Disagio e razzismo

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Schermata 2015-05-29 alle 01.32.57I Tg di giovedì 28 maggio – I Tg di serata svelano un Paese attraversato da un disagio reale che prende purtroppo le forme del classico razzismo. Quelli Mediaset dedicano l’apertura e lunghi servizi alla macchina impazzita guidata da rom che ieri sera ha fatto una vittime e 8 feriti nella periferia nord-est della Capitale. Quasi metà edizione per Studio Aperto e Tg4, condite da innumerevoli interviste a cittadini che inequivocabilmente attaccano la presenza e l’esistenza stessa dei rom nella città. Chi conosce il mestiere del giornalista sa a cosa si va incontro offrendo il microfono a cittadini traumatizzati da un fatto di cronaca agghiacciante che avviene sotto le finestre di casa, laddove figli o familiari stanno magari tornando dal lavoro con il rischio di essere falciati dal pirata della strada. Se poi il pirata, come in questo caso, è uno straniero, un rom, quello che si ottiene è più che prevedibile, e l’omicidio stradale diventa carburante per l’odio razziale. I giornalisti dei Tg lo sanno, e fanno di tutto proprio per avvalorare uno degli slogan più virulenti e paganti della destra leghista. Salvini ribadisce che bisogna utilizzare le ruspe, andando incontro e fomentando la più istintiva e brutale delle reazioni. All’interno dei servizi quasi involontariamente trovano spazio elementi meno aggressivi, quando a parlare sono i familiari dei rom assassini come la madre di uno degli occupanti e moglie del guidatore. I parenti dell’assassino chiedono scusa e manifestano intera la loro debolezza strutturale, in un contesto di degrado che è da addebitare a responsabilità delle comunità rom quanto all’assenza di politiche d’integrazione. Le risorse ci sono e sono abbondantemente spese, anzi sprecate; manca una visione d’insieme e forse, la volontà stessa di intervenire. Tg5 intervista un anziano che confessa di essere l’autore della strage, raggiunto dai giornalisti prima che dalla polizia. Sulle altre testate l’attenzione è forte, ma i toni più accorti. Su Tg3 una delle intervistate riesce a sussurrare che la punizione dell’omicida non deve abbinarsi all’odio etnico: posizione, ahinoi, purtroppo minoritaria.

Per TgLa7 – che posiziona la vicenda dei rom nella seconda metà dell’edizione – la notizia del giorno e, quindi, l’ apertura è la visita di Renzi a Melfi, alla corte di Marchionne, preferita alla presenza all’assemblea confindustriale di Milano. Uni “sgarro” che non deve aver lasciato segni più di tanto, dato che Tg3 ci fa ascoltare il passo dall’intervento di Squinzi in cui il Presidente degli industriali sottolinea che nulla ha da chiedere al governo, se non che la prosecuzione della politica delle riforme.

La campagna elettorale pretende e ottiene il quotidiano tributo di forzature; soprattutto su Mediaset va in onda in tutte le salse un Berlusconi che, giocando in casa, viene servito e riverito come in un negozio di barbiere. Sintomatiche le domande dell’intervistatore su Tg4, che qui vi riproponiamo: 1) I risultati delle regionali saranno decise all’ultimo voto…..; 2) Perché il governo Renzi ce l’ha tanto con i pensionati? No comment. Anche su Tg1 compare un’intervista all’acqua di rose al capo di Forza Italia che, però, confrontata con quella di Tg4 appare un capolavoro giornalistico. Le polemiche sugli impresentabili e intorno alla candidatura di De Luca in Campania completano la pagina di politica sulle maggiori testate.

I Tg aprono sullo scandalo del calcio mondiale, presente con ampi servizi anche sulle altre testate. Per Mentana doppio titolo e sottolineatura del braccio di ferro a distanza tra Usa e Russia. Blatter è per tutti in un angolo, ma la speranza di Platini di liberarsene nelle prossime ore potrebbe diventare un illusione, scontrandosi con il sistema di potere consolidati da più di 20 anni.

Il barometro della crisi greca che fini a 2 giorni fa indicava “miglioramento” oggi volge al brutto. “Grexit” (titolo Tg5) rischia di diventare un neologismo in voga da qui al redde rationem di giugno.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di mercoledì 27 maggio 2015

Schermata 2015-05-29 alle 01.53.21

Fonte;www.tvblog.it

Politica à gogo

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Schermata 2015-03-09 alle 21.36.13I Tg di lunedì 9 marzo – L’esercito iraqeno e i curdi stanno per sloggiare i terroristi dell’Isis da Mosul; la Grecia è di nuovo sull’orlo del precipizio; il bazooka di Draghi ha sparato i primi colpi; alcuni ceceni ammettono di aver ucciso il leader avverso a Putin (senza che nessuno ci creda più di tanto): con questi piatti nel menù dell’informazione nei Tg di serata “vince” la politica interna. Solo Tg5 apre sul quantitative easing, mentre il dramma greco compare come primo titolo solo per Tg3. TgLa7 propone 5 titoli sulle vicende italiche: tensione sulle riforme, riforma Rai, movimenti dentro Cinque Stelle e tra i suoi “ex”, Tosi in probabile uscita dalla Lega, Forza Italia che non sa che pesci pigliare; solo “dopo” giungono la Grecia, Draghi e i presunti killer ceceni.Tg1 e Tg2 seguono in apertura il Presidente Mattarella che parla di giustizia ai magistrati tirocinanti. Come si può notare il core business della politica interna si impone nettamente, fino al punto che buoni servizi sugli altri temi giungono quando il teleutente è stanco. E’ il caso della lunga analisi di TgLa7 su i nemici di Putin, passati e recenti, comunque tutti passati a miglior vita, o dello spazio dato da tutti alla sentenza del Tar che nega ai Prefetti l’autorità di cancellare le trascrizioni nei registri comunali dei matrimoni gay contratti all’estero.
Tg4 e Tg1 ritornano sui probabili benefici che deriveranno dall’intervento della Bce producendo cartelli identici, anche se il Tg diretto da Mario Giordano li introduce con una dose effettata di scetticismo. Tg5 si occupa a lungo del jobs act appena entrato in vigore.
Sui Tg Rai e su Tg5 (copertina) notevole spazio alle belle immagini del velivolo ad energia solare che ha iniziato il giorno del mondo in 21 giorni e che sorvolerà i cieli degli oceani e di 5 continenti senza bruciare neanche un litro di petrolio.
Chiudiamo segnalando un bell’approfondimento del Tg2 sulle crisi familiari. Interessanti i dati sui divorzi e sulle separazioni in Italia, diminuiti per effetto della crisi, così come le interviste a donne e uomini separati che tentano di tutelare i minori impostando, tra mille difficoltà, un rapporto equilibrato con l’ex partner.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di domenica 8 marzo 2015

Tg1 – ore 13:30 5.247.000, 26.21% ore 20:00 5.940.000, 23.51%.
Tg2 – ore 13:00 3.121.000, 16.21% ore 20:30 1.967.000, 7.10%.
Tg3 – ore 14:30 1.582.000, 8.26% ore 19:00 2.075.000, 9.90%.
Tg5 – ore 13:00 3.297.000, 17.07% ore 20:00 4.734000, 18.45%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.053.000, 12.52% ore 18:30 1.070.000, 5.69%.
Tg4 – ore 11:30 648.000, 5.90% ore 18:55 796.000,3.82%.
Tg La7 – ore 13:30 588.000, 2.95% ore 20:00 949.000, 3.73%.

Fonte:www.tvblog.it

A reti (quasi) unificate

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Schermata 2015-03-05 alle 20.24.45I Tg di giovedì 5 marzo – La politica interna di certo non manca, ma i temi affrontati almeno stasera non riproducono il tradizionale “conflitto” di cui si è nutrita la Tv italiana, pubblica e commerciale, per lunghissimi anni. Così lo scontro interno alla Lega viene letto con le stesse lenti su La7, in Rai e su Mediaset, e lo stesso vale per le frizioni tra Renzi e la sinistra Pd, cui i teleutenti hanno fatto oramai il callo. Si aggiunge solo una nuova puntata dello scontro a distanza Renzi – Boldrini. Esclusa la politica interna, per il resto le scalette sembrano fotocopiate, con l’alternanza in apertura del maltempo in centro Italia (Tg1, Tg2, Tg Mediaset), e del bazooka di Draghi (Tg3, TgLa7). Spazio anche all’incontro Putin-Renzi, con Tg2 e TgLa7 che spiegano meglio degli altri l’importanza dell’obiettivo apparentemente raggiunto dall’Italia: l’ok russo al Consiglio di sicurezza dell’Onu per un coordinamento internazionale sul dossier che ci sta più a cuore: la Libia.
Anche nei dettagli i Tg di serata si assomigliano. La crisi della storica manifattura che da un secolo e mezzo sforna i famosi Borsalino è presente in Rai e su Tg5, mentre la cronaca del pestaggio della dodicenne genovese da parte di una “bulla” diciassettenne è ripresa sia da Tg1 che da Tg5. Le ipotesi sull’amnesia da scossa elettrica che avrebbe colpito il pilota Alonso trovano spazio su tutti, entrando in scaletta anche su TgLa7.
Su un solo tema si ripristina il tradizionale schieramento in campo. A Mediaset si ricordano chi è che comanda in azienda, e così le nuove intercettazioni dal processo pugliese a Tarantini per sfruttamento della prostituzione, nelle quali l’ex Cav. scambia con il faccendiere impressioni e anticipazioni sulle ragazze e le “bambine” da invitare alle cene eleganti, compaiono ampiamente su La7 e Rai, mentre risultano “non pervenute” a Segrate e Cologno Monzese.
Tg1 ritorna meritoriamente sull’ultima strage di migranti a sud di Lampedusa, con il bilancio delle vittime che salirebbe a 50, mentre La7 riprende il video già diffuso in giornata dai siti dal quale risulterebbe che uno dei combattenti dell’Isis sarebbe italiano.
In questi ultimi mesi si parla sempre di più di animali nei Tg di serata, soprattutto quelli Mediaset. Lo si fa spesso con toni retorici e utilizzando dosi industriali di melassa. Oggi a parlarne è l’approfondimento del Tg2, che si occupa però di un bruto dato strutturale: i business dei canili privati finanziati dalle autonomie locali che risultano essere molto spesso dei lager per gli animali e delle occasioni di indebito arricchimento per chi li gestisce.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di mercoledì 4 marzo 2015

Tg1 – ore 13:30 3.775.000, 21,16% ore 20:00 6.407.000, 24,02%.
Tg2 – ore 13:00 2.417.000, 15,64% ore 20:30 2.334.000, 8,17%.
Tg3 – ore 14:30 1.873.000, 11,46% ore 19:00 2.297.000, 11,11%.
Tg5 – ore 13:00 3.286.000, 21,03% ore 20:00 5.432.000, 20,10%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.912.000, 14,98% ore 18:30 1.157.000, 6,71%.
Tg4 – ore 11:30 500.000, 7,17% ore 18:55 899.000, 4,51%.
Tg La7 – ore 13:30 712.000, 4,16% ore 20:00 1.453.000, 5,39%.

Fonte:www.tvblog.it

E pur si move!

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Schermata 2015-03-04 alle 21.08.40I Tg di mercoledì 4 marzo – Qualcosa sembra muoversi sia in Italia che a Bruxelles, ma la direzione non è ancora ben definita. Partendo dall’Europa, la promessa della Commissione di un impegno reale sulle stragi nel Mediterraneo, nel giorno dell’ulteriore strage di 10 migranti e dei quasi mille salvati da Triton (apertura per i Tg Rai e su Mediaset) fa ipotizzare che a maggio qualcosa cambierà, mentre la consapevolezza che non si tratti di un “problema italiano” avanza, pur se lentamente.
Per la politica interna segnaliamo l’apertura di Mentana sulla rottura in commissione tra Pd e Ncd sull’aumento dei termini di prescrizione per i reati di corruzione: segno che la legge dopo tanti ritardi ed afasie sta procedendo. Anche gli altri Tg se ne occupano, segnalando l’opposizione di Forza Italia (che si spiega) e l’astensione (meno comprensibile) dei Cinque Stelle.
A proposito del Movimento, l’intervista odierna di Grillo al Corriere della Sera sembrerebbe accennare all’apertura di qualche spazio parlamentare almeno su riforma Rai e reddito di cittadinanza. I Tg investigano con qualche scetticismo questa eventualità, vista la tendenza del Portavoce a cambiare repentinamente le carte in tavola. Che sia questa volta possibile una qualche concreta relazione è testimoniato dall’acrimonia con cui Tg4 “distrugge” la credibilità del Movimento quando si tratta di agire concretamente, mentre sull’altro fronte è tutto un fiorire di dichiarazioni della sinistra Pd e di Sel (riprese soprattutto dalle reti Rai) che inneggiano all’apertura ipotizzando addirittura un cambio di maggioranza. La Lega intanto si spacca in Veneto dopo lo scontro Salvini-Tosi, e 3 consiglieri regionali “tosiani” abbandonano il gruppo. Notizia presente su tutti, anche perché la super star del video Salvini è vincente quando grida in Tv contro rom ed immigrati, ma neanche Mediaset lo difende quando si tratta della politica interna del ricostruendo centrodestra.
Gli sviluppi delle indagini palermitane su racket e pizzo vanno vanti, e tutti riportano i 7 arresti odierni che fanno seguito a quello del Presidente della Camera di Commercio Roberto Helg. La novità del clima sarebbe la diffusa collaborazione degli imprenditori con le forze dell’ordine e i magistrati. Dignitosissima la posizione espressa da Santi Palazzolo, l’imprenditore che ha fatto arrestare Helg, in una bella intervista su Tg1.
Salendo un po’, ma rimanendo sempre a sud, il sequestro di beni per 6 milioni di euro all’ex commissario degli scavi di Pompei (titolo per La7) che avrebbe dilapidato fondi e assistito al degrado del sito archeologico più famoso al mondo, è presente con evidenza anche in Rai, mentre su Mediaset o non se ne parla o, è il caso di Tg5, si dà spazio alla difesa di Marcello Fiori, politico di Forza Italia messo lì dall’allora governo Berlusconi. Le indagini riguardano anche 9 dirigenti del Ministero dei Beni Culturali.
Le indagini e le polemiche sull’omicidio davanti al Cremlino si intreccia con la trasferta di Renzi che domani vedrà Putin, dopo aver incontrato in giornata il leader ucraino.
I 10 anni dall’uccisione di Nicola Calipari ad opera di un soldato americano in Iraq, dopo il “missione compiuta” per liberare la giornalista Sgrena, già ieri erano stati ricordati da Tg2; questa sera se ne parla su Tg1, Tg3 e Tg5. Infine da Studio Aperto, Tg3 e Tg1 segnaliamo la vicenda del servizio della Bbc sulla ragazza indiana stuprata e uccisa su un minibus, contenente l’intervista ad uno degli assassini che risulta tutt’altro che pentito. Le autorità indiane ne hanno vietato la pubblicazione perché lesivo dell’immagine del paese: lesivo il video, dunque, più che lo stupro.
Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di martedì 3 marzo 2015

Tg1 – ore 13:30 3.651.000, 21.89% ore 20:00 6.259.000, 23.87%.
Tg2 – ore 13:00 2.657.000, 17.17% ore 20:30 2.328.000, 8.25%.
Tg3 – ore 14:30 1.641.000, 10.69% ore 19:00 2.076.000, 10.82%.
Tg5 – ore 13:00 3.362.000, 21.55% ore 20:00 5.307.000, 19.96%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.087.000, 16.80% ore 18:30 1.051.000, 6.96%.
Tg4 – ore 11.30 499.000, 7.41% ore 18:55 706.000, 3.83%.
Tg La7 – ore 13:30 697.000, 4.18% ore 20:00 1.487.000, 5.62%.

Fonte:www.tvblog.it

Paladini della legalità?

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Schermata 2015-03-03 alle 21.50.40I Tg di martedì 3 marzo – “Ho problemi economici”: così sembra abbia tentato di giustificarsi in nottata il Presidente della Camera di Commercio di Palermo, nonché vicepresidente dell’Aeroporto Falcone-Borsellino, incastrato per una tangente di 100 mila euro richiesta ad un commerciante per mantenere la concessione di una pasticceria nell’area dell’aeroporto. Presente su tutti ma in apertura per Tg4, Tg5 e TgLa7, la notizia sembra una di quelle “finte” perché la Camera di Commercio del capoluogo siciliano è impegnata proprio contro il pizzo, la corruzione e le tante tagliole frapposte al libero dispiegamento delle attività imprenditoriali. Mentana in uscita dal servizio allarga le braccia, e ci sembra il commento più azzeccato. Ma se si considerano i tantissimi casi di malaffare da parte di chi – politica, amministrazione, burocrazia – delinque utilizzando la rendita di posizione che deriva dal ruolo pubblico che si occupa, non c’è poi da meravigliarsi più di tanto.
L’apertura per Tg 2 e Tg1 è invece sulla notizia della imminente espulsione di Cesare Battisti, pluriomicida condannato a 4 ergastoli, ma “esule politico” in Brasile. Tg2 ricorda che Napolitano si era invano speso per ottenere l’estradizione, ma l’allora presidente brasiliano Lula nell’ultimo giorno del suo mandato aveva “blindato” la tranquilla permanenza di Battisti in Sud America.
I protagonisti di serata delle pagine politiche sono il governo – che non si sa bene mentre scriviamo cosa intende fare sulla scuola e le assunzioni dei 180 mila precari a partire dal prossimo settembre -, De Luca – che con la vittoria delle primarie del Pd in Campania ha consapevolmente creato un ginepraio con riferimento alla Severino che “lo vuole” decaduto nel caso in cui vincesse a maggio contro Caldoro -, e Tosi, che entro questa settimana dovrà decidere se sottostare al diktat di Salvini o uscire dalla Lega. I Tg riprendono variamente questi 3 temi, con relativa correttezza.
Per gli esteri tutti riprendono la giornata dei funerali a Mosca del leader anti-Putin assassinato la scorsa settimana, mentre TgLa7 e Tg2 sottolineano la giornata di Netanyahu a Washington, applauditissimo dal Congresso a maggioranza repubblicana per la contrarietà all’accordo della casa Bianca sul nucleare iraniano, ma gelato dal commento di Obama che segna uno dei momenti più bassi nei rapporti Usa-Israele.
Chiudiamo segnalando l’approfondimento del Tg2 sulle liberalizzazioni, da sempre solo abbozzate. I casi presentati sono le farmacie e i tassisti. Sottili critiche alla moderazione del governo che non ha toccato la casta dei farmacisti, atteggiamento più aperto verso le ragioni dei tassisti.
Alberto Balldazzi
Dati auditel dei Tg di lunedì 2 marzo 2015
Tg1 – ore 13:30 5.318.000, 27,43% ore 20:00 6.179.000, 23,79%.
Tg2 – ore 13:00 3.124.000, 16,91% ore 20:30 2.213.000, 7,90%.
Tg3 – ore 14:30 1.452.000, 7,69% ore 19:00 2.004.000, 9,19%.
Tg5 – ore 13:00 3.376.000, 18,16% ore 20:00 4.576.000, 17,46%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.847.000, 11,55% ore 18:30 1.155.000, 5,96%.
Tg4 – ore 11:30 549.000, 5,12% ore 18:55 892.000, 4,10%.
Tg La7 – ore 13:30 621.000, 3,21% ore 20:00 977.000, 3,75%.

Fonte:www.tvblog.it

Tanti numeri, grande confusione

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numeriI Tg di lunedì 2 marzo – I Tg di serata “si impiccano” sui dati 2014 della disoccupazione forniti dall’Istat, così come su quelli della pressione fiscale. Già è difficile orientarsi tra pochi decimali di percentuali in più in meno, ma se ci si mette l’approssimazione delle redazioni d’economia la frittata è fatta. Così nei titoli del Tg1 compaiono appaiati il record negativo dal 1977 e la soddisfazione di Renzi per i 130 mila occupati in più. Mediaset va per le spicce e al massimo concede che a gennaio le cose sono andate un po’ meglio. Mentana dà l’interpretazione autentica: bicchiere meo pieno, perché più gente ha cercato lavoro (da qui l’aumento del tasso di disoccupazione) ma più persone lo hanno trovato. Anche sulla pressione fiscale, titolo sparato su Tg4 e Tg5, la matematica appare un’opinione. Tg1 ricorda (seguito da TgLa7) che l’apparente + 0,1% della pressione diventa il suo contrario (-0,3) se si scomputano gli 80 euro per 10 milioni di italiani. Per Tg2 non ci sono dubbi: la pressione fiscale è scesa. Intanto lo spread scende ancora, ma non conquista particolare spazio nei Tg.

Tg1 festeggia la prima trasferta di Mattarella con l’apertura; un Presidente che finalmente parla con i giornalisti – seppure sommessamente – dopo gli incontri di stato con l’omologo tedesco e con la Merkel. Servizi istituzionali sui maggiori Tg.

Per la politica interna al centro dell’attenzione lo scontro in casa Lega (apertura per Tg5) e la vittoria di De Luca alle primarie del Pd campano. Tg1 realizza un’intervista quasi vera con l’ex sindaco di Salerno “decaduto” per la Severino, che – ipotizza correttamente l’intervistatore – rischia di mette in braghe di tela l’intero centrosinistra nel caso di una sua vittoria a maggio, seguita da una ulteriore di decadenza. Per la Lega “tutti con Zaia” per la regione Veneto, ma è difficile immaginare che Tosi incassi il semi-commissariamento della Liga Veneta. Mediaset segnala l’incessante lavorio di Toti & c. per portare Salvini a ragionare sul centrodestra unito (Alfano compreso). Tg3 torna sul sabato romano di Salvini, contrapponendo la Lega antifascista di Bossi del ’94 (che costrinse Berlusconi a inventare la doppia strana alleanza nord-sud con Lega e Fini) e quelle attuale che va a braccetto con Casa Pound.

Il giallo dell’assassinio del leader dell’opposizione anti-Putin a pochi passi dal Cremlino sembra diventare tale dopo le dichiarazioni contraddittorie della sua giovanissima fidanzata ucraina – una testimone oculare che viene ripresa da tutti.

L’elicottero con Renzi a bordo costretto ad atterrare vicini ad Arezzo (forse) per il maltempo è citato da tutti. TgLa7 e Tg2 riportano con evidenza le polemiche di Grillo contro i costi degli spostamenti del premier (il “Renzicottero”).

Tg1 e Tg5 si occupano di più o meno geniali, ma comunque spudorate, truffe ai danni delle assicurazioni auto, a base di radiografie (sempre le stesse) che con la complicità di medici cambiavano solo per l’intestazione del paziente.

Anche Bossetti, presunto omicida di Yara Gambirasio, conquista spazio su tutti, compreso Mentana, per i video che inquadrano il suo furgone per ben 15 volte aggirarsi nei pressi della palestra della ragazza di Brembate nelle ore della sua sparizione.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di domenica 1 marzo 2015

Tg1 – ore 13:30 5.318.000, 27,43% ore 20:00 6.179.000, 23,79%.
Tg2 – ore 13:00 3.124.000, 16,91% ore 20:30 2.213.000, 7,90%.
Tg3 – ore 14:30 1.452.000, 7,69% ore 19:00 2.004.000, 9,19%.
Tg5 – ore 13:00 3.376.000, 18,16% ore 20:00 4.576.000, 17,46%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.847.000, 11,55% ore 18:30 1.155.000, 5,96%.
Tg4 – ore 11:30 549.000, 5,12% ore 18:55 892.000, 4,10%.
Tg La7 – ore 13:30 621.000, 3,21% ore 20:00 977.000, 3,75%.

Fonte:www.tvblog.it

To’, la guerra in Tv!

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Schermata 2015-02-10 alle 21.25.42I Tg di martedì 10 febbraio – Un po’ di numeri. La scorsa settimana, tra lunedì e venerdì, su più di 200 titoli delle 7 testate di prima serata solo 8 sono stati dedicati alla guerra, non dichiarata ma guerreggiata, nel cuore dell’Europa. In nessun caso in apertura. Nello specifico 4 titoli per TgLa7, 2 per Tg1, 1 per Tg2 e Tg3, nessuno per Mediaset. Eppure la consapevolezza che le più di 5.000 vittime nell’Ucraina dell’est rischiano di essere solo il ributtante antipasto di una guerra con tanto di bollini blu da parte di Putin e di Obama (con l’Europa che tardivamente si è intromessa nel duello a due), questa consapevolezza, dicevamo, è diffusa. Le recenti parole di Hollande e della Merkel suonano tutt’altro che retoriche. Ma a casa nostra negli ultimi giorni hanno avuto il sopravvento i patti strappati, ricuciti o millantati, i nuovi “responsabili” e, quando va alla grande, le tensioni finanziarie che avvolgono la leadership ellenica di Tsipras. E’ un’amara soddisfazione constatate che questa sera 4 testate su 7 “aprono” sull’Ucraina (le 3 Rai e La7), mentre su Tg5 compare tra i titoli il primo riferimento ai morti e agli scontri tra i soldati e, soprattutto,i civili filo Kiev e filo russi. Fino a ieri, invece, ben 192 volte le redazioni nostrane hanno trovato cose più interessanti e più serie da proporre al desco serale degli italiani. Complimenti per la trasmissione. Ci consoliamo con l’aglietto segnalando che l’apertura serale di Tg3 è risultata particolarmente efficace e sentita, rendendo il senso reale del rischio che, dopo settant’anni, corre la pace in Europa alla vigilia del disperato tentativo di mediazione di domani a Minsk.
E’ una goduria vedere la politica per una volta “bassa” nelle scalette dei Tg più seri. Non avviene lo stesso per Tg4 e Studio Aperto che, invece, da 48 ore respirano l’aria inebriante dell’opposizione “dura” della bellicosa Forza Italia: da qui “l’attacco al giorno” che toglie Renzi di torno. Su Tg4 ieri le scuole non ristrutturate, oggi il buono-baby che non è arrivato. Tg5 sceglie di aprire sulla Giornata di Memoria delle Foibe – servizi presenti anche sulle altre testate. Per soprammercato in chiusura di edizione l’ammiraglia Mediaset torna sul tema, facendo parlare direttamente Berlusconi. Dimenticavamo: il servizio più efficace sulle foibe ce l’ha offerto Tg2.
I provvedimenti del governo sul terrorismo internazionale vedono finalmente la luce, che si riflette sciattamente nelle maggiori testate. I Tg Rai e La7 tornano sulla strage dei ragazzi morti assiderati nel mare a sud di Lampedusa, facendoci ascoltare il mea culpa dell’Europa che scopre l’inefficacia di Triton.
TgLa7 e Tg2 non mollano l’osso della lista Falciani, mentre i Tg Rai e La7 inquadrano la parabola discendente del Pm milanese Robledo, inviato dal Csm a fare il giudice a Torino per un indebito scambio di informazioni con un avvocato dei consiglieri leghisti inquisiti nella regionopoli lombarda. Non sapremo mai come sarebbe finito lo scontro, pendente sempre preso il Csm, tra Robledo e il Procuratore Generale Bruti Liberati.
Per chi non lo sapesse stasera comincia Sanremo. I Tg Rai fanno a gara per ricordarcelo: i promo di rete sono un must squalificante quanto diffuso nell’informazione nostrana.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di lunedì 9 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 4.473.000, 24.07% ore 20:00 6.921.000, 25.10%.
Tg2 – ore 13:00 3.027.000, 17.49% ore 20:30 2.589.000, 8.81%.
Tg3 – ore 14:30 2.100.000, 12.22% ore 19:00 2.532.000, 11.57%.
Tg5 – ore 13:00 3.664.000, 20.99% ore 20:00 5.397.000, 19.36%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.171.000, 14.94% ore 18:30 1.096.000, 5.98%.
Tg4 – ore 11.30 529.000, 6.13% ore 18:55 962.000, 4.44%.
Tg La7 – ore 13:30 703.000, 3.78% ore 20:00 1.538.000, 5.53%.

Fonte:www.tvblog.it

I riflessi del terrore

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Schermata 2015-02-05 alle 21.31.42I Tg di giovedì 5 febbraio – Amplificando un dibattito appena agli inizi che, però – scommettiamo – ci accompagnerà nel prossimo futuro, Tg5 dedica la copertina al quesito “pubblicare od oscurare” i video dell’Isis? L’apertura del tema sui media main stream segue la decisione de Il Giornale e di Servizio Pubblico di pubblicare il clou del filmato quasi hollywoodiano con cui il Califfato ha regalato all’Occidente l’uccisone aberrante del pilota giordano. Buona intuizione, in una serata che vede l’Onu accusare i terroristi di sevizie e omicidi nei confronti di bambini e ragazzi e la Giordania bombardare le loro postazioni in Siria. Forte attenzione diffusa. Sempre per gli esteri Tg1 e TgLa7 danno spazio al dramma in Ucraina in cui l’esercito di Kiev e le milizie filorusse appaiono i pedoni di una partita a scacchi giocata tra Putin-Obama, con l’Europa seduta tra il pubblico.

La Grecia ed i suoi rapporti contrastati con Bruxelles e Francoforte sono in apertura su Tg1 e Tg3, mentre Mentana commenta che, “finiti i convenevoli” che hanno seguito la vittoria di Tsipras, la trattativa è dura. Anche Renzi approvava la durezza della Bce che ha tagliando i fondi al governo greco.

Incredibili visu, ben 2 testate non presentano la pagina di politica: Studio Aperto e Tg4 fanno questa sera la dieta, anche perché il menù non sarebbe di certo piaciuto all’ex Cav. Tg5 si occupa solo dei rischi sulla strada di un Renzi “separato” da Berlusconi. Gli altri Tg “vedono” i possibili “nuovi responsabili” a supporto del governo, ma anche la rottura profonda in Forza Italia targata Fitto e non solo. Mentana segnala che l’avanzamento dell’anticorruzione (con l’ampiamento del falso in bilancio) rappresenterebbe un riflesso della rottura del Patto, tanto più se legato all’emendamento nel Milleproroghe che “costerebbe” una cinquantina di milioni a Mediaset e a Rai come tassa per la concessione delle frequenze televisive.
Il maltempo e Big Snow sono presenti su tutti, ma su Tg4 e Studio Aperto rappresentano il core business di serata.

Su Tg1, Tg3 e Tg5 ampi servizi sulle ruberie legalizzate al consiglio comunale di Agrigento (ed in altri comuni) a base di gettoni di presenza a gogò per improbabili riunioni di commissione.

Il rinvio a giudizio per truffa aggravata per Bossi, Belsito e altri della Lega nel filone genovese delle indagini sull’uso distorto dei finanziamenti pubblici, è presente solo su Tg1.

Forte attenzione trasversale (Tg Mediaset, Tg1 ma anche titolo per TLa7) alla sollevazione dei cittadini della provincia di Vicenza che solidarizzano con il benzinaio che ha imbracciato il fucile per soccorrere una commessa della gioielleria assaltata da 5 banditi armati di kalashnikov, uno dei quali è morto per dissanguamento durante la fuga. Interviste su interviste al sindaco, al gioielliere e al benzinaio, “eroe” per i suoi concittadini ma indagato per eccesso colposo di difesa dalla magistratura. Indagato, sottolineiamo, come è inevitabile in questi casi. Ma questo non lo dice nessuno.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di mercoledì 4 febbraio 2015

Tg1 – ore 13:30 4.182.000, 23,05% ore 20:00 6.757.000, 25,33%.
Tg2 – ore 13:00 2.985.000, 17,57% ore 20:30 2.570.000, 8,97%.
Tg3 – ore 14:30 2.119.000, 12,23% ore 19:00 2.466.000, 11,58%.
Tg5 – ore 13:00 3.684.000, 21,47% ore 20:00 5.155.000, 19,09%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.876.000, 13,40% ore 18:30 1.216.000, 6,90%.
Tg4 – ore 11:30 500.000, 6,32% ore 18:55 952.000, 4,51%.
Tg La7 – ore 13:30 712.000, 3,92% ore 20:00 1.501.000, 5,58%.

Fonte:www.tvblog.it

A tutto gas

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gasI Tg di venerdì 17 ottobre – L’instabilità dell’Ucraina ed il gas russo che rischia di gelare l’Europa: questi sono i temi in apertura per i Tg Rai nelle cronache da Milano, sede del summit Europa-Asia che ha visto diversi incontri tra i leader europei, Putin e Poroshenko. Renzi, presente su tutti, afferma che passi avanti sono stati compiuti e che la Russia deve essere reintegrata nel gruppo di testa che affronta i punti di crisi internazionali.

A 48 ore dalla presentazione della legge di stabilità, e dopo le irate proteste di ieri da parte dei governatori, l’impressione è che Renzi possa proseguire a tutto gas. I Tg Rai presentano un Chiamparino (in diretta su Tg3) che sembra lontano parente di quello che solo ieri ha duellato a distanza con il premier prefigurando uno scontro insanabile. Anche TgLa7 coglie un sostanziale ammorbidimento e i “parenti-serpenti” di ieri paiono aver ritrovato se non l’accordo la buona creanza. Chiamparino su Tg3 si conferma fan di Renzi e si dichiara entusiasta della manovra che però, necessita qualche “aggiustamento”. Renzi, intervistato da Tg1 in apertura, rimane sulle sue posizioni; vece grossa, qualche spruzzata di arroganza ma, probabilmente, risultati portati a casa. Tg2 segnala che il fronte dei governatori è già spaccato, con i leghisti e Vendola che continuano nelle contumelie, mentre gli altri targati Pd si sarebbero rimessi in riga. Su Rai e La7 campeggia Napolitano che di fatto esprime un forte apprezzamento per la manovra espansiva e si augura che Bruxelles capisca e approvi. In breve anche da Tg5.
Le dimissioni dalla magistratura del presidente della Corte d’Appello milanese, estensore della motivazione della sentenza di assoluzione per B. nel processo Ruby, causate con ogni probabilità dall’essere risultato in minoranza nel collegio a tre, sono appannaggio solo dei Tg Rai, perché ritenute non “notiziabili” da Mediaset. La cosa non ci meraviglia.

L’importante giornata contro il terrorismo alla grande Moschea della Capitale, con la quale tantissimi islamici che vivono in Italia hanno voluto testimoniare la loro distanza abissale dall’Isis, è notizia in evidenza per Tg3 e Tg2.

Lo scontro di ieri sera a Servizio Pubblico tra Santoro e Travaglio – coppia professionale di fatto che potrebbe scoppiare – da il la ad un servizio acrimonioso su Tg4 e ad un altro più compassato sul Tg della rete che manda in onda il programma.
Sulla scorta di quanto da giorni presentato dalle testate Mediaset, stasera anche in Rai e su La7 hanno spazio gli interrogativi relativi ad un coinvolgimento del giro delle scommesse gestito dalla camorra nella vicenda del ’99 al Giro d’Italia che portò alla squalifica e all’inizio del declino sportivo e non solo di Marco Pantani; addirittura titolo per Mentana.

Forse per stanchezza e per non rischiare di incorrere in eccessive ripetizioni da qualche giorno non segnaliamo quanto alcuni Tg, ed in particolar modo Studio Aperto, siano rimpinzati di cronaca criminale, con le new entry che si giustappongono agli ever green. Anche questa è “una di quelle sere”. Per fortuna, poi, il Tg diretto dalla Broggiato presenta notizie più fresche: è il caso della nuova moda del selfie a ciambella. Lo confessiamo: non la conoscevamo ma ci adegueremo quanto prima.

Alberto Baldazzi

Dati auditel giovedì 16 ottobre

Tg1 – ore 13:30 3.543.000, 21,45% ore 20:00 6.113.000, 25,33%.
Tg2 – ore 13:00 2.467.000, 16,55% ore 20:30 2.275.000, 8,72%.
Tg3 – ore 14:30 1.635.000, 11,05% ore 19:00 1.919.000, 10,88%.
Tg5 – ore 13:00 3.361.000, 22,17% ore 20:00 5.145.000, 21,00%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.973.000, 16,67% ore 18:30 991.000, 7,51%.
Tg4 – ore 11.30 404.000, 7,18% ore 18:55 842.000, 4,81%.
Tg La7 – ore 13:30 651.000, 3,93% ore 20:00 1.275.000, 5,22%.

Fonte: http://www.tvblog.it

Gli ultimi fuochi

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indexI Tg di venerdì 23 maggio – Tg col fiatone nell’inseguimento delle varie piazze e sedi degli ultimi fuochi di una campagna elettorale orribile e violenta, almeno verbalmente. Mentana appare quasi “schizzato” nello zompettare tra le immagini romane con l’”aperitivo” offerto da Grillo prima del discorso delle 21, quelle di Piazza della Signoria in attesa di Renzi, il chilometrico (più di un’ora) intervento di Berlusconi da Milano. Potremmo risparmiarvi il tutto, segnalando solo i minimi spostamenti di giornata: l’ex Cav, che si inventa che piuttiosto che votare Grillo è meglio disertare le urne, e Grillo che dopo aver negato i “processi” che lui stesso aveva indetto sul web, oggi parla di “processini” e di sputi da destinare ai responsabili del disastro Italia. Le diverse testate si comportano come nelle scorse settimane. Per quelle Mediaset c’è un ovvio quanto evidente sussiego per la stentata campagna elettorale del Capo, per quelle Rai maggiore attenzione al cronometro della par condicio, perTgLa7 più “scioltezza e prodigalità di commenti di buon senso.

L’informazione di certo ha aggiunto del suo, ma le responsabilità maggiori sono quelle di una politica che ci ha negato un reale dibattito sull’Europa, che ha diseducato il Paese sdoganando insulti e turpiloquio (Grillo), che ha fatto solo auto-apologia da quattro soldi (Berlusconi), che non ha lesinato una sloganistica, magari efficace, ma spesso stiracchiata, come “il viaggio del governo in 80 giorni” (Renzi). I Tre Tenori ci hanno riservato, insomma, pochi do di petto e numerose stecche. E con sollievo che scandiamo il countdown delle ore che mancano al redde rationem di domenica notte. A tal proposito, anche Mentana deve essere stato colto dalla sindrome del “piazzista”, nel comunicare il prodotto “exit poll” che La7 “in esclusiva” proporrà a partire dalle 23 di domenica. Dimenticavamo i “cespugli”: questa sera non è mancata la sfilata della seconda e terza categoria.

Un po’ meno di partecipazione ed un po’ più di giornalismo nei servizi proposti dai Tg di serata sul voto che si è già concluso in Olanda e Gran Bretagna: titolo per Tg1, servizi per gli altri con la sorpresa degli anti-europei olandesi piazzati solo al quarto posto. Tg3 e TgLa7 si ricordano nei titoli di una altra elezione, quella certamente più drammatica che si tiene in Ucraina, e che Putin, in pratica, boicotta parlando di un paese in piena guerra civile.

Fuor di campagna/campagne elettorali, l’italico malaffare offre materia sempre nuova: è il caso della truffa in casa Carige, con i massimi dirigenti cui mancavano solo la mascherina per identificare proprio una vera banda bassotti. Ampi servizi per Tg5 e TgLa7.

La nave della legalità attraccata a Palermo a 22 anni esatti dalla strage di Capaci è un must solo per i Tg Rai: per tutti e tre titoli ed ampi servizi. Le condanne per l’amianto all’Ilva ma, in realtà, dovremmo dire, all’Italsider e, poi, all’Ilva, accomunano senza soluzioni di continuità manager pubblici e privati nel cinismo che ha permesso a 27 operai (accertati) di morire di lavoro. Nei titoli per le testate Rai.

Un nuovo sport nazionale sembra essere delle maestre che picchiano i bimbi alle materne e all’asilo. A Salerno l’ultimo caso ripreso nei titoli da Tg4 e Studio Aperto ma ampio servizio anche sul Tg1.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di giovedì 22 maggio 2014

Tg1 – ore 13:30 3.777.000, 22,15% ore 20:00 4.564.000, 21,69%.
Tg2 – ore 13:00 2.443.000, 16,02% ore 20:30 2.021.000, 8,60%.
Tg3 – ore 14:30 1.801.000, 11,61% ore 19:00 1.605.000, 11,29%.
Tg5 – ore 13:00 3.202.000, 20,74% ore 20:00 4.103.000, 19,23%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.891.000, 15,72% ore 18:30 743.000, 6,60%.
Tg4 – ore 11.30 400.000, 7,04% ore 18:55 602.000, 4,25%.
Tg La7 – ore 13:30 729.000, 4,26% ore 20:00 1.425.000, 6,60%.

Fonte:www.tvblog.it

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