La frontiera del denaro e quella del mare

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Schermata 2015-02-09 alle 21.41.36I Tg di lunedì 9 febbraio – Sembra che Enrico Mentana abbia letto la nostra analisi di venerdì; questa sera “recupera” e TgLa7 mette la politica nell’ultima parte dell’edizione, dedicando meritoriamente l’apertura ai 7.500 italiani che non avevano spazio in casa per riporre qualche decina di miliardi o, in alternativa, non trovano “comodo” depositarli nella banca sotto casa. Per questo, insieme a evasori di tutto il mondo, hanno depositato il grisby nei conti cifrati della sede svizzera della britannica HSBE. Servizi per tutte le maggiori testate. Senza incedere nel vieto e scontato ritornello che tuona inefficacemente contro l’infedeltà fiscale, vorremmo ricordare che chi evade è semplicemente un ladro e dovrebbe essere punito per furto continuato alla comunità. Inoltre i paperoni con i conti non dichiarati in svizzera tutto sono meno che evasori per bisogno.
Anche i Tg Rai “coraggiosamente” scelgono per l’apertura la nuova strage di migranti a largo di Lampedusa, con 7 cadaveri trovati nel barcone alla deriva e 23 persone che muoiono di freddo tra le braccia dei soccorritori. Un scelta che ci piace, mentre altri (Tg5, TgLa7) se ne occupano in tono minore, e altri ancora per nulla.
Dicevamo della politica, stranamente in primo piano su Mediaset perché Forza Italia ha, finalmente, qualcosa da dire: opposizione! Tg4 scomoda Sallusti che, novello Fregoli, dopo aver a lungo magnificato le qualità di Renzi oggi scopre che il premier rappresenta un pericolo per la democrazia. Brunetta su Tg3 esordisce affermando che il primo punto dl Nazareno era l’accordo sul Quirinale, e continua dando dell’imbroglione a Renzi. Su Tg1 Lupi afferma che Ncd rimane al governo, ma che l’amore con il Pd è finito. Forse anche per questo la politica di giornata non merita grande attenzione. Salvini e Berlusconi sarebbero “la nuova coppia” secondo TgLa7, ma il leader leghista si svincola dall’abbraccio con l’ex Cav, che sempre i Tg Mediaset danno per acquisito e definitivo. Un altro Patto, insomma.
Per gli esteri la vicenda ucraina e le tensioni intono alla Grecia di Tsipras sono adeguatamente presenti, in ore che paiono decisive e drammatiche per la pace in Europa e le tensioni dei mercati. Padoan che risponde al ministro dell’economia greco “prendendo le distanze” da Atene, è presente su tutti.
La frode sportiva che potrebbe portare al rinvio a giudizio di ben 130 figure più o meno note del mondo del calcio, riporta calciopoli in primo piano, e lo spazio nei Tg è ovviamente esteso. Per il Ruby bis, che rischia di inguaiare ulteriormente se non la fedina penale quantomeno l’immagine di Berlusconi, l’attenzione è solo su TgLa7. Su Tg1 troviamo la vicenda dei 36 piloti in super cassa integrazione (dai 3 agli 11 mila euro mensili) che lavoravano tranquillamente per compagnie estere.
Sempre per la cronaca, quasi nessuna testata resiste alla tentazione di mandare in onda il video del bambino di 10 anni che nel napoletano partecipa alla rapina in banca organizzata dalla madre. La notizia c’è, ma ci chiediamo quale sia il valore aggiunto delle immagini sfocate delle telecamere della filiale rapinata, ampiamente trasmesse dai Tg. Ma, si sa, tutto fa brodo.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di domenica 8 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 5.070.000, 24,80% ore 20:00 6.460.000, 24,21%.
Tg2 – ore 13:00 3.095.000, 15,84% ore 20:30 2.183.000, 7,64%.
Tg3 – ore 14:30 1.589.000, 8,01% ore 19:00 2.326.000, 10,20%.
Tg5 – ore 13:00 3.569.000, 18,18% ore 20:00 5.185.000, 19,25%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.891.000, 10,98% ore 18:30 914.000, 4,42%.
Tg4 – ore 11:30 753.000, 6,26% ore 18:55 1.057.000, 4,64%.
Tg La7 – ore 13:30 567.000, 2,78% ore 20:00 1.252.000, 4,68%.

Fonte:www.tvblog.it

C’è rottura e rottura…

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Schermata 2015-01-20 alle 21.08.44I Tg di martedì 20 gennaio – Il piatto del giorno, sfornato da tutte le cucine, è la annunciatissima rottura nel gruppo del Pd al Senato sull’Italicum. Apertura per tutti, particolarmente “soddisfatta” sui Tg Mediaset, ma molto “analizzata” su Rai e La7 Noi non ci dilunghiamo ulteriormente, in attesa di vedere come si comporterà la pattuglia dei 29 dissidenti nei voti di domani, così come chi oggi ha detto “no” alla blindatura in Forza Italia del patto del Nazareno. Si, perché “rottura” c’è stata anche a destra, così come riportano fin dai titoli i Tg Rai e La7. Stranamente, però, a Mediaset le dichiarazioni glaciali di Fitto all’uscita dal colloquio con Berlusconi non devono essere pervenute o, più probabilmente, non sono state proposte perché “non gradite” a chi di dovere e di potere. Così i 20 dissidenti a destra sono evaporati nei servizi e nelle conduzioni di Studio Aperto, Tg4 e Tg5. Come titolavamo ieri, c’è notizia e “notizia” nel regno del Conflitto d’Interessi.

Sempre per la politica Mediaset partecipa vivamente al dolore di Salvini per la notizia della Corte che ha detto no al referendum leghista (firmato anche da Forza Italia ma appoggiato anche dalla Cgil); su Tg3 “va in onda” anche il “vaffa” indirizzato all’universo mondo dal leader leghista. La sua compostezza e la buona educazione troneggiano anche nei titoli di TgLa7.

Tg3 torna a riflettere sulle frasi del Papa di ieri pronunciate durante il volo di ritorno da Manila (cattolici, non conigli), mentre Tg5 riprende la vicenda del Procuratore argentino provato morto nella vasca da bagno a poche ore di un’audizione parlamentare che avrebbe potuto abbattere la leadership della Kirkner.

Mentana mostra “coraggio” dedicando un titolo al golpe in atto nello Yemen, e arguzia professionale segnalando che la notizia dell’uccisione di 13 ragazzi in Irag da parte dell’Isis, colpevoli di aver assistito ad una partita i calcio della nazionale in Tv, non è al momento confermata e va presa con le pinze. Sempre in tema di terrorismo, tutte le testate danno ampio spazio alla notizia dello studente turco espulso perché in collegamento quantomeno ideologico con la jihad.

Meritevole di segnalazione (come sempre più spesso capita) l’approfondimento del Tg2 sulla rotta terrestre che dall’Afghanistan porta attraverso Grecia e Macedonìa alla fortezza Europa: più di 20,000 profughi lo scorso anno l’hanno percorsa a piedi, con viaggi durati diversi mesi. Ci piace il giornalismo fatto anche di suola e tacchi e non solo di desk e redazione.

Concludiamo con la notizia che tutti danno per certa: l’esplosione in un appartamento romano che ha fatto un morto e numerosi feriti, causata dalla probabile vendetta di una signora ottantaduenne, che non ha accettato di essere sfratta. Inevitabile e scontata la grande attenzione dei Tg.

Alberto Baldazzi
Dati auditel dei TG di lunedì 19 dicembre 2015
Tg1 – ore 13:30 4.306.000, 23,79% ore 20:00 6.799.000, 25,87%.
Tg2 – ore 13:00 2.724.000, 16,69% ore 20:30 2.401.000, 8,49%.
Tg3 – ore 14:30 2.134.000, 12,72% ore 19:00 2.402.000, 11,72%.
Tg5 – ore 13:00 3.531.000, 21,26% ore 20:00 5.510.000, 20,66%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.949.000, 14,67% ore 18:30 1.067.000, 16,19%.
Tg4 – ore 11:30 404.000, 5,27% ore 18:55 900.000, 4,41%.
Tg La7 – ore 13:30 798.000, 4,40% ore 20:00 1.509.000, 5,70%.

Fonte:www.tvblog.it

Vedrai, vedrai… Vedrai che cambierà.

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renzi-berlusconi-2I Tg di martedì 11 Novembre – Tutte le testate, ad eccezione del Tg La7 e Tg2, aprono con le drammatiche immagini delle alluvioni in Liguria e Toscana e con l’immancabile bilancio di vittime: tantissimi i servizi ed i collegamenti in diretta. La flotta Mediaset si concentra sulle reazioni disperate e rabbiose dei cittadini di Chiavari e di Carrara che hanno perso tutto, mentre i Tg Rai danno spazio alle invettive del ministro Galletti contro i condoni, responsabili di veri e propri omicidi. La7 coniuga, come suo solito, cronaca e politica dando spazio al grillino Di Battista che “sfoga” e interpreta la rabbia dei cittadini con un intervento assai duro in Aula.

I servizi sul disastro idrogeologico permettono ai Tg di serata di non scottarsi più di tanto con il fuoco (fatuo) delle presunte tensioni politiche sul patto del Nazareno. Chi segue l’Osservatorio sa che noi siamo alquanto scettici sul reale munizionamento di questo scontro. I Tg Mediaset, ligi alla linea (che non c’è), quasi sorvolano, mostrando comunque un malcelato ottimismo. Anche le presenze dei “soliti noti” – Romani, Brunetta, Gasparri – contraddicono nella mimica facciale il tono della dura risposta a Renzi e alle modifiche all’Italicum concordate questa notte dalla Maggioranza. Mentana fin dai titoli fa il canto e il controcanto: da una parte rileva la tensione, dall’altra fa capire che la mediazione con Berlusconi consisterà nell’alzare la soglia dei partiti minori dal 3 al 4%. Su Tg3 interviene una serafica ministra Boschi, che appare quasi imbarazzata nel confermare che, alla fine, nessuno dirà di no a Renzi. Dura lex sed lex, e questa è la legge del premier. Si accettano scommesse: vedrai, vedrai, vedrai che il Patto cambierà…

Attenzione diffusa e uniformemente spalmata per i rilievi di Bruxelles sulla Legge di Stabilità. Mediaset pigia sul pedale del pessimismo, mentre Tg La7 segnala lo iato tra le critiche (spending review in dubbio, privatizzazioni in ritardo) e il forte apprezzamento per l’insieme delle riforme su cui la UE spinge molto.

Come un’onda di ritorno sui Tg Rai molto presenti anche stasera i servizi sulle due sentenze di ieri, quella aquilana sulle responsabilità del mancato allarme per il terremoto e quella napoletana sulle minacce dei boss casalesi a Roberto Saviano e a Rosaria Capacchione. Gli aquilani inevitabilmente contestano le assoluzioni degli scienziati chiamati in causa, ma i Tg si accodano e basta, non approfondendo l’analisi su una sentenza che in primo grado aveva fatto il giro del mondo per la condanna di chi non aveva previsto il sisma. Per l’interpretazione della sentenza napoletana valgono i giudizi critici ma ambivalenti dello stesso Saviano, che il Tg3 manda in onda ampiamente dal suo sito.

Segnaliamo in chiusura la strana copertura, assai poco ” scientifica” e condita con musica inquietante, offerta da Tg4 sull’imminente atterraggio della sonda Rosetta sulla cometa gioviana 67P. Tralasciando i commenti sull’eccitazione “eccessiva” degli scienziati e sui costi della missione,  ci concentriamo sulle considerazioni del giornalista Mauro Buffa, secondo cui “dal 2004 l’Ente spaziale europeo lavora per rovinare l’immagine suggestiva delle comete” (poiché le sue foto permettono di inquadrare il loro nucleo roccioso) e  “fa quasi male sapere che il trapano (che la sonda opererà per prelevare i suoi campioni) è stato costruito in Italia”. Francamanete, non capiamo perché …

Lorenzo Coletta

Dati auditel dei Tg di lunedì 10 novembre 2014
Tg1 – ore 13:30 3.807.000, 21.84% ore 20:00 5.920.000, 23.30%.
Tg2 – ore 13:00 2.528.000, 16.35% ore 20:30 2.176.000, 7.93%.
Tg3 – ore 14:30 1.705.000, 10.70% ore 19:00 2.204.000, 11.13%.
Tg5 – ore 13:00 3.503.000, 22.22% ore 20:00 5.305.000, 20.59%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.102.000, 16.77% ore 18:30 1.222.000, 7.33%.
Tg4 – ore 11.30 552.000, 8.14% ore 18:55 872.000, 4.42%.
Tg La7 – ore 13:30 619.000, 3.53% ore 20:00 1.418.000, 5.53%.

Fonte:www.tvblog.it

Qualche volta tornano

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BerluscaI Tg di mercoledì 22 ottobre – In piena era renziana sorprende il coraggio, quantomeno meritevole di encomio, con cui da qualche ora Berlusconi su ripropone come sfidante per la guida del Paese nel 2018, quando dunque avrà 82 anni. La notizia non è di quelle proprio decisive, ma l’impatto sui Tg di serata è rilevante. Corretta la cronaca su Rai e La7, forte enfasi soprattutto su Tg4 e Studio Aperto, mentre Tg5, che ieri aveva ospitato il para-video messaggio dell’ex Cav., appare più morigerato. Il no alla modifica dell’Italicum per quel concerne il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione per Mentana potrebbe rappresentare un seria incrinatura nel patto del Nazareno. Sintomatico che soprattutto su Tg4 la “nuova linea” – se così la si può intendere – sdogana nuovamente il fuoco di fila degli attacchi al governo, a Renzi, alla legge di stabilità, alle tasse che aumentano, alle “sole” contenute nelle pieghe della manovra.
L’intervento del premier nelle Aule parlamentari che fotografa (forse con qualche venatura di eccessivo ottimismo) l’imminente cambio alla Commissione di Bruxelles è ripreso ampiamente da Rai e da La7, con Mentana che in extremis annuncia che la lettera con richiesta di chiarimenti sarebbe arrivata, così come la bollinatura della Ragioneria sul tavolo del Quirinale. Tg1 dà spazio alle prime dichiarazione di Junker che esprime, speriamo solo a parole, continuità con l’era Barroso ma contestualmente annuncia il varo della manovra dei 300 miliardi per lo sviluppo entro dicembre.
Parecchia confusione su temi specifici come lo slittamento al 10 di ogni mese del pagamento delle pensioni e la questione delle soglie per il bonus bebè. In questi casi il governo ha comunicato male e l’informazione gli è andata dietro. I Tg Rai e La7 spiegano che il ritardo nel pagamento delle pensioni vale solo per chi ne prendeva 2, una il primo e l’altra il 16 di ogni mese; solo 800 mila cittadini, con le due scadenze che saranno abbinate a “metà strada”. Non si poteva comunicarlo meglio, evitando lo scatenarsi delle polemiche di mezzo mondo, riprese e amplificate soprattutto da Mediaset? Per il bonus bebè la confusione regna sovrana. La soglia sarà di 30 o di 90 mila euro?. Chi sceglie l’una, chi sceglie l’altra. Tg1 le sceglie tutte e due, con un titolo che parla di 90 e la conduzione che recita 30. Anche sull’incontro di domani tra Renzi e le regioni c’è un avvicendarsi di aggiornamenti che non fanno chiarezza.

L’apertura di quasi tutti è, ovviamente, per la giornata drammatica al Parlamento canadese, con la sede di Ottawa presa di mira da attentatori, uno dei quali ha ucciso un soldato ed è stato freddato. Mentre scriviamo non si capisce molto. Mentana è l’unico che dà in diretta alcuni passi delle prime dichiarazioni ufficiali delle autorità canadesi che, però, sono frammentarie ed incomplete.

L’appello di Papa Francesco per la difesa del lavoro nella crisi della Meridiana è ampiamente ripreso. Da Tg2 segnaliamo dati agghiaccianti sulla crisi dell’edilizia che produce meno cantieri ma più vittime: + 40% (93 contro 63) nei primi mesi del 2014, malgrado si lavori di meno. Il che significa che i pochi che lavorano sono costretti a non rispettare le regole di sicurezza.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di martedì 21 ottobre 2014
Tg1 – ore 13:30 3.773.000, 23.40% ore 20:00 6.343.000, 25.55%.
Tg2 – ore 13:00 2.517.000, 17.20% ore 20:30 2.149.000, 8.01%.
Tg3 – ore 14:30 1.801.000, 11.79% ore 19:00 1.858.000, 10.65%.
Tg5 – ore 13:00 3.208.000, 21.70% ore 20:00 5.352.000, 21.36%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.022.000, 17.02% ore 18:30 869.000, 6.60%.
Tg4 – ore 11.30 463.000, 7.69% ore 18:55 7.57.000, 4.36%.
Tg La7 – ore 13:30 622.000, 3.84% ore 20:00 1.231.000, 4.89%.

Fonte:www.tvblog.it

I ruggiti del Grillo

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grilloI Tg di lunedì 20 ottobre – Qualcosa si muove, dentro e fuori i confini. Partiamo da Kobane che da oggi può contare sul lancio di materiali sanitari e militari da parte degli americani e su un corridoio dal confine turco che permetterà ai curdi di andare a lottare per la loro terra in Siria. Tutte le maggiori testate colgono la novità, inaspettata quanto positiva. Non è inaspettata la doppia uscita di Grillo che con una mano cancella dal movimento i 4 attivisti “rei” di aver chiesto 10 giorni fa dal palco del Circo Massimo di conoscere l’organigramma di Cinque Stelle, mentre con l’altra ha composto un post sul suo blog che trasuda di razzismo, populismo di destra e manca poco che richieda le impronte dei piedi agli immigrati. Forte attenzione soprattutto dai Tg Rai e da La7. L’altra notizia di giornata attinente Cinque Stelle è la probabile ricostituzione del gruppo al Parlamento europeo insieme allo Ukip, grazie al contributo di un euro deputato polacco. Nessun Tg segnala che detto deputato è passato alle cronache per aver proposto di abolire il voto alle donne. I Tg Rai riportano i forti dissensi anche tra i parlamentari M5S, mentre Mentana segnala con forza le assonanze (negate dai protagonisti) tra Grillo e il Salvini della manifestazione anti-immigrati di sabato a Milano. Qualche mese fa abbiamo amaramente scritto che l’orizzonte politico di Cinque Stesse si iscrive sempre più nel solco del populismo retrivo di destra, con buona pace dei tanti (ragazzi e non) per bene che nel 2012-2013 hanno visto in grillo il profeta di un’Italia migliore.

La consueta, immancabile, pagina dedicata a Renzi si sostanzia dell’apertura dei Tg Rai sulla odierna direzione del Pd, mentre TgLa7 coglie non tanto l’evoluzione nelle diatribe interne con la sinistra, quanto la notizia del cambio in corsa sull’Italicum con il premio di maggioranza riservato non alla coalizione ma al partito maggiore. Cambia il patto del Nazareno, si chiede Mentana? La legge di stabilità non crea dibattito nel Pd, mentre l’evoluzione (o l’involuzione) della forma partito fa litigare Cuperlo e Renzi. Forse, però, gli italiani non se ne accorgeranno. Delle possibili reazioni di Bruxelles alla finanziaria i Tg danno interpretazioni diverse, ma su Rai e La7 prevale la prognosi fausta. TgLa7 e Tg1 segnalano l’inaspettata ripresa dell’asse franco –tedesco, con la Merkel disposta a fare le contorsioni pur di tenere a galla Hollande.

Il Tg2 propone una buona inchiesta sul funzionamento delle regioni, andando a vedere come (non) funzionano i servizi idrici in Sicilia. Lo scoop di serata ce lo offre Tg1, facendo parlare “il più odiato” dagli Italiani, se si escludono i tifosi della Juve. L’arbitro Rocchi ammette che qualche erroretto durante Juve-Roma l’ha fatto. A parte il Presidente bianconero Agnelli e consorte, se ne erano accorti tutti.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di domenica 19 ottobre 2014
Tg1 – ore 13:30 4.744.000, 26,25% ore 20:00 5.458.000, 23,75%.
Tg2 – ore 13:00 2.178.000, 12,68% ore 20:30 1.674.000, 6,66%.
Tg3 – ore 14:30 1.362.000, 8,05% ore 19:00 1.819.000, 10,10%.
Tg5 – ore 13:00 3.064.000, 17,80% ore 20:00 4.318.000, 18,52%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.556.000, 10,92% ore 18:30 903.000, 6,11%.
Tg4 – ore 11:30 384.000, 4,00% ore 18:55 978.000, 5,47%.
Tg La7 – ore 13:30 588.000, 3,28% ore 20:00 1.032.000, 4,45%.

Fonte:www.tvblog.it

Gomblotto!

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ImmagineI Tg di mercoledì 14 maggio – Per i Tg Mediaset il “complotto” ha un’evidenza palmare, ed è necessario identificare tutti i “complici”. In apertura anche per le testate Rai, la consueta polemica della destra, ringalluzzita dal libro dell’ex ministro del Tesoro Usa Gaithner, per Tg5, Studio Aperto e Tg4 diventa atto d’accusa al Quirinale che, fino al tardo pomeriggio, non sarebbe intervenuto per ammettere la sua correità o, almeno, per difendere la sovranità nazionale. Napolitano si fa vivo in serata con un comunicato tutt’altro che sibillino, con il quale ricorda che nel novembre 2011 Berlusconi si dimise “liberamente e responsabilmente”, prendendo atto delle eccezionali difficoltà del Paese e della sua maggioranza. Su tutti i Tg compare l’ex Cavaliere che ridadisce i 4 golpe orditi contro di lui. Una volta gli autori erano i complottatori comunisti, i giudici, i traditori; oggi sono, invece, le cancellerie europee. Su Tg5 un radioso  Alan Friedman saluta le affermazioni di Gaithner come un sostegno per le tesi del suo recente libro. Su Tg4 Sallusti recita a memoria la vulgata  de Il Giornale, ovvero la trama dell’Europa invidiosa di un grande leader nazionale che andava abbattuto. Enrico Mentana colloca il “complotto” a metà edizione: segno di una notizia non ritenuta proprio decisiva.

TgLa7 sceglie per l’apertura gli interrogatori di Matauro (9 ore) nell’inchiesta sull’Expo, accreditando l’ipotesi dell’esistenza di una vera e propria cupola legata alla politica. In questo senso si chiede (e chiede a Berlusconi) perché mai Frigerio sia andato ben 5 volte negli ultimi mesi ad Arcore, oltre a domandarsi da chi si recava Greganti al Senato e perchè i suoi ingressi non risultino registrati. Presente su tutti il nuovo scambio al vetriolo tra Bruti Liberati e Robledo, che attesta come alla Procura di Milano più di qualcosa non va.

Segnalando che anche stasera, a 11 giorni dal voto europeo, non si parla di Europa (con l’esclusione del Tg2 che “presenta” il clima elettorale in Finlandia), gli 80 euro campeggiano nei titoli per Rai, La7 e Tg5, con la novità di giornata dell’ampliamento dei beneficiari a cassaintegrati e soggetti in mobilità. Renzi, presente su tutto nel suo tour meridionale, conferma che sulle riforme andrà avanti come un treno (accellerato, magari), mentre TgLa7 segnala che l’accordo del Nazareno è andato a farsi friggere. La polemicuccia di giornata verte sulla date della votazione alla Camera sull’arresto del Pd Genovese, la cui dilazione  provoca il sollevamento di Cinque Stelle, con Grillo (anche lui ripreso da tutti) che invita la Marina, l’Aeronautica, l’Esercito e i Carabinieri a tenere sotto controllo il nuovo probabile latitante.

L’inchiesta giudiziaria su Bazoni el’Ubi Banca è sbandierata da Mediaset, presente su tutti, ma spiegata decentemente solo da TgLa7.

La tragedia mineraria in Turchia è trattata da Tg2 e TgLa7 con riferimento anche alle proteste e agli attacchi che hanno investito Erdogan.

Buoni i servizi di Tg3 e Tg1 sul dopo-tragedia nel Mediterraneo, con le interviste ai sopravissuti; Tg2 ci dice che alla base della tragedia c’è stata una falla volontariamente creata dallo scafista, per questo accusato di omicidio volontario.

Alberto Baldazzi

 

Dati auditel dei TG di martedì 13 maggio 2014

Tg1 – ore 13:30 3.726.000, 21,58% ore 20:00 5.289.000, 23,49%.
Tg2 – ore 13:00 2.705.000, 17,53% ore 20:30 2.173.000, 8,62%.
Tg3 – ore 14:30 1.598.000, 10,04% ore 19:00 1.608.000, 10,16%.
Tg5 – ore 13:00 3.108.000, 19,86% ore 20:00 4.218.000, 18,63%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.913.000, 15,89% ore 18:30 806.000, 6,32%.
Tg4 – ore 11.30 382.000, 6,29% ore 18:55 723.000, 4,60%.
Tg La7 – ore 13:30 734.000, 4,24% ore 20:00 1.531.000, 6,70%.

Fonte:www.tvblog.it

I Duellanti?

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downloadI Tg di lunedì 7 aprile – Il Brunetta muscolare ci mancava da qualche settimana, da quando il Capo ha stretto il Patto del Nazareno con Renzi che, però, ora mostra la corda. Il duro botta e risposta con il Premier è apertura per quasi tutti i Tg; qualcuno (Tg1) dà spazio anche a Toti che suona la stessa musica prodotta a San Lorenzo in Lucina, ma mentre Brunetta usa il tempo allegro, il Consigliere ci va adagio.Tg2 segnala che il pompiere sarebbe Verdini, recentemente incontrato da Renzi, mentre TgLa7 ripropone l’audio rubato nel weekend del fuori onda tra Toti e Gelmini da cui risulta che a Forza Italia non sanno bene cosa fare per “sfuggire all’abbraccio mortale” con l’inquilino di Palazzo Chigi: forse il duello vero si svolge proprio nel cortile della nuova sede di Forza Italia. Alfano, intanto, corre a dar man forte a Renzi sostenendo che per le riforme, come affermato da Boschi e dal premier medesimo, il governo può fare anche da solo (Tg2 e Tg1).

Matteo Renzi ( sempre lui!) fa anche il press-agent di se stesso e, nel colloquio ripreso da tutti con in giornalisti in largo Chigi, promuove l’ennesimo evento mediatico che lo vedrà protagonista: la conferenza stampa di domani alle 19,30, al termine del Cdm sulle risorse da destinare alla copertura dei tagli Irpef e quant’altro. Per quasi tutti i Tg la notizia dell’appuntamento diventa titolo “alto”; non potrebbe essere diversamente, visti i sondaggi che incoronano Renzi star delle comunicazione e non solo. Da quelli serali del Tg3 e di TgLa7 sulle europee il Pd continua a guadagnare. Intervistato dal Tg1 Graziano Delrio assicura che le coperture ci sono, respingendo dubbi e cassandre alquanto diffusi anche nei Tg.

Cinque stelle continua ad incassare forti presenze sui Tg Rai, mentre su Mediaset prevalgono le note critiche come la Bischerata di stasera su Tg4, che attacca il Movimento pugliese per le denunce di assenteismo ad un amministratore locale che, in realtà, risulterebbe in cura per un tumore.

Tg2 e Tg5 sono gli unici che tornano sulla vicenda dei secessionisti veneti, a dimosrazione del fatto che il tricarne delle notizie corre troppo veloce e impedisce una loro buona digestione.

TgLa7 ritorna sulla notizia gustosa dell’asta delle auto blu, segnalando che “va alla grande” e che molti sono disposti a pagarle tanto proprio perché feticci del potere.

La vicenda dell’ambasciatore italiano in Turkmenistan arrestato nelle Filippine per sospetto turismo sessulae con tre minori è nei titoli per tutti: una storiaccia che, siamo certi, rischia di diventare un tormentone perché rappresenta un piatto ricco per l’informazione. Tg1, per restare in argomento, torna con un servizio sulle nuove regole antipdofilia che investono alcuni soggetti in rapporto con i minori.

Pistorius, con la sua prima testimonianza al processo che lo vede accusato di omicidio, strappa minuti su Tg 1 e su tutte e tre le testate Mediaset. Cologno Monzese è sempre una sicurezza per chi cerca aggiornamenti sui reali d’Inghilterra: stasera grande spazio al primo viaggio del piccolo George e alla gonna di mamma Kate che si imbizzarrisce per il vento all’arrivo in Australia, mostrando fattezze in grado, però, di emozionare solo chi di mestiere fa il guardone.

Alberto Baldazzi

 

Dati auditel dei TG di domenica 6 aprile 2014

Tg1 – ore 13:30 4.726.000, 25,03% ore 20:00 5.239.000, 23,04%.
Tg2 – ore 13:00 2.566.000, 14,38% ore 20:30 1.756.000, 6,97%.
Tg3 – ore 14:30 1.397.000, 7,55% ore 19:00 1.830.000, 10,66%.
Tg5 – ore 13:00 3.144.000, 17,50% ore 20:00 3.940.000, 17,22%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.382.000, 9,15% ore 18:30 751.000, 4,78%.
Tg4 – ore 11:30 554.000, 5,77% ore 18:55 753.000, 4,41%.
Tg La7 – ore 13:30 740.000, 3,91% ore 20:00 1.196.000, 5,14%.

Fonte:www.tvblog.it