile

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genovaI Tg di venerdì 10 ottobre – Come le strade di Genova anche i Tg risultano inondati dalle immagini dei torrenti straripati per la terza “bomba d’acqua” in 4 anni. L’autunno delle inondazioni esordisce con il suo carico di distruzioni, di vittime, di contestazioni e di analisi che – piccola consolazione – assolvono la natura e condannano l’irresponsabilità che caratterizza chi si occupa della cosa pubblica. Le testate Mediaset prediligono il fascino macabro delle immagini, quasi tutte girate dagli smartphone di cittadini-reporter nella notte delle esondazioni in 4 punti della città. Scene già viste e riviste, l’ultima volta meno di 3 anni fa. Se invece che le 11 di sera fossero state le 6 o le 7 del pomeriggio, staremmo a contare non so quanti morti.
Anche i Tg Rai e La7 non lesinano le immagini, ma non si fermano qui. Gli interrogativi sulla mancata allerta e sulle responsabilità si ripropongono come in tantissime occasioni recenti e passate e non meritano, quindi, particolare plauso dall’Osservatorio. TgLa7 e Tg2, però, fanno di più; ricordandosi che il mestiere del giornalista e cercare, trovare e diffondere notizie, possibilmente non scontate e ripetitive, le testaste dirette da Mentana e Masi ci raccontano quello che non sapevamo: come mai i soldi per la manutenzione del territorio ligure non sono stati spesi, qual è il peso della giustizia amministrativa che vigila ma quasi sempre blocca tutto, cosa i tecnici dicono (e da quanto) in merito a ciò che si dovrebbe fare a Genova e perché non lo si è fatto. Ben fatto.

Le manifestazione studentesche in tutta Italia sono presenti diffusamente (con l’eccezione di La7), e fa impressione notare l’entusiasmo con cui a Segrete si colgono gli slogan a difesa della scuola pubblica e le critiche dei ragazzi al jobs act. La quotidiana pagina renziana è oggi relativamente contenuta, divisa tra lutto per il dramma di Genova, ottimismo per il futuro e relativa bonomia verso il dissenso dei senatori recalcitranti. Ma la politica si colora dei tipici toni grilliani, con l’apertura della kermesse al Circo Massimo. Presente su tutte le testate, con Tg 2 e TgLa7 che riprendono l’auspicio escatologico di Grillo: “Renzi faccia presto a mettere il Paese con il culo per terra, perché serve uno shock e poi arriviamo noi”.

Il Nobel per la Pace alla diciassettenne Malala e al sessantenne Satyarthi dimostra che l’anagrafe non è tutto; ampio spazio su Rai e La7. Nel giorno in cui l’Isis sembra aver conquistato buona parte di Kobane (nell’insipienza dei grandi del mondo) Tg3 presenta un bell’approfondimento sulle donne curde che sia in Iraq che in Siria combattono in prima linea, non perché conquistate dal fascino della guerra, ma perché pienamente equiparate all’uomo nella grande cultura che caratterizza un popolo laico, sfortunato, perseguitato e senza terra.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di giovedì 9 ottobre 2014
Tg1 – ore 13:30 3.598.000, 21,86% ore 20:00 5.703.000, 23,59%.
Tg2 – ore 13:00 2.364.000, 15,90% ore 20:30 2.109.000, 8,00%.
Tg3 – ore 14:30 1.679.000, 11,13% ore 19:00 1.718.000, 10,09%.
Tg5 – ore 13:00 3.056.000, 20,24% ore 20:00 4.983.000, 20,33%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.018.000, 17,32% ore 18:30 979.000, 7,40%.
Tg4 – ore 11.30 381.000, 6,44% ore 18:55 705.000, 4,15%.
Tg La7 – ore 13:30 555.000, 3,36% ore 20:00 1.185.000, 4,84%.

Fonte:www.tvblog.it

To’, lo scoop in Tv!

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sccopI Tg di martedì 23 settembre– Lo scoop è solo la ciliegina, non la farina dell’impasto della torta della buona informazione. Ciò nonostante fa piacere notare che la Tv, seppur raramente, si mostra in grado di battere sul tempismo il web che proprio dell’immediatezza fa uno di suoi elementi (presunti) vincenti. Questa sera TgLa7 di Enrico Mentana ha battuto tutti gli altri Tg ed anticipato di una buona mezz’ora i siti d’informazione dando la notizia dell’arresto per pedofilia all’interno della mura vaticane dell’arcivescovo polacco Wesolowsky, già ridotto allo stato laicale. Complimenti per la trasmissione, mentre fin troppo evidente è risultato l’imbarazzo delle altre testate in onda alle 20 che non hanno saputo o voluto riprendere una notizia storica. Storica perché – e questo Mentana lo ha spiegato benissimo – Papa Francesco ha voluto dare un segnale evidente che l’aria sull’altra sponda del Tevere è cambiata. Tornando allo scoop, quello di stasera è legato alla tempistica ma, come abbiamo detto, anche solo questo è raro e meritevole di segnalazione. Per ritrovare un’altra occasione in cui l’informazione Tv ha fatto veramente notizia, dobbiamo tornare indietro al filmato del Tg2 dal Centro di prima accoglienza di Lampedusa del dicembre dello scorso anno, quello delle docce gelate anti scabbia ai sopravvissuti dei barconi.

Serata tranquilla per l’informazione; nessun particolare scossone ed accettabili coperture sulla politica, con Renzi dall’Onu sulle politiche ambientali ed il redde rationem sull’articolo 18, con le fazioni del Pd in campo e tutti gli altri sugli spalti. Anche per questo le “stelle” del prime time stanno a guardare, con Mediaset che una volta tanto non deve inventare niente per picconare il partito di Renzi. La soluzione (annunciata) di un ripensamento sui nomi dei due membri della Consulta è ancora dilazionata, con le schede bianche di Pd e Forza Italia nella votazione odierna.

L’attacco congiunto (Usa e paesi arabi) ai terroristi dell’Isis è in apertura su Tg1, con le dichiarazioni di Obama (riprese da tutti) che annunciano la fine della solitudine statunitense. Le dimissioni annunciate da Bonanni, che abbandona il vertice della Cisl con sei mesi dalla scadenza naturale, sono alte per tutti.

Tg4 e Tg3 dedicano ampio spazio all’inizio del processo di Appello per il caso Cucchi, con il Pm che intende riportare le responsabilità della sua morte non solo ai medici del Pertini condannati in primo grado, ma anche a chi lo aveva gonfiato di botte. Il fatto che il caso Cucchi sia condito con le stesse salse da Rai e da Mediaset ci fa ribadire che questa pagina del giornalismo italiano è una delle più decenti degli ultimi anni.

I femminicidi di giornata compaiono sia in Rai che su Mediaset, con Studio Aperto che li sceglie per l’apertura. Tg4 è questa sera “al femminile”: non solo il servizio sui femminicidi, ma anche grande spazio alla Ministra britannica che lancia un appello allo donne perché evitino i ritocchino inutili. Basta con il mito della bellezza e dell’eterna giovinezza!, tuona il Tg diretto da Mario Giordano. Segnaliamo che subito dopo, però, si manda in onda l’intervista a Belen sulle polemiche per il suo vestito trasparente all’ultimo matrimonio vip.

Alberto Baldazzi

 

Dati auditel dei Tg di lunedì 22 settembre 2014

Tg1 – ore 13:30 3.609.000, 21,84% ore 20:00 5.595.000, 23,96%.
Tg2 – ore 13:00 2.409.000, 16,14% ore 20:30 2.335.000, 9,01%.
Tg3 – ore 14:30 1.706.000, 11,52% ore 19:00 1.581.000, 10,14%.
Tg5 – ore 13:00 3.097.000, 20,48% ore 20:00 4.731.000, 20,00%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.001.000, 17,04% ore 18:30 851.000, 7,32%.
Tg4 – ore 11.30 346.000, 5,91% ore 18:55 668.000, 4,31%.
Tg La7 – ore 13:30 569.000, 3,44% ore 20:00 1.218.000, 5,15%.

Fonte:www.tvblog.it

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