E pur si move!

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Schermata 2015-03-04 alle 21.08.40I Tg di mercoledì 4 marzo – Qualcosa sembra muoversi sia in Italia che a Bruxelles, ma la direzione non è ancora ben definita. Partendo dall’Europa, la promessa della Commissione di un impegno reale sulle stragi nel Mediterraneo, nel giorno dell’ulteriore strage di 10 migranti e dei quasi mille salvati da Triton (apertura per i Tg Rai e su Mediaset) fa ipotizzare che a maggio qualcosa cambierà, mentre la consapevolezza che non si tratti di un “problema italiano” avanza, pur se lentamente.
Per la politica interna segnaliamo l’apertura di Mentana sulla rottura in commissione tra Pd e Ncd sull’aumento dei termini di prescrizione per i reati di corruzione: segno che la legge dopo tanti ritardi ed afasie sta procedendo. Anche gli altri Tg se ne occupano, segnalando l’opposizione di Forza Italia (che si spiega) e l’astensione (meno comprensibile) dei Cinque Stelle.
A proposito del Movimento, l’intervista odierna di Grillo al Corriere della Sera sembrerebbe accennare all’apertura di qualche spazio parlamentare almeno su riforma Rai e reddito di cittadinanza. I Tg investigano con qualche scetticismo questa eventualità, vista la tendenza del Portavoce a cambiare repentinamente le carte in tavola. Che sia questa volta possibile una qualche concreta relazione è testimoniato dall’acrimonia con cui Tg4 “distrugge” la credibilità del Movimento quando si tratta di agire concretamente, mentre sull’altro fronte è tutto un fiorire di dichiarazioni della sinistra Pd e di Sel (riprese soprattutto dalle reti Rai) che inneggiano all’apertura ipotizzando addirittura un cambio di maggioranza. La Lega intanto si spacca in Veneto dopo lo scontro Salvini-Tosi, e 3 consiglieri regionali “tosiani” abbandonano il gruppo. Notizia presente su tutti, anche perché la super star del video Salvini è vincente quando grida in Tv contro rom ed immigrati, ma neanche Mediaset lo difende quando si tratta della politica interna del ricostruendo centrodestra.
Gli sviluppi delle indagini palermitane su racket e pizzo vanno vanti, e tutti riportano i 7 arresti odierni che fanno seguito a quello del Presidente della Camera di Commercio Roberto Helg. La novità del clima sarebbe la diffusa collaborazione degli imprenditori con le forze dell’ordine e i magistrati. Dignitosissima la posizione espressa da Santi Palazzolo, l’imprenditore che ha fatto arrestare Helg, in una bella intervista su Tg1.
Salendo un po’, ma rimanendo sempre a sud, il sequestro di beni per 6 milioni di euro all’ex commissario degli scavi di Pompei (titolo per La7) che avrebbe dilapidato fondi e assistito al degrado del sito archeologico più famoso al mondo, è presente con evidenza anche in Rai, mentre su Mediaset o non se ne parla o, è il caso di Tg5, si dà spazio alla difesa di Marcello Fiori, politico di Forza Italia messo lì dall’allora governo Berlusconi. Le indagini riguardano anche 9 dirigenti del Ministero dei Beni Culturali.
Le indagini e le polemiche sull’omicidio davanti al Cremlino si intreccia con la trasferta di Renzi che domani vedrà Putin, dopo aver incontrato in giornata il leader ucraino.
I 10 anni dall’uccisione di Nicola Calipari ad opera di un soldato americano in Iraq, dopo il “missione compiuta” per liberare la giornalista Sgrena, già ieri erano stati ricordati da Tg2; questa sera se ne parla su Tg1, Tg3 e Tg5. Infine da Studio Aperto, Tg3 e Tg1 segnaliamo la vicenda del servizio della Bbc sulla ragazza indiana stuprata e uccisa su un minibus, contenente l’intervista ad uno degli assassini che risulta tutt’altro che pentito. Le autorità indiane ne hanno vietato la pubblicazione perché lesivo dell’immagine del paese: lesivo il video, dunque, più che lo stupro.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di martedì 3 marzo 2015

Tg1 – ore 13:30 3.651.000, 21.89% ore 20:00 6.259.000, 23.87%.
Tg2 – ore 13:00 2.657.000, 17.17% ore 20:30 2.328.000, 8.25%.
Tg3 – ore 14:30 1.641.000, 10.69% ore 19:00 2.076.000, 10.82%.
Tg5 – ore 13:00 3.362.000, 21.55% ore 20:00 5.307.000, 19.96%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.087.000, 16.80% ore 18:30 1.051.000, 6.96%.
Tg4 – ore 11.30 499.000, 7.41% ore 18:55 706.000, 3.83%.
Tg La7 – ore 13:30 697.000, 4.18% ore 20:00 1.487.000, 5.62%.

Fonte:www.tvblog.it

Scacco alle torri

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Schermata 2015-02-25 alle 22.56.25I Tg di mercoledì 25 febbraio – Nel giorno in cui la Ue allontana da noi l’amaro calice di una procedura d’infrazione “accontentandosi” della legge di stabilità presentata in autunno da Padoan (apertura per i Tg Rai), Mediaset se ne dimentica o quasi (nessun titolo e servizio solo per Tg5), e siccome la miglior difesa è l’attacco, “attacca” con le tasse spiattellate in apertura. I dati di Confcommercio sull’aumento del carico fiscale sulla casa sono presenti anche si altri (TgLa7), ma dato che la tendenza ha 5 anni di anzianità, 4 dei quali con Pdl e Forza Italia al governo, l’arma anti-Renzi appare alquanto impropria. Più affilata quella dei dissensi all’interno del Pd, con Renzi che convoca una riunione strategica per venerdì per rintuzzare gli attacchi che vedono “tutti contro tutti”. Servizi anche per Rai e La7.
Le contestazioni a Salvini in trasferta a Roma sono alte su tutti, così come il day after dell’approvazione della legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Pareri e reazioni assai diverse, con l’Anm che contesta e il ministro Orlando pronto ad ascoltare le critiche e, eventualmente, a rimediare. Giusta o sbagliata che sia questa scelta, come dice un servizio di La7 è paradossale che Renzi sia riuscito dove Berlusconi ha fallito. Sempre dal Tg di Mentana alcuni dati che comunque fanno riflettere: in 27 anni solo 400 cause passate alla verifica filtro (ora abolita), e solo 7 sentenze favorevoli ai ricorrenti contro l’azione di magistrati e giudici.
Il piatto forte di serata sono comunque le torri della Rai e l’opa di Mediaset. I tre Tg di Viale Mazzini le hanno nei titoli, ma TgLa7 le mette addirittura in apertura. Per Mediaset interviene solo Tg5 con un servizio che sembra riprendere parola per parola le posizioni del Consigliere Toti espresse anche su Tg2: nulla di male a privatizzare le reti di trasmissione; ne guadagnerebbe anche l’ambiente: meno tralicci e tutto più funzionale. La Rai e i governo rispondono che la legge vieta di scendere sotto il 51% della proprietà di RaiWay. Rimane da chiedersi come mai Confalonieri – che la legge la conosce – abbia fatto avanzare l’ipotesi. Per qualcuno sarebbe un colpo di coda del patto del Nazareno. Chi vivrà vedrà.
Da qualche giorno le testate Mediaset si chiedono se è giusto dare spazio ai video di propaganda dell’Isis. Questa sera Tg2 fa di più proponendo i video “contro” e dando spazio all’Islam moderato, per molti un “oggetto sconosciuto”. Buono il servizio di TgLa7 che presenta il paradosso della “guerra nella guerra”: quella del gas con Kiev che chiude il rubinetto alle province separatiste e Putin che minaccia di far rimanere al freddo non slo l’Ucraina, ma mezza Europa.
Forte attenzione per tutti alla trasferta non solo calcistica dei tifosi romanisti a Rotterdam per la partita di ritorno con il Feeyenoord. Dopo quanto successo la scorsa settimana nella Capitale che ci siano più di 2.000 persone che si spostano per una partita di calcio appare incredibile. Forte la tensione per le “vendette” e le provocazioni ulteriori in una città blindata. Tsipras ha (forse) pareggiato con l’Europa, ma ha vinto nei nostri cuori: tutti i Tg riportano la decisione del governo ellenico di sospendere il campionato di calcio dopo gli scontri nelle stadio di Atene.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di martedì 24 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 4.076.000, 21,88% ore 20:00 6.356.000, 23,21%.
Tg2 – ore 13:00 3.006.000, 17,82% ore 20:30 2.300.000, 7,96%.
Tg3 – ore 14:30 1.782.000, 10,15% ore 19:00 2.143.000, 9,93%.
Tg5 – ore 13:00 3.464.000, 20,22% ore 20:00 5.188.000, 18,73%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.089.000, 15,10% ore 18:30 1.112.000, 6,25%.
Tg4 – ore 11.30 613.000, 7,35% ore 18:55 898.000, 4,18%.
Tg La7 – ore 13:30 664.000, 3,56% ore 20:00 1.496.000, 5,43%.

Fonte:www.tvblog.it

Politica giù, Tg su

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Schermata 2015-02-17 alle 20.47.19I Tg di martedì 17 febbraio – La Libia che monopolizza l’attenzione e fa crescere la tensione, il braccio di ferro Atene-Bruxelles, la tregua in Ucraina che non decolla: con tanta carne al fuoco la politica fa fatica a intrufolarsi nelle scalette dei Tg, con il risultato che ne guadagna l’interesse. Ce ne accorgiamo noi “osservatori”, ma ne è consapevole anche Mentana che non può fare a meno di segnalare che solo un paio di settimane fa l’informazione era tutta sotto il Quirinale e a raccogliere i cocci del Patto del Nazareno.
Tra i Tg Mediaset soprattutto Studio Aperto e Tg4 fanno propria la psicosi dell’attacco dalla quarta sponda, con i migranti utilizzati come munizioni. Tg5, invece, cerca di spiegare che la Libia non è un paese nemico, ma uno sterminato territorio conteso tra due governi e più di 130 milizie contrapposte. Tg2 fa di più, chiamando diversi esperti a spiegare cosa sia questo paese a 4 anni dalla caduta di Gheddafi.
La tregua nel sud-est dell’Ucraina c’è, ma non si vede. I Tg ”seri” ripropongono le immagini internazionali che ci rimandano una condizione di guerra guerreggiata.
Su Tsipras il “guizzo” da scattista di Mentana permette a TgLa7 di annunciare fin dai titoli che la Grecia si appresta a cedere alle richieste di Bruxelles per il prolungamento dell’assistenza finanziaria. Anche Tg2, mezz’ora dopo, lo accenna, seppure con il punto interrogativo. Gli altri rimangono al rifiuto della “pistola puntata” da Bruxelles e alla difesa dell’autonomia e dignità del popolo greco.
Dicevamo della politica, confinata in brevi servizi sugli incontri al Quirinale degli “aventiniani” di Forza Italia e Sel, e sull’imminente conversione (forse con la fiducia) del Milleproroghe. Renzi parla (su tutti) soprattutto di Isis, sente telefonicamente Hollande e attende la riunione del Consiglio Onu di domani. Sempre in area “bellica”, segnaliamo il servizio di La7 che ci racconta come, quasi alla chetichella e nel silenzio dell’informazione, il progetto dei 90 F35 è stato pienamente confermato.

In altri momenti gli sviluppi delle indagini sul così detto Ruby ter  sarebbero stati oscurati da Mediaset e probabilmente in apertura per gli altri. Le perquisizioni delle ultime ore per trovare conferma dei pagamenti alle olgettine  da parte dell’allora Cavaliere, le troviamo comunque in ampi servizi di TgLa7 e TG1 .

Inutile dire che Studio Aperto e Tg4 “grondano” di cronaca criminale; più significativo che questa sera i presunti sviluppi che inchioderebbero sempre di più Bossetti per l’omicidio Gambirasio compaiano ampiamente anche sulla Rai.
Tg3 ritorna, bissato da Tg2, sulla vicenda Ilaria Alpi e sulla ritrattazione a mezzo tv (Chi l’ha visto) del testimone che in pratica conferma quello che molti sospettano: qualcuno lo pagò per incastrare un innocente e chiudere in fretta un processo scomodo.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei TG di lunedì 16 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 4.266.000, 22,37% ore 20:00 6.691.000, 25,50%.
Tg2 – ore 13:00 2.972.000, 16,61% ore 20:30 2.594.000, 9,21%.
Tg3 – ore 14:30 2.088.000, 11,80% ore 19:00 2.411.000, 11,58%.
Tg5 – ore 13:00 3.537.000, 19,62% ore 20:00 4.922.000, 18,52%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.028.000, 13,48% ore 18:30 1.088.000, 6,29%.
Tg4 – ore 11:30 529.000, 5,67% ore 18:55 985.000, 4,78%.
Tg La7 – ore 13:30 761.000, 3,98% ore 20:00 1.577.000, 5,96%.

Fonte:www.tvblog.it

Indifferenza o isteria

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Schermata 2015-02-16 alle 23.59.48I Tg di lunedì 16 febbraio – Tra venerdì e oggi il clima è cambiato: dalla buriana parlamentare e dal dibattito tutto politicese sull’Aventino delle opposizioni, le forzature e il bullismo di Renzi, si è passati ad atteggiamenti più sobri sull’onda della minaccia dell’Isis “parcheggiata” a sud di Roma. Noi che analizziamo i flussi di comunicazione mainstream non possiamo che segnalare la loro vacuità. Facendo un passo indietro, come per l’Ucraina abbiamo assistito a giorni e giorni di disattenzione seguiti da una fiammata d’interesse intorno allo scoccare della tregua – interesse che stasera è di nuovo in calo e limitato ai Tg Rai – il pericolo rappresentato dall’Isis di Derna e di Sirte ha generato un repentino cambio di scenario: tutti i Tg aprono sulle minacce all’Italia pronunciate dai tagliagole e sui riflessi nel governo e nell’opposizione. Mentana segnala nei titoli che l’uscita odierna di Renzi che nega sia giunta l’ora dell’intervento militare sconfessa almeno in parte le dichiarazioni di Gentiloni e Pinotti. Su Tg5 intervista del premier ottiene plausi a (quasi) 360 gradi: non si può passare sulla Libia dall’indifferenza all’isteria militaresca. Gentiloni su Tg1 sembra allineato con Renzi, e Berlusconi fa lo statista offrendo solidarietà al governo davanti alle scelte che si dovessero fare, anche nel senso di un intervento militare. Il direttore di Tg4 Giordano sembra in parte deluso dal passo felpato di Renzi, e attacca nel suo editoriale gli sbarchi perché potenziali veicoli di infiltrazioni terroristiche. Renzi alla direzione di un Pd una volta tanto concorde e compatto, ripreso dai Tg Rai e da La7 ricorda che gli autori degli attentati, anche degli ultimi in Danimarca, sono cittadini nati in Europa che niente hanno a che fare con gommoni, barconi e trafficanti di uomini. A proposito di migranti, su Tg3 e Tg2 ampio spazio ai più di 2.000 salvataggi effettuati dalle autorità italiane a sud di Lampedusa nelle ultime 48 ore.
Per la politica nostrana, pochi accenni soprattutto su TgLa7 agli incontri di domani di Mattarella con gli aventiniani di Sel e Forza Italia. Ma Mattarella conquista titoli “bissando” il successo d’immagine e di sostanza del volo di linea che nel week-end lo ha portato nella sua Palermo. La decisione di tenere aperto tutti i giorni il Quirinale alle visite dei cittadini campeggia nei titoli di quasi tutti, conquistando consensi.
L’Eurogruppo sulla Grecia che si è risolto in un nulla di fatto ed è stato rinviato a fine settimana, è notizia difficile da spiegare e da capire, e i Tg fanno il minimo sindacale in attesa che Tsipras porti avanti la sua partita a poker.
Per il resto forte attenzione diffusa alla vicenda “doppia” dell’elisoccorso siciliano, incapace di intervenire per salvare la neonata catanese ma in grado di andare a recuperare con l’elicottero il capo del 118 siciliano ad Alghero colpito da un problema cardiaco, su ordine dello stesso. Tg5 vi dedica la copertina.
Infine segnaliamo la doverosa attenzione che Tg3 presta alle rivelazioni di un testimone che ritratta la sua versione al processo per l’uccisione dell’invita Rai Ilaria Alpi: una testimonianza che fece condannare l’autore materiale dell’assalto – in realtà innocente –, per coprire quelle responsabilità “altre” di cui vi è da sempre evidenza ma non conferma giudiziaria.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di domenica 15 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 6.515.000, 30,57% ore 20:00 7.107.000, 26,78%.
Tg2 – ore 13:00 3.575.000, 17,63% ore 20:30 2.221.000, 7,78%.
Tg3 – ore 14:30 1.578.000, 7,40% ore 19:00 2.416.000, 10,74%.
Tg5 – ore 13:00 3.215.000, 15,73% ore 20:00 4.665.000, 17,49%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.919.000, 10,79% ore 18:30 1.228.000, 5,93%.
Tg4 – ore 11:30 785.000, 6,11% ore 18:55 933.000, 4,16%.
Tg La7 – ore 13:30 624.000, 2,93% ore 20:00 1.026.000, 3,86%.

Fonte:www.tvblog.it

Catania, Italia

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Schermata 2015-02-12 alle 21.45.48I Tg di giovedì 12 febbraio – La storia, drammatica ed emblematica, della neonata di Catania per la quale non si trova una culla in terapia intensiva e che muore a poche ore di vita durante il disperato trasporto all’ospedale di Ragusa, è doverosamente presente su tutte le testate, con Tg4 e Studio Aperto che dedicano l’apertura e poco più, mentre gli altri segnalano che il cattivo funzionamento delle struttura pubblica nelle situazioni estreme troppo spesso diviene la regola, più che l’eccezione.
Per il resto scalette ordinate e a menù fisso, in una serata in cui il Paese osserva come al cinema cosa è avvenuto a Minsk per la crisi Ucraina e a Bruxelles per la ricerca del compromesso sulle finanze greche. Non entrando in campo le consuete dinamiche e contrapposizioni interne, i diversi Tg parlano sostanzialmente con un’unica voce.
In pieno spirito di consonanza anche l’ultimo dramma dei profughi sfruttati dagli scafisti assassini, con le più di 300 vittime dei gommoni a sud di Lampedusa, rimbalza omogeneo sui Tg di serata; anche su quelli che avevano fatto “campagna” contro gli sprechi dei soldi degli italiani per finanziare Mare Nostrum che salvava, in fondo, solo africani e mediorientali. Tra Kiev ed Atene, le parole di Renzi a Bruxelles o quelle di Schultz (ripreso da Tg2) sulla necessità che l’Europa faccia di più, probabilmente non sono entrate nelle rassegne stampa internazionali.
La vicenda Concordia è stata un must per l’informazione troppo lungo per non determinare un’ulteriore attenzione il giorno dopo la sentenza di condanna a 16 anni per l’ex comandante Schettino. Se questo si spiega, non altrettanto si può dire per lo spazio che i “soliti noti” (Tg4 e Studio Aperto) ma anche Tg1 dedicano all’ennesima puntata dai contenuti esili e impalpabili delle presunte novità per i casi Yara Gambirasio e, addirittura, per le libertà personale della mamma di Cogne. Bossetti, ben consapevole dello spazio a lui riservato, scrive una lettera di discolpa alle redazioni Mediaset, che come cassette postali pubblicano in integrale.
La politica è ancora una volta “bassa” in tutte le impaginazioni, malgrado le riprese della rissa continua nella no stop alla Camera e degli scontri all’ultimo sub-emendamento nell’analisi della riforma del Senato rappresentino un “bel momento” di televisione.
TgLa7 – per la seconda serata non condotto da Mentana – e Tg5 tentano di spiegare i sospetti della Consob e della Procura su eventuali insider trading legati alle indiscrezioni sulla riforma della banche popolari; il finanziatore di Renzi, Serra – come “denunciato” nei giorni scorsi dai giornali del centrodestra – avrebbe investito e guadagnato parecchio.
Concludiamo parlando di noi, del mondo dell’informazione. Solo Tg3 e Tg2 riportano i dati sconfortanti di Reporter Senza Frontiere sulla libertà di stampa. I focolai di guerra peggiorano la situazione in diverse parti del mondo. In Italia la guerra non c’è, ma in compenso la criminalità organizzata e l’arroganza di potentati e dei politici annichiliscono e inaridiscono tanti rivoli di informazione vitale. 43 casi di aggressione fisica e 7 casi di incendio doloso a case o auto di giornalisti, congiunti alle innumerevoli querele “temerarie” intentate per spaventare chi, soprattutto a livello locale, scrive di delinquenza e malaffare, hanno fatto precipitare nel 2014 l’Italia di 24 posizioni, dal 49esimo al 73esimo posto nelle classifiche mondiali. L’Ungheria di Orban sta messa meglio. Meditate, gente.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di mercoledì 11 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.151.000, 24,26% ore 20:00 6.703.000, 24,88%.
Tg2 – ore 13:00 2.871.000, 17,99% ore 20:30 2.208.000, 7,58%.
Tg3 – ore 14:30 1.752.000, 10,72% ore 19:00 2.277.000, 10,91%.
Tg5 – ore 13:00 3.307.000, 20,62% ore 20:00 5.483.000, 20,09%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.886.000, 14,44% ore 18:30 1.126.000, 6,62%.
Tg4 – ore 11:30 442.000, 6,00% ore 18:55 869.000, 4,21%.
Tg La7 – ore 13:30 704.000, 4,11% ore 20:00 1.380.000, 5,09%.

Fonte:www.tvblog.it

Scalette e marchette

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Schermata 2015-02-11 alle 21.16.36I Tg di mercoledì 11 febbraio – In un giorno in cui le notizie di certo non mancano, (alcune delle quali “in diretta” come la sentenza di Grosseto con la condanna a 16 anni per Schettino), la natura editoriale – scusate se in alcuni casi l’aggettivo è eccessivo – delle diverse testate si esprime ai massimi livelli. La politica, ad esempio, di fronte alle più di 300 vittime tra i migranti, ai colloqui di Minsk, alla riunione dell’Eurogruppo, è scalzata dalle aperture, ma con qualche eccezione: Tg4 che esordisce con Berlusconi che la suona e la canta ai parlamentari di Forza Italia, rilancia il rapporto con la Lega purché Salvini non sia troppo ingordo, e dice a Fitto di stare al suo posto o farsi da parte. Tutto questo lo troviamo pomposamente nel titolo di apertura; non troviamo, invece, la risposta di Fitto che dice: “Cosa fai, mi cacci?”. Più o meno simile il comportamento di Studio Aperto. Più dignitoso il comportamento di Tg5 che tratta la politica dopo 26 minuti e su Berlusconi fa il minimo sindacale. Tutto ciò per ricordare ai distratti che il conflitto d’interessi in Tv ancora oggi indossa assai spesso l’abito da sera per il prime time.
Sulle altre testate la politica è doverosamente bassa; l’attenzione è alle tensioni alla Camera e ai ripensamenti del governo sulla delega fiscale e l’arcinota questione della soglia del 3%, rimandata a maggio.
TgLa7, questa sera orfano di Mentana, apre sulle 300 vittime a sud di Lampedusa. Anche i Tg Rai e Tg5 esordiscono con l’ennesima tragedia del mare e con i mea culpa (titolo per Tg3) delle istituzioni europee che con Triton hanno partorito una campagna che non ha né capo né coda. Tanto per farsi riconoscere Tg4 e Studio Aperto dedicano alla strage di migranti rispettivamente una corrispondenza telefonica di meno di un minuto da Palermo e 30 secondi da studio. Assai maggiore l’attenzione dedicata ai ritocchino e al lifting di Maradona e alla cronaca criminale (di giornata, con il riassunto delle puntate e dei casi precedenti). Anche Tg1 ultimamente non disdegna i “casi” che rappresentano il core business dell’informazione spazzatura. Peccato, perché complessivamente l’ammiraglia dell’informazione Rai va alla grande, almeno a giudicare dagli ascolti (quasi sempre poco sotto ai 7 milioni, come prima dell’era Minzolini).
Dopo che nella scorsa settimana i motori tardavano a prendere giri, la “guerra in casa” con l’Ucraina dell’est in fiamme e il pericolo di una ulteriore precipitazione della crisi, da un paio di giorni è decentemente presente nei Tg “seri”. Meglio tardi che mai. La dichiarazione congiunta al termine di colloqui a 4 di Minsk non arriva in tempo per la chiusura delle edizioni.
Obama fa il duro e chiede i poteri di guerra al Congresso per battere l’Isis; una mossa che forse rappresenta una concessione alla maggioranza repubblicana, sempre pronta a mettere mano alla pistola o ai missili intelligenti. I Tg però questo non ce lo dicono, e indugiano fin dai titoli sull’epica del Comandante in Capo. Molto buono l’approfondimento di Tg2 che cerca di mettere ordine tra le varie fazioni che animano il Califfato e i reduci di Al Qaeda.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di martedì 10 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 4.124.000, 23,22% ore 20:00 7.010.000, 25,79%.
Tg2 – ore 13:00 2.868.000, 17,53% ore 20:30 2.220.000, 7,60%.
Tg3 – ore 14:30 1.789.000, 10,92% ore 19:00 2.454.000, 12,14%.
Tg5 – ore 13:00 3.427.000, 20,72% ore 20:00 5.144.000, 18,67%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.893.000, 13,97% ore 18:30 947.000, 5,69%.
Tg4 – ore 11.30 468.000, 6,38% ore 18:55 971.000, 4,83%.
Tg La7 – ore 13:30 746.000, 4,19% ore 20:00 1.411.000, 5,16%.

Fonte:www.tvblog.it

To’, la guerra in Tv!

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Schermata 2015-02-10 alle 21.25.42I Tg di martedì 10 febbraio – Un po’ di numeri. La scorsa settimana, tra lunedì e venerdì, su più di 200 titoli delle 7 testate di prima serata solo 8 sono stati dedicati alla guerra, non dichiarata ma guerreggiata, nel cuore dell’Europa. In nessun caso in apertura. Nello specifico 4 titoli per TgLa7, 2 per Tg1, 1 per Tg2 e Tg3, nessuno per Mediaset. Eppure la consapevolezza che le più di 5.000 vittime nell’Ucraina dell’est rischiano di essere solo il ributtante antipasto di una guerra con tanto di bollini blu da parte di Putin e di Obama (con l’Europa che tardivamente si è intromessa nel duello a due), questa consapevolezza, dicevamo, è diffusa. Le recenti parole di Hollande e della Merkel suonano tutt’altro che retoriche. Ma a casa nostra negli ultimi giorni hanno avuto il sopravvento i patti strappati, ricuciti o millantati, i nuovi “responsabili” e, quando va alla grande, le tensioni finanziarie che avvolgono la leadership ellenica di Tsipras. E’ un’amara soddisfazione constatate che questa sera 4 testate su 7 “aprono” sull’Ucraina (le 3 Rai e La7), mentre su Tg5 compare tra i titoli il primo riferimento ai morti e agli scontri tra i soldati e, soprattutto,i civili filo Kiev e filo russi. Fino a ieri, invece, ben 192 volte le redazioni nostrane hanno trovato cose più interessanti e più serie da proporre al desco serale degli italiani. Complimenti per la trasmissione. Ci consoliamo con l’aglietto segnalando che l’apertura serale di Tg3 è risultata particolarmente efficace e sentita, rendendo il senso reale del rischio che, dopo settant’anni, corre la pace in Europa alla vigilia del disperato tentativo di mediazione di domani a Minsk.
E’ una goduria vedere la politica per una volta “bassa” nelle scalette dei Tg più seri. Non avviene lo stesso per Tg4 e Studio Aperto che, invece, da 48 ore respirano l’aria inebriante dell’opposizione “dura” della bellicosa Forza Italia: da qui “l’attacco al giorno” che toglie Renzi di torno. Su Tg4 ieri le scuole non ristrutturate, oggi il buono-baby che non è arrivato. Tg5 sceglie di aprire sulla Giornata di Memoria delle Foibe – servizi presenti anche sulle altre testate. Per soprammercato in chiusura di edizione l’ammiraglia Mediaset torna sul tema, facendo parlare direttamente Berlusconi. Dimenticavamo: il servizio più efficace sulle foibe ce l’ha offerto Tg2.
I provvedimenti del governo sul terrorismo internazionale vedono finalmente la luce, che si riflette sciattamente nelle maggiori testate. I Tg Rai e La7 tornano sulla strage dei ragazzi morti assiderati nel mare a sud di Lampedusa, facendoci ascoltare il mea culpa dell’Europa che scopre l’inefficacia di Triton.
TgLa7 e Tg2 non mollano l’osso della lista Falciani, mentre i Tg Rai e La7 inquadrano la parabola discendente del Pm milanese Robledo, inviato dal Csm a fare il giudice a Torino per un indebito scambio di informazioni con un avvocato dei consiglieri leghisti inquisiti nella regionopoli lombarda. Non sapremo mai come sarebbe finito lo scontro, pendente sempre preso il Csm, tra Robledo e il Procuratore Generale Bruti Liberati.
Per chi non lo sapesse stasera comincia Sanremo. I Tg Rai fanno a gara per ricordarcelo: i promo di rete sono un must squalificante quanto diffuso nell’informazione nostrana.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di lunedì 9 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 4.473.000, 24.07% ore 20:00 6.921.000, 25.10%.
Tg2 – ore 13:00 3.027.000, 17.49% ore 20:30 2.589.000, 8.81%.
Tg3 – ore 14:30 2.100.000, 12.22% ore 19:00 2.532.000, 11.57%.
Tg5 – ore 13:00 3.664.000, 20.99% ore 20:00 5.397.000, 19.36%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.171.000, 14.94% ore 18:30 1.096.000, 5.98%.
Tg4 – ore 11.30 529.000, 6.13% ore 18:55 962.000, 4.44%.
Tg La7 – ore 13:30 703.000, 3.78% ore 20:00 1.538.000, 5.53%.

Fonte:www.tvblog.it

La frontiera del denaro e quella del mare

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Schermata 2015-02-09 alle 21.41.36I Tg di lunedì 9 febbraio – Sembra che Enrico Mentana abbia letto la nostra analisi di venerdì; questa sera “recupera” e TgLa7 mette la politica nell’ultima parte dell’edizione, dedicando meritoriamente l’apertura ai 7.500 italiani che non avevano spazio in casa per riporre qualche decina di miliardi o, in alternativa, non trovano “comodo” depositarli nella banca sotto casa. Per questo, insieme a evasori di tutto il mondo, hanno depositato il grisby nei conti cifrati della sede svizzera della britannica HSBE. Servizi per tutte le maggiori testate. Senza incedere nel vieto e scontato ritornello che tuona inefficacemente contro l’infedeltà fiscale, vorremmo ricordare che chi evade è semplicemente un ladro e dovrebbe essere punito per furto continuato alla comunità. Inoltre i paperoni con i conti non dichiarati in svizzera tutto sono meno che evasori per bisogno.
Anche i Tg Rai “coraggiosamente” scelgono per l’apertura la nuova strage di migranti a largo di Lampedusa, con 7 cadaveri trovati nel barcone alla deriva e 23 persone che muoiono di freddo tra le braccia dei soccorritori. Un scelta che ci piace, mentre altri (Tg5, TgLa7) se ne occupano in tono minore, e altri ancora per nulla.
Dicevamo della politica, stranamente in primo piano su Mediaset perché Forza Italia ha, finalmente, qualcosa da dire: opposizione! Tg4 scomoda Sallusti che, novello Fregoli, dopo aver a lungo magnificato le qualità di Renzi oggi scopre che il premier rappresenta un pericolo per la democrazia. Brunetta su Tg3 esordisce affermando che il primo punto dl Nazareno era l’accordo sul Quirinale, e continua dando dell’imbroglione a Renzi. Su Tg1 Lupi afferma che Ncd rimane al governo, ma che l’amore con il Pd è finito. Forse anche per questo la politica di giornata non merita grande attenzione. Salvini e Berlusconi sarebbero “la nuova coppia” secondo TgLa7, ma il leader leghista si svincola dall’abbraccio con l’ex Cav, che sempre i Tg Mediaset danno per acquisito e definitivo. Un altro Patto, insomma.
Per gli esteri la vicenda ucraina e le tensioni intono alla Grecia di Tsipras sono adeguatamente presenti, in ore che paiono decisive e drammatiche per la pace in Europa e le tensioni dei mercati. Padoan che risponde al ministro dell’economia greco “prendendo le distanze” da Atene, è presente su tutti.
La frode sportiva che potrebbe portare al rinvio a giudizio di ben 130 figure più o meno note del mondo del calcio, riporta calciopoli in primo piano, e lo spazio nei Tg è ovviamente esteso. Per il Ruby bis, che rischia di inguaiare ulteriormente se non la fedina penale quantomeno l’immagine di Berlusconi, l’attenzione è solo su TgLa7. Su Tg1 troviamo la vicenda dei 36 piloti in super cassa integrazione (dai 3 agli 11 mila euro mensili) che lavoravano tranquillamente per compagnie estere.
Sempre per la cronaca, quasi nessuna testata resiste alla tentazione di mandare in onda il video del bambino di 10 anni che nel napoletano partecipa alla rapina in banca organizzata dalla madre. La notizia c’è, ma ci chiediamo quale sia il valore aggiunto delle immagini sfocate delle telecamere della filiale rapinata, ampiamente trasmesse dai Tg. Ma, si sa, tutto fa brodo.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di domenica 8 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 5.070.000, 24,80% ore 20:00 6.460.000, 24,21%.
Tg2 – ore 13:00 3.095.000, 15,84% ore 20:30 2.183.000, 7,64%.
Tg3 – ore 14:30 1.589.000, 8,01% ore 19:00 2.326.000, 10,20%.
Tg5 – ore 13:00 3.569.000, 18,18% ore 20:00 5.185.000, 19,25%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.891.000, 10,98% ore 18:30 914.000, 4,42%.
Tg4 – ore 11:30 753.000, 6,26% ore 18:55 1.057.000, 4,64%.
Tg La7 – ore 13:30 567.000, 2,78% ore 20:00 1.252.000, 4,68%.

Fonte:www.tvblog.it

Politica uber alles

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Schermata 2015-02-06 alle 21.36.06I Tg di venerdì 6 febbraio – Nel giorno del blocco di più di metà del Paese per neve, ghiaccio e improvvidenza dei gestori si autostrade e ferrovie, Enrico Mentana fa lo slalom tra maltempo e Isis per aprire – indovinate un po’? – sulla politica. Al microscopio i movimenti più o meno evidenti dei settori parlamentari disposti ad “avvicinarsi” al Pd di Renzi: Scelta Civica che, in pratica è già confluita lasciando solo il fondatore Monti e pochi intimi, ma anche diversi esponenti di Gal e alcuni fuoriusciti da Cinque Stelle. Non è che su La 7 manchino le altre notizie, ma in una giornata in cui la vicenda ucraina è ad un passo da una svolta ulteriormente drammatica, e la Giordania rischia con i suoi bombardamenti sull’Isis di togliere le castagne dl fuoco delle “democrazie occidentali”, una testata in genere attenta più di altre ai risvolti internazionali avrebbe potuto scegliere un’altra impaginazione.

Il maltempo imperversa un po’ su tutti, ma come ieri la fa da padrone su Mediaset, con Tg4 e Studio Aperto che presentano come al solito una scaletta alquanto esile e sciatta. L’interrogativo di prammatica è il seguente: visto che la neve è un evento previsto e che ad esempio a Trento tutto fila liscio, come mai sull’Adriatica o in pianura padana possibile è piena emergenza?

Dicevamo degli incendi che divampano nell’est del’Ucraina e in Siria ed Irak. Le novità dell’impegno della Giordania e del coinvolgimento del duo Merkel-Hollande sono dignitosamente presentate un po’ da tutti. L’ufficio stampa dell’Isis accusa i bombardamenti della Giordania della morte della volontaria statunitense, e  diverse testate amplificano ad eccesso la versione “di parte”. Su tutti i mal di pancia europei sul dossier Grecia, con Tsipras “richiamato” da Bruxelles (e Berlino) a rispondere entro 5 giorni  degli impegni pregressi.

Passando ad altro c’è da segnalare la simpatica presenza su quasi tutte le testate di tantissime mucche che hanno popolato tante piazze italiane nel giorno della protesta dei produttori di latte organizzati da Coldiretti. I bovini “bucano il video”, tanto più se vengono munte da ministri, sindaci e varie autorità. Ma oltre al basso prezzo alla stalla del litro di latte e alla imminente fine delle quote stabilite trent’anni fa dall’Europa, la notizia è poco spiegata, se si esclude l’ottimo approfondimento del Tg2 che fa la storia di una vicenda che ha riempito, a partire dalla mucca Ercolina regalata a Woitila e dalle proteste a Bruxelles, pagine e pagine di cronaca e polemiche italiane.

Francesco, che oggi ha ricevuto Alfano e i Prefetti per parlare di immigrati, mostra attenzione  non solo a parole ai diseredati. Da oggi “funzionano” le docce per gli indigenti piazzate sotto il colonnato del Bernini. Servizi su Tg4 e Tg1.

Tg3 ci aggiorna sull’archiviazione dell’ultima indagine della procura di Roma sull’omicidio di Pasolini. Sempre Tg3, bissato da Tg2, ci parla della battaglia contro le mutilazioni genitali che nel numero di 3 milioni l’anno colpiscono bambine e ragazzine africane, asiatiche, ma anche nate nella civilissima Europa.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di giovedì 5 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.295.000, 23,30% ore 20:00 6.648.000, 24,19%.
Tg2 – ore 13:00 3.098.000, 18,20% ore 20:30 2.451.000, 8,47%.
Tg3 – ore 14:30 2.099.000, 11,79% ore 19:00 2.538.000, 11,53%.
Tg5 – ore 13:00 3.606.000, 21,00% ore 20:00 5.467.000, 19,67%.

Studio Aperto – ore 12:25 1.948.000, 13,57% ore 18:30 1.269.000, 6,89%.
Tg4 – ore 11.30 595.000, 6,75% ore 18:55 1.022.000, 4,68%.
Tg La7 – ore 13:30 727.000, 3,94% ore 20:00 1.454.000, 5,26%.

Fonte:www.tvblog.it

I riflessi del terrore

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Schermata 2015-02-05 alle 21.31.42I Tg di giovedì 5 febbraio – Amplificando un dibattito appena agli inizi che, però – scommettiamo – ci accompagnerà nel prossimo futuro, Tg5 dedica la copertina al quesito “pubblicare od oscurare” i video dell’Isis? L’apertura del tema sui media main stream segue la decisione de Il Giornale e di Servizio Pubblico di pubblicare il clou del filmato quasi hollywoodiano con cui il Califfato ha regalato all’Occidente l’uccisone aberrante del pilota giordano. Buona intuizione, in una serata che vede l’Onu accusare i terroristi di sevizie e omicidi nei confronti di bambini e ragazzi e la Giordania bombardare le loro postazioni in Siria. Forte attenzione diffusa. Sempre per gli esteri Tg1 e TgLa7 danno spazio al dramma in Ucraina in cui l’esercito di Kiev e le milizie filorusse appaiono i pedoni di una partita a scacchi giocata tra Putin-Obama, con l’Europa seduta tra il pubblico.

La Grecia ed i suoi rapporti contrastati con Bruxelles e Francoforte sono in apertura su Tg1 e Tg3, mentre Mentana commenta che, “finiti i convenevoli” che hanno seguito la vittoria di Tsipras, la trattativa è dura. Anche Renzi approvava la durezza della Bce che ha tagliando i fondi al governo greco.

Incredibili visu, ben 2 testate non presentano la pagina di politica: Studio Aperto e Tg4 fanno questa sera la dieta, anche perché il menù non sarebbe di certo piaciuto all’ex Cav. Tg5 si occupa solo dei rischi sulla strada di un Renzi “separato” da Berlusconi. Gli altri Tg “vedono” i possibili “nuovi responsabili” a supporto del governo, ma anche la rottura profonda in Forza Italia targata Fitto e non solo. Mentana segnala che l’avanzamento dell’anticorruzione (con l’ampiamento del falso in bilancio) rappresenterebbe un riflesso della rottura del Patto, tanto più se legato all’emendamento nel Milleproroghe che “costerebbe” una cinquantina di milioni a Mediaset e a Rai come tassa per la concessione delle frequenze televisive.
Il maltempo e Big Snow sono presenti su tutti, ma su Tg4 e Studio Aperto rappresentano il core business di serata.

Su Tg1, Tg3 e Tg5 ampi servizi sulle ruberie legalizzate al consiglio comunale di Agrigento (ed in altri comuni) a base di gettoni di presenza a gogò per improbabili riunioni di commissione.

Il rinvio a giudizio per truffa aggravata per Bossi, Belsito e altri della Lega nel filone genovese delle indagini sull’uso distorto dei finanziamenti pubblici, è presente solo su Tg1.

Forte attenzione trasversale (Tg Mediaset, Tg1 ma anche titolo per TLa7) alla sollevazione dei cittadini della provincia di Vicenza che solidarizzano con il benzinaio che ha imbracciato il fucile per soccorrere una commessa della gioielleria assaltata da 5 banditi armati di kalashnikov, uno dei quali è morto per dissanguamento durante la fuga. Interviste su interviste al sindaco, al gioielliere e al benzinaio, “eroe” per i suoi concittadini ma indagato per eccesso colposo di difesa dalla magistratura. Indagato, sottolineiamo, come è inevitabile in questi casi. Ma questo non lo dice nessuno.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di mercoledì 4 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.182.000, 23,05% ore 20:00 6.757.000, 25,33%.
Tg2 – ore 13:00 2.985.000, 17,57% ore 20:30 2.570.000, 8,97%.
Tg3 – ore 14:30 2.119.000, 12,23% ore 19:00 2.466.000, 11,58%.
Tg5 – ore 13:00 3.684.000, 21,47% ore 20:00 5.155.000, 19,09%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.876.000, 13,40% ore 18:30 1.216.000, 6,90%.
Tg4 – ore 11:30 500.000, 6,32% ore 18:55 952.000, 4,51%.
Tg La7 – ore 13:30 712.000, 3,92% ore 20:00 1.501.000, 5,58%.

Fonte:www.tvblog.it

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