Il giorno delle vittime

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Schermata 2015-03-19 alle 23.10.47I Tg di giovedì 19 marzo – Anche stasera scalette dense e bloccate. L’aggiornamento su vittime e feriti dell’attentato di Tunisi, il tentativo doveroso di dare un volto ai 4 italiani rapinati della vita dalla follia dei terroristi dell’Isis (rivendicazione giunta oggi), le dichiarazioni preoccupate del Presidente Mattarella nella prima intervista rilasciata ad una testata internazionale (la Cnn): questi gli elementi variamente assemblati dai Tg di prima serata. A differenza di altri grandi fatti di cronaca legati anche a recenti attentati (Parigi), la strage di Tunisi che ha così direttamente toccato decine e decine di concittadini non ha fatto crescere (cfr. i dati Auditel) l’audience dell’informazione Tv. Non siamo in grado di valutare questo dato, che ci sembra comunque giusto segnalare. Per il resto va detto che il tentativo di analisi del contesto politico e sociale della giovane democrazia tunisina compare soprattutto su Tg3 e TgLa7. Fa piacere notare le tante reazioni spontanee del popolo tunisino, impegnato a difendere gli unici esiti positivi delle primavere arabe.
Quasi due terzi delle maggiori edizioni sono incentrate su Tunisi e sui riflessi in Italia e soprattutto in Piemonte, regione di provenienza di 3 delle 4 vittime. Il terzo rimanente è “bloccato” anch’esso: dopo una giornata convulsa e un incontro Renzi-Alfano-Lupi l’attuale Ministro delle Infrastrutture ha annunciato nella registrazione alla Terza Camera, Porta a porta, le sue dimissioni che saranno consegnate domani, dopo l’intervento in Parlamento ma prima della discussione della sfiducia individuale avanzata da Cinque Stelle e Sel. In 48 ore caratterizzate più dall’attenzione alla posizione di Lupi che ai contenuti dell’indagine fiorentina, si è così compiuto il destino ministeriale dell’esponente Ncd, senza per altro che il suo partito abbia tentato di difenderlo. Dopo le prime evidenze dal fascicolo della Procura è uscita infatti una registrazione che conferma l’ “aiutino” chiesto da Lupi a Incalza per piazzare il figlio neo laureato in Ingegneria Civile, e materialmente fornito dall’immancabile Perotti. Un’uscita di scena tardiva ma, a guardare il bicchiere mezzo pieno, solo di 24 ore. Renzi sembra abbia brillato per assenza, ma in realtà le dimissioni “spontanee” di Lupi e aver disinnescato un eventuale incidente con il partner di maggioranza Alfano non sono risultati da poco. I Tg riprendono la cronaca della giornata senza aggiungere del proprio e senza sostanziali differenze. Solo Mentana “si porta avanti” e in un titolo ipotizza l’entrata in campo di Cantone – al momento carta vincente del governo nella lotta alla corruzione – o in alternativa un interim di Renzi in attesa dell’esordio dell’Expo.
Su Tg Rai, ma anche su Tg5 e TgLa7 dignitoso spazio alla spirale che sta per avvolgere e trascinare ancora più giù la Grecia, visto che neanche l’appello per un incontro con Merkel e Hollande fa presagire particolari aperture. Mentana si chiede quale ruolo intenda o possa giocare l’Italia; risposta al momento non pervenuta. Il governo greco è accusato di estremismo e di incoerenza: il gioco delle 3 carte, insomma. Lo stesso però si può dire per l’informazione conservatrice tedesca, che oggi ha ammesso che il dito medio di Varoufakis contro Berlino era frutto di un consapevole trucco. Se ne occupano TgLa7 e Tg3. Un po’ tutti riprendono le critiche della Bce al rischio di rilassamento per il nostro Paese, dalle quali si difende Padoan. Nessuno segnala però che allora è falso che l’ “Italiano” Draghi sia sciovinista.
Concludiamo segnalando un lungo approfondimento da Tg2 che “a titolo esemplificativo” ci fa vedere come mai 200 chilometri di splendide coste siciliane non siano più balneabili per l’assenza dei depuratori.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di mercoledì 18 marzo 2015
Tg1 – ore 13:30 3.557.000, 21,30% ore 20:00 6.251.000, 24,26%.
Tg2 – ore 13:00 2.572.000, 16,99% ore 20:30 2.581.000, 9,28%.
Tg3 – ore 14:30 1.765.000, 11,41% ore 19:00 2.340.000, 12,22%.
Tg5 – ore 13:00 3.101.000, 20,20% ore 20:00 5.054.000, 19,94%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.798.000, 14,48% ore 18:30 1.012.000, 6,83%.
Tg4 – ore 11:30 476.000, 6,91% ore 18:55 970.000, 5,28%.
Tg La7 – ore 13:30 288.000, 2,17% ore 20:00 1.442.000, 5,58%.
Fonte:www.tvblog.it

Vagiti di Pil

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Schermata 2015-02-27 alle 23.00.19I Tg di venerdì 27 febbraio – Il mondo è bello anche perché le linee editoriali dei Tg sono “varie”. Varie ma quantomeno simili, quando imparentate. Così Mediaset, nel giorno in cui lo spread valica in discesa quota 100 e l’Istat “vede” una crescita seppur minima del Pil dopo 15 trimestri negativi, si allinea nelle aperture sull’Isis e il pericolo attentati nel paese simbolo del cristianesimo e sede del papato. La notizia c’è, e la relazione odierna dei servizi non va presa sottogamba, tanto che anche Tg3 la sceglie per l’apertura, ma gli altri privilegiano i dati dell’economia, in una settimana che oltre alla discesa dello spread ha visto l’ok della Ue sulla stabilità di Padoan, gli accordi anti esportazione di capitali con la Svizzera e il Liechtenstein e la crescita della fiducia di consumatori e aziende. Sarà vero sviluppo? Ai posteri l’ardua sentenza.
La politica riprende spazio grazie ai tanti conflitti “domestici”. Lo strappo di Bersani che diserta la riunione con Renzi è centrale per tutti, e il doppio scontro Salvini –Tosi e Salvini- Forza Italia va in onda a reti unificate, visto che Tg5 prende chiaramente posizione: quella che Toti ribadisce ai 4 venti e ai 7 Tg.
Tg1 offre la passerella a Boschi, Salvini e Alfano: è proprio vero che siamo alla vigilia della campagna elettorale per le regionali, e all’unisono si alzano i toni dei politici e l’attenzione dei Tg. Mentana illumina anche la frittata che sta per essere rivoltata in Campania, dove le primarie del Pd hanno un destino segnato: una farsa e una brutta figura generale.
La politica si fa cronaca per tutti con gli scontri a Roma, antipasto della tesa giornata di domani con Salvini alla conquista della Capitale, contestato dai centri sociali. Il leader della Lega li chiama “squadristi rossi”, mentre lui si farà scortare dagli squadristi doc di Casa Pound.
L’acquisto da parte del fondo sovrano del Qatar dei nuovi grattacieli di Milano, per un impegno di almeno 2 miliardi di euro, genera lamentazioni su Tg4 per la perdita dei gioielli italici: bisognerebbe segnalare a Mario Giordano che i grattacieli è difficile incartarli e portarli via. TgLa7 ci dice che l’Italia, dopo la Gran Bretagna, è l’area che sta assorbendo i maggiori investimenti degli emirati.
L’inizio del processo d’Appello per l’omicidio di Sarah Scazzi riporta in auge “Zi’ Miché” e Cosima, che oggi ha fatto per un’ora e mezza dichiarazioni spontanee. Il caso che ha spodestato nella classifica dell’attenzione dei media la vicenda Cogne, con ogni probabilità occuperà nei prossimi mesi uno spazio fisso e quasi quotidiano, quantomeno su Mediaset, che stasera si occupa ampiamente anche del presunto assassino di Yara.
Chiudiamo segnalando che Tg2 si ricorda del mitico “suo” giornalista Joe Marrazzo, grande cronista di mafia e camorra, scomparso 30 anni fa ma ancora oggi un faro ed un esempio di professionalità per chi fa questo mestiere.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di giovedì 26 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 3.816.000, 21,83% ore 20:00 6.365.000, 23,90%.
Tg2 – ore 13:00 2.583.000, 15,96% ore 20:30 2.351.000, 8,30%.
Tg3 – ore 14:30 1.742.000, 10,85% ore 19:00 2.162.000, 10,65%.
Tg5 – ore 13:00 3.231.000, 19,78% ore 20:00 4.668.000, 17,61%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.058.000, 15,50% ore 18:30 1.193.000, 7,24%.
Tg4 – ore 11.30 545.000, 7,20% ore 18:55 904.000, 4,50%.
Tg La7 – ore 13:30 690.000, 3,94% ore 20:00 1.381.000, 5,16%.

Fonte:www.tvblog.it

Scacco alle torri

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Schermata 2015-02-25 alle 22.56.25I Tg di mercoledì 25 febbraio – Nel giorno in cui la Ue allontana da noi l’amaro calice di una procedura d’infrazione “accontentandosi” della legge di stabilità presentata in autunno da Padoan (apertura per i Tg Rai), Mediaset se ne dimentica o quasi (nessun titolo e servizio solo per Tg5), e siccome la miglior difesa è l’attacco, “attacca” con le tasse spiattellate in apertura. I dati di Confcommercio sull’aumento del carico fiscale sulla casa sono presenti anche si altri (TgLa7), ma dato che la tendenza ha 5 anni di anzianità, 4 dei quali con Pdl e Forza Italia al governo, l’arma anti-Renzi appare alquanto impropria. Più affilata quella dei dissensi all’interno del Pd, con Renzi che convoca una riunione strategica per venerdì per rintuzzare gli attacchi che vedono “tutti contro tutti”. Servizi anche per Rai e La7.
Le contestazioni a Salvini in trasferta a Roma sono alte su tutti, così come il day after dell’approvazione della legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Pareri e reazioni assai diverse, con l’Anm che contesta e il ministro Orlando pronto ad ascoltare le critiche e, eventualmente, a rimediare. Giusta o sbagliata che sia questa scelta, come dice un servizio di La7 è paradossale che Renzi sia riuscito dove Berlusconi ha fallito. Sempre dal Tg di Mentana alcuni dati che comunque fanno riflettere: in 27 anni solo 400 cause passate alla verifica filtro (ora abolita), e solo 7 sentenze favorevoli ai ricorrenti contro l’azione di magistrati e giudici.
Il piatto forte di serata sono comunque le torri della Rai e l’opa di Mediaset. I tre Tg di Viale Mazzini le hanno nei titoli, ma TgLa7 le mette addirittura in apertura. Per Mediaset interviene solo Tg5 con un servizio che sembra riprendere parola per parola le posizioni del Consigliere Toti espresse anche su Tg2: nulla di male a privatizzare le reti di trasmissione; ne guadagnerebbe anche l’ambiente: meno tralicci e tutto più funzionale. La Rai e i governo rispondono che la legge vieta di scendere sotto il 51% della proprietà di RaiWay. Rimane da chiedersi come mai Confalonieri – che la legge la conosce – abbia fatto avanzare l’ipotesi. Per qualcuno sarebbe un colpo di coda del patto del Nazareno. Chi vivrà vedrà.
Da qualche giorno le testate Mediaset si chiedono se è giusto dare spazio ai video di propaganda dell’Isis. Questa sera Tg2 fa di più proponendo i video “contro” e dando spazio all’Islam moderato, per molti un “oggetto sconosciuto”. Buono il servizio di TgLa7 che presenta il paradosso della “guerra nella guerra”: quella del gas con Kiev che chiude il rubinetto alle province separatiste e Putin che minaccia di far rimanere al freddo non slo l’Ucraina, ma mezza Europa.
Forte attenzione per tutti alla trasferta non solo calcistica dei tifosi romanisti a Rotterdam per la partita di ritorno con il Feeyenoord. Dopo quanto successo la scorsa settimana nella Capitale che ci siano più di 2.000 persone che si spostano per una partita di calcio appare incredibile. Forte la tensione per le “vendette” e le provocazioni ulteriori in una città blindata. Tsipras ha (forse) pareggiato con l’Europa, ma ha vinto nei nostri cuori: tutti i Tg riportano la decisione del governo ellenico di sospendere il campionato di calcio dopo gli scontri nelle stadio di Atene.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di martedì 24 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 4.076.000, 21,88% ore 20:00 6.356.000, 23,21%.
Tg2 – ore 13:00 3.006.000, 17,82% ore 20:30 2.300.000, 7,96%.
Tg3 – ore 14:30 1.782.000, 10,15% ore 19:00 2.143.000, 9,93%.
Tg5 – ore 13:00 3.464.000, 20,22% ore 20:00 5.188.000, 18,73%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.089.000, 15,10% ore 18:30 1.112.000, 6,25%.
Tg4 – ore 11.30 613.000, 7,35% ore 18:55 898.000, 4,18%.
Tg La7 – ore 13:30 664.000, 3,56% ore 20:00 1.496.000, 5,43%.

Fonte:www.tvblog.it

La frontiera del denaro e quella del mare

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Schermata 2015-02-09 alle 21.41.36I Tg di lunedì 9 febbraio – Sembra che Enrico Mentana abbia letto la nostra analisi di venerdì; questa sera “recupera” e TgLa7 mette la politica nell’ultima parte dell’edizione, dedicando meritoriamente l’apertura ai 7.500 italiani che non avevano spazio in casa per riporre qualche decina di miliardi o, in alternativa, non trovano “comodo” depositarli nella banca sotto casa. Per questo, insieme a evasori di tutto il mondo, hanno depositato il grisby nei conti cifrati della sede svizzera della britannica HSBE. Servizi per tutte le maggiori testate. Senza incedere nel vieto e scontato ritornello che tuona inefficacemente contro l’infedeltà fiscale, vorremmo ricordare che chi evade è semplicemente un ladro e dovrebbe essere punito per furto continuato alla comunità. Inoltre i paperoni con i conti non dichiarati in svizzera tutto sono meno che evasori per bisogno.
Anche i Tg Rai “coraggiosamente” scelgono per l’apertura la nuova strage di migranti a largo di Lampedusa, con 7 cadaveri trovati nel barcone alla deriva e 23 persone che muoiono di freddo tra le braccia dei soccorritori. Un scelta che ci piace, mentre altri (Tg5, TgLa7) se ne occupano in tono minore, e altri ancora per nulla.
Dicevamo della politica, stranamente in primo piano su Mediaset perché Forza Italia ha, finalmente, qualcosa da dire: opposizione! Tg4 scomoda Sallusti che, novello Fregoli, dopo aver a lungo magnificato le qualità di Renzi oggi scopre che il premier rappresenta un pericolo per la democrazia. Brunetta su Tg3 esordisce affermando che il primo punto dl Nazareno era l’accordo sul Quirinale, e continua dando dell’imbroglione a Renzi. Su Tg1 Lupi afferma che Ncd rimane al governo, ma che l’amore con il Pd è finito. Forse anche per questo la politica di giornata non merita grande attenzione. Salvini e Berlusconi sarebbero “la nuova coppia” secondo TgLa7, ma il leader leghista si svincola dall’abbraccio con l’ex Cav, che sempre i Tg Mediaset danno per acquisito e definitivo. Un altro Patto, insomma.
Per gli esteri la vicenda ucraina e le tensioni intono alla Grecia di Tsipras sono adeguatamente presenti, in ore che paiono decisive e drammatiche per la pace in Europa e le tensioni dei mercati. Padoan che risponde al ministro dell’economia greco “prendendo le distanze” da Atene, è presente su tutti.
La frode sportiva che potrebbe portare al rinvio a giudizio di ben 130 figure più o meno note del mondo del calcio, riporta calciopoli in primo piano, e lo spazio nei Tg è ovviamente esteso. Per il Ruby bis, che rischia di inguaiare ulteriormente se non la fedina penale quantomeno l’immagine di Berlusconi, l’attenzione è solo su TgLa7. Su Tg1 troviamo la vicenda dei 36 piloti in super cassa integrazione (dai 3 agli 11 mila euro mensili) che lavoravano tranquillamente per compagnie estere.
Sempre per la cronaca, quasi nessuna testata resiste alla tentazione di mandare in onda il video del bambino di 10 anni che nel napoletano partecipa alla rapina in banca organizzata dalla madre. La notizia c’è, ma ci chiediamo quale sia il valore aggiunto delle immagini sfocate delle telecamere della filiale rapinata, ampiamente trasmesse dai Tg. Ma, si sa, tutto fa brodo.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di domenica 8 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 5.070.000, 24,80% ore 20:00 6.460.000, 24,21%.
Tg2 – ore 13:00 3.095.000, 15,84% ore 20:30 2.183.000, 7,64%.
Tg3 – ore 14:30 1.589.000, 8,01% ore 19:00 2.326.000, 10,20%.
Tg5 – ore 13:00 3.569.000, 18,18% ore 20:00 5.185.000, 19,25%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.891.000, 10,98% ore 18:30 914.000, 4,42%.
Tg4 – ore 11:30 753.000, 6,26% ore 18:55 1.057.000, 4,64%.
Tg La7 – ore 13:30 567.000, 2,78% ore 20:00 1.252.000, 4,68%.

Fonte:www.tvblog.it

Meno male che Mario c’è …

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Schermata 2015-01-22 alle 21.22.52I Tg di giovedì 22 gennaio – Le partecipazioni erano state spedite diverso mesi fa, ma la festa è andata “in onda” solo oggi. La formalizzazione da parte della Bce dell’impegno ad acquistare 60 miliardi al mese dal marzo 2015 al settembre 2016, per quanto attesa guadagna inevitabilmente l’apertura di tutti i Tg. E’ il giorno di Mario Draghi, e le diverse testate tentano di spiegare se e come il bazooka della Bce aiuterà l’uscita dalla crisi dei paesi dell’eurozona. Tg1 è quello che offre le tabelle più chiare, anche se i numeri spesso non danno “il senso” di ciò che dovrà o potrà avvenire. Mentana, come al solito quando si parla di politica e/o di economia, padroneggia meglio di altri la “notizia” e i suoi riflessi. All’Italia dovrebbe andare benino, visto che potrà contare sull’acquisto da parte della Bce di quasi un quarto della sua emissione di debito pubblico 2015. Ma la svolta è anche “emotiva”: il guinzaglio “allungato” che la Merkel ha concesso a Francoforte è in fondo il riconoscimento alle punzecchiature italiane dell’ultimo anno. Sui Tg Rai compare ancora una volta un Padoan raggiante. Ma chi nelle riprese di tutte le testate appare vincitore entusiasta è proprio Mario Draghi. Chi l’ha dura la vince, e “meno male che Mario c’è”.

I riflessi politici psichedelici di ciò che è successo ieri al Senato (canguro e rottura nel Pd e in Forza Italia) riempiono le scalette dei Tg. Fassina e Bersani attaccano Renzi, ma in maniera così diversa da far apparire il primo un kamikaze, il secondo un “pontiere” che, intervistato da Tg5, promette a Renzi sul Quirinale quella lealtà che Fassina afferma che proprio Renzi non ha mostrato nel 2013 su Prodi. Special guest di La7 e Rai è Fitto he – incredibile dictu – compare anche su Tg5 che, però, non fa capire che il suo obbiettivo polemico è proprio l’ex Cavaliere.
Sempre per la politica, Grillo e Casaleggio per “entrare” in campo nell’affair Quirinale non sanno cosa inventarsi; da qui la sconclusionata idea di non fare le quirinarie, ma di chiedere i nomi a Renzi per metterli in gare sul web del Movimento: solo TgLa7 rende il senso del paradosso.
Il gran galà per la visita della Merkel a Firenze per il bilaterale Italia-Germania con Renzi è presentato bene da Tg1 e Tg2.

Da Londra le dichiarazioni di Gentiloni sul rischio d’infiltrazioni terroristiche tra immigrati e profughi scuotono la piazza dell’informazione, con titoli e servizi per tutti. Le successive precisazioni del ministro degli Esteri sono ben presenti su Rai e La7, mentre Mediaset glissa.

Fabrizio Corona spera nell’affidamento ai servizi sociali e si appresta a chieder la grazia. Mediaset risulta abile e arruolabile, ma anche Tg1 si accoda.
Infine una vicenda paradossale che troviamo su Tg3 e Tg1: il giovane catanese cui qualche anno fa viene ritirata la patente perché si dichiarava gay. La Cassazione dispone un maxi risarcimento, che però non ci risarcisce dall’idiozia a dalla incultura omofoba,

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di mercoledì 21 gennaio 2015

Tg1 – ore 13:30 3.806.000, 20,75% ore 20:00 6.866.000, 25,75%.
Tg2 – ore 13:00 2.935.000, 17,61% ore 20:30 2.283.000, 8,05%.
Tg3 – ore 14:30 2.051.000, 11,83% ore 19:00 2.348.000, 11,11%.
Tg5 – ore 13:00 3.434.000, 20,34% ore 20:00 5.596.000, 20,78%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.208.000, 15,94% ore 18:30 1.102.000, 6,18%.
Tg4 – ore 11:30 475.000, 6,04% ore 18:55 974.000, 4,62%.
Tg La7 – ore 13:30 784.000, 4,26% ore 20:00 1.516.000, 5,66%.

Fonte:www.tvblog.it

Presunte irresponsabili

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Schermata 2015-01-16 alle 21.39.00I Tg di venerdì 16 gennaio – Gli arresti e le indagini sul terrorismo jihadista (con due sospetti bloccati al confine italiano), le scontate polemiche miste al sollievo per la liberazione delle due volontarie ventenni rapite in Siria e le grandi manovre in casa Pd nella difficile determinazione di chi dovrà o potrà salire al Colle: queste le scelte per le aperture delle diverse testate. Tg2 opta per la direzione del Pd e le dichiarazioni di Renzi che almeno per il momento hanno segnato una tregua con l’opposizione interna; per quel che riguarda il nome Marini, sempre su Tg2, ricorda che è troppo presto perché emerga quello vero. Mediaset sottolinea il preannuncio di sconfitta del premier, nel caso in cui nella veste di segretario del partito non riuscisse a guidare i suoi in maniera ordinata e produttiva verso una scelta condivisa all’interno come all’esterno. Mentana titola sul definitivo (?) farsi da parte di Prodi (confermato anche da Tg1).

Guest star dei Tg di serata è Paolo Gentiloni, con il suo intervento in Aula che riferisce sulla liberazione delle due ragazze, negando con toni decisi che sia stato pagato un riscatto, senza convincere le opposizioni che, comunque, in ogni caso si sarebbero “opposte”. I Tg ci credono poco, e Tg5 lo dà per scontato facendo intervenire Giuliana Sgrena (che approva) e Alessandro Sallusti che tuona contro. La decenza, da parte dei giornalisti ma soprattutto di politici, che porterebbe a “rispettare” l’area grigia che inevitabilmente avvolge in questi casi l’attività dell’intelligence, è comunque merce assai rara. Gentiloni se la cava molto bene a 8 e mezzo, subito dopo i Tg. Riscatto o meno, gli “italiani, brava gente”, che popolano anche le redazioni dei Tg si fanno in 4 per festeggiare il ritorno a casa di Greta e Vanessa: troupe a iosa nei paesi lombardi di residenza, interviste su interviste, parenti, amici, conoscenti, autorità locali, sacerdoti e chi più ne ha più ne metta. Per un pezzo della politica (Salvini &C.) c’è poco da festeggiare: sarebbero infatti delle sbadate idealiste irresponsabili che hanno costretto i contribuenti italiani a pagare i terroristi che, così, hanno comprato nuove armi.

Per l’economia tutti “diramano” il primo bollettino 2015 di Bankitalia che ridimensiona le prospettive del Pil italico per l’anno in corso, dando qualche speranza sul fronte disoccupazione. Passando alla tempesta finanziaria innescata dalla decisione svizzera sul rapporto libero tra franco ed euro, Mentana ipotizza un’imminente cambio 1 a 1 tra dollaro, euro e, appunto, franco. Al momento per l’Italia va bene così, e lo conferma un semi-raggiante Padoan intervistato dal Tg2 , che prenuncia destini meno cupi per la finanza pubblica anche grazie all’accordo con Ginevra sui i 130 miliardi di euro imboscati nelle banche svizzere dai soliti noti evasori ed elusori.

Anche dalle Filippine il Papa (titoli e ampi servizi) mostra di avere il dente avvelenato con la corruzione, articolo a diffusione transcontinentale, che contribuisce a far diventare più poveri i poveri.

Sulla squalifica di un anno e 4 mesi a Isolde Kostner, punita per l’accusa di aver “coperto” l’ex fidanzato (dopato) Schwazer, segnaliamo il titolo “geniale” di Tg4: “Isolde punita per aver amato”.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di giovedì 15 gennaio 2015
Tg1 – ore 13:30 3.912.000, 22,42% ore 20:00 6.820.000, 26,04%.
Tg2 – ore 13:00 3.043.000, 13,83% ore 20:30 3.072.000, 10,88%.
Tg3 – ore 14:30 1.978.000, 12,40% ore 19:00 2.363.000, 11,52%.
Tg5 – ore 13:00 3.323.000, 20,24% ore 20:00 5.295.000, 19,99%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.867.000, 14,48% ore 18:30 1.125.000, 6,58%.
Tg4 – ore 11.30 453.000, 6,72% ore 18:55 963.000, 4,72%.
Tg La7 – ore 13:30 596.000, 3,42% ore 20:00 1.444.000, 5,48%.

Fonte:www.tvblog.it

Auguri a Mentana

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Schermata 2015-01-15 alle 21.19.07I Tg di giovedì 15 gennaio – Le aperture sono tutte dedicate alla bella notizia, confermata ufficialmente poco dopo le ore 18, della liberazione di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo da parte delle milizie di Aleppo, rapite 5 mesi e mezzo fa. Torneranno in Italia in nottata le due volontarie poco più che ventenni, in Siria per un programma della cooperazione italiana. Su Tg1 la gioia dei familiari, su tutti quella della presidente della Camera Boldrini e di Palazzo Chigi. Tg5 accenna alla possibilità che sia stato pagato un riscatto, ma è Enrico Mentana che più esplicitamente affronta la doppia questione: il riscatto e le speculazioni politiche della Lega. Salvini è solito dire che i nordafricani e i mediorientali annichiliti dalle guerre devono essere aiutati “in loco”; quando avviene che qualcuno lo fa, mettendo a rischio la propria vita, ecco partire il sarcasmo del tipo “se lo sono cercato”. Mentana non ci sta, e critica esplicitamente le posizioni leghiste, ma poi esorta chi di dovere ad andare in chiaro sulle trattative ed il quasi certo riscatto pagato ai terroristi, consueta prassi dei governi italiani contraddetta dal comportamento della maggior parte dei paesi alleati.

Sarà perché il giornalista di razza non trova modo migliore di festeggiare, ma questa sera il direttore di TgLa7, nel giorno del suo sessantesimo compleanno (auguri!), ci mette del suo anche sulle dichiarazioni del Papa durante il viaggio aereo che lo porta nelle Filippine. Mentre le altre testate riportano “asetticamente” le frasi di Francesco e quel suo riferimento al pugno che sferrerebbe chiunque vedesse offesa la propria mamma, messo in relazione alle offese alle diverse sensibilità religiose, Mentana si chiede se il Papa abbia centrato il punto di equilibrio tra esplicita condanna delle violenza terroristica e critica degli eccessi della satira offensiva (leggi Charlie Hebdo). La risposta in questo caso non è esplicita ma, vivaddio, il giornalista deve in primo luogo, sempre e comunque, fare proprio le domande. Anche se ha compiuto 60 anni.

Sempre in tema di terrorismo, i Tg delle 20 danno accettabile spazio al conflitto a fuoco in Belgio che poche ore prima aveva lasciato su campo due morti e un ferito: gli appartenenti ad una cellula jihadista probabilmente collegata agli assassini di Parigi.

Vi risparmiamo il consueto bollettino del toto-Quirinale: tanti i quirinabili che passeranno sotto lungo il fiume da qui al 29 gennaio, o al primo scrutinio “vero”. I Tg, però, non rinunciano.

Per il terzo giorno consecutivo da Bruxelles giungono impensabili cinguettii emessi dal becco dei tradizionali falchi: le odierne dichiarazioni “filo Renzi” di Katainen di apprezzamento del jobs act rendono felice Padoan, intervistato da Tg1. Sempre in tema di economia, i teleutenti avranno capito ben poco della bufera finanziaria generata dalla decisione svizzera di rompere il cambio fisso tra franco ed euro; decente e accettabilmente chiaro il servizio di TgLa7.

Tra un toto-Quirinale e l’altro, Tg1 e Tg5 trovano positivamente lo spazio per riportare i dati Coldiretti-Eurispes del terzo rapporto sulle agromafie, da cui risulta che la malavita entra nelle nostre tavole per un valore superiore ai 15 miliardi (2014).

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di mercoledì 14 gennaio 2015

Tg1 – ore 13:30 3.897.000, 22.07% ore 20:00 6.970.000, 26.10%.
Tg2 – ore 13:00 2.928.000, 18.36% ore 20:30 2.216.000, 7.78%.
Tg3 – ore 14:30 2.109.000, 12.82% ore 19:00 2.318.000, 11.11%.
Tg5 – ore 13:00 3.227.000, 19.97% ore 20:00 5.556.000, 20.64%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.900.000, 14.63% ore 18:30 1.175.000, 6.71%.
Tg4 – ore 11:30 495.000, 6.56% ore 18:55 923.000, 4.46%.
Tg La7 – ore 13:30 678.000, 3.84% ore 20:00 1.524.000, 5.69%.

Fonte:www.tvblog.it

New pen friends?

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dallaI Tg di lunedì 27 ottobre – Il nostro titolo potrà apparire banale, ma più o meno negli stessi termini lo hanno proposto Tg5 e TgLa7. L’apprezzamento immediato per lo spirito di collaborazione italiano espresso da Bruxelles segnala che la tempesta della lettera della scorsa settimana era al massimo una pioggerellina da ottobrate romane. Anche per questo l’attenzione dei Tg di serata più che ai 4,5 miliardi di aggiustamento promessi da Padoan via mail, è riservata all’effetto sulla borsa e i titoli bancari dell’esito del crash-test reso noto ieri dalla Bce. Mps e Carige tracollano, ma una volta tanto diversi Tg (quelli Rai e La7) ci ricordano che le banche italiane hanno assorbito solo 4 miliardi di soldi pubblici, mentre le solide cugine tedesche se ne sono fatti regalare 250.

Il clou di serata continua essere La guerra dei due mondi tra Leopolda e Piazza San Giovanni. Nella nostra personalissima classifica la palma va ad un Mentana che riesce a sfrugugliare la sinistra Pd sull’eventualità del partito di Landini, da quasi tutti (Cuperlo, Fassina) negata, ma ventilata da Civati. Tg4, invece, annaspa cercando di nuotare tra la fine del lavoro fisso e le conseguenti opinioni delle persone in strada, fino al punto di difendere l’articolo 18: posizione del tutto legittima, purché non incarnata dal Tg di Mario Giordano. Anche Tg2 si interroga su lavoro fisso si, lavoro fisso no, ma con un altro stile.
Governo e sindacati s’ incontrano per la seconda volta: ampio spazio su tutti al fallimento del confronto sulla legge di stabilità, con la Camusso che parla di “clima surreale” visto che i ministri presenti non avevano delega a trattare. Uscendo da nostro orto segnaliamo che a 8 e mezzo, con la rediviva Lilli Gruber, l’immancabile Renzi ha decretato che il governo con il sindacato parla, ma non “tratta”.
I Tg Rai e soprattutto TgLa7 enfatizzano la clamorosa vittoria (+ del 60%) che ha incoronato il giovane “reziano” Falcomatà nuovo Sindaco di Reggio Calabria, dopo 2 anni di gestione commissariale per lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Guarda caso la notizia non compare su Mediaset. Mentana ospitata in studio il neo sindaco, segnalando che il Movimento Cinque Stelle è praticamente scomparso attestandosi al 2,5% dopo il 28% delle elezioni europee. Sempre a proposito di Grillo grande spazio su tutti alle farneticanti dichiarazioni sulla mafia fatte ieri a Palermo: forse il risultato di Reggio Calabria ha qualcosa a che fare con le paturnie del Leader Maximo.
Forte l’illuminazione per l’attesa della deposizione di Napolitano al Quirinale al processo sulla trattativa Stato-mafia: domani sera sarà la notizia clou.
Bello il servizio di Tg3 sulla lettera resa pubblica postuma dalla madre della ragazza iraniana impiccata sabato perché “colpevole” di aver ucciso un losco personaggio che voleva violentarla. Bellissimo ed edificante quello del Tg1 che ci fa vedere il lavoro volontario di un giardiniere del Comune di Torino che nel tempo libero sta riempiendo la sua città di splendide istallazioni che la animano e la abbelliscono, dimostrando che “si può” migliorare l’ambiente in cui viviamo.
Alberto Baldazzi

I Tg di domenica 26 ottobre 2014

Tg1 – ore 13:30 4.727.000, 25,31% ore 20:00 5.934.000, 23,45%.
Tg2 – ore 13:00 2.684.000, 14,88% ore 20:30 1.872.000, 7,04%.
Tg3 – ore 14:30 1.594.000, 9,10% ore 19:00 2.066.000, 9,65%.
Tg5 – ore 13:00 3.173.000, 17,55% ore 20:00 4.644.000, 18,18%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.769.000, 11,43% ore 18:30 1.327.000, 6,99%.
Tg4 – ore 11:30 586.000, 5,84% ore 18:55 906.000, 4,26%.
Tg La7 – ore 13:30 572.000, 3,08% ore 20:00 1.009.000, 3,95%.

Fonte:www.tvblog.it

Le strane coppie

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coppieI Tg di giovedì 23 ottobre – Quando va bene “gli altri” acquistano visibilità e diventano notizia solo nell’abbraccio o nello scontro con Renzi. Nei Tg di serata compaiono diverse strane coppie. Per Mentana il fatto del giorno è lo scontro Renzi-Barroso, durissimo ma non insolito se si considera il trattamento usuale che il premier italiano riserva a chi intralcia la sua strada. Una coppia di lottatori, dunque. Ma in termini mediatici che può dar torto ad un Renzi che, d’accordo con Padoan, rende pubblica la lettera di Bruxelles sulla legge di stabilità come segnale di trasparenza e che, per di più, lancia attacchi tutt’altro che sibillini agli sprechi della Commissione? I rilievi della Ue sono ritenuti assi moderati dai Tg Rai e da La7, mentre su Mediaset i toni appaiono più preoccupanti, ma forse solo perché il Capo ha ribadito che almeno l’opposizione alla politica economia del governo rimane un dato certo per Forza Italia.

L’altra coppia di serata è quella Napolitano-Renzi. Il Colle più alto con i due incontri degli ultimi giorni e le dichiarazioni odierne (presenti fin dai titoli sui Tg Rai) sponsorizza senza se e senza ma non solo la legge di stabilità ma lo spirito stesso delle riforme “in velocità”: un menage di coppia che oramai appare consolidato.

La terza coppia vede Renzi sostanzialmente corteggiato da Berlusconi, che approva il “suo” ius soli, il progetto renziano di unioni civili mutuato dalla Germania, non chiude alle modifiche dell’Italicum proposte in direzione Pd dal premier e lo asseconda sulla durata della legislatura fino al 2018. Il matrimonio tra il neonato dipartimento diritti capitanato da Mara Carfagna e le proposte del governo comporta – così afferma Mentana – il divorzio tra Forza Italia e la Lega di Salvini, con effetti decisivi per le prospettive immediate e future del tradizionale centrodestra.

In via di ricomposizione la coppia Chiamparino-Renzi, dopo il litigio sui tagli alle regioni di una settimana fa. I tagli si faranno; la manovra piace alla maggioranza dei governatori (quasi tutti di area Pd); il problema è discutere una decina di giorni per mettere i puntini sulle i. Un litigio di coppia rientrato, dunque, come riconoscono soprattutto i Tg Rai e La7.

Perché avviene tutto questo? La risposta è semplice. Nella comunicazione politica è cambiato il registro, anche rispetto all’era Berlusconi. Prima si affermava che un fatto esisteva solo se ripreso dalla Tv. Oggi a decidere i tempi e i temi di gioco è, come negli States, il Presidente (del Consiglio). E’ una differenza che pesa. Gli altri non possono che adeguarsi.

Dulcis in fundo sarebbe irriguardoso definire una coppia quella Papa Francesco-Renzi, anche perché il Vescovo di Roma è l’unico che gode di un autonomo gradimento e di visibilità e apprezzamento addirittura globale. Ma, certo, le assonanze sui temi della giustizia (l’attacco al “fine pena mai” tradizionale bandiera progressista) e sui diritti (le aperture parziali del Sinodo sui gay) esistono e faranno strada. Forte attenzione da parte dei Tg Rai.

Spazio su tutte le testate al dramma andato in onda ieri ad Ottawa, con l’attentatore isolato convertito all’Islam che ha eseguito l’invito dell’Isis a colpire al cuore l’Occidente.

In conclusione segnaliamo che la crisi del calcio nostrano (Roma e Juve perdenti in Europa e Moratti che abbandona la Presidenza onoraria dell’Inter) scalano i titoli addirittura su TgLa7.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di mercoledì 22 ottobre 2014
Tg1 – ore 13:30 3.642.000, 21,89% ore 20:00 6.345.000, 25,48%.
Tg2 – ore 13:00 2.407.000, 16,14% ore 20:30 2.104.000, 7,70%.
Tg3 – ore 14:30 1.775.000, 11,68% ore 19:00 2.057.000, 11,38%.
Tg5 – ore 13:00 3.256.000, 21,56% ore 20:00 5.352.000, 21,77%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.167.000, 18,05% ore 18:30 1.082.000, 7,64%.
Tg4 – ore 11:30 500.000, 7,86% ore 18:55 756.000, 4,15%.
Tg La7 – ore 13:30 566.000, 3,38% ore 20:00 1.328.000, 5,23%.

Fonte:www.tvblog.it

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