A reti (quasi) unificate

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Schermata 2015-03-05 alle 20.24.45I Tg di giovedì 5 marzo – La politica interna di certo non manca, ma i temi affrontati almeno stasera non riproducono il tradizionale “conflitto” di cui si è nutrita la Tv italiana, pubblica e commerciale, per lunghissimi anni. Così lo scontro interno alla Lega viene letto con le stesse lenti su La7, in Rai e su Mediaset, e lo stesso vale per le frizioni tra Renzi e la sinistra Pd, cui i teleutenti hanno fatto oramai il callo. Si aggiunge solo una nuova puntata dello scontro a distanza Renzi – Boldrini. Esclusa la politica interna, per il resto le scalette sembrano fotocopiate, con l’alternanza in apertura del maltempo in centro Italia (Tg1, Tg2, Tg Mediaset), e del bazooka di Draghi (Tg3, TgLa7). Spazio anche all’incontro Putin-Renzi, con Tg2 e TgLa7 che spiegano meglio degli altri l’importanza dell’obiettivo apparentemente raggiunto dall’Italia: l’ok russo al Consiglio di sicurezza dell’Onu per un coordinamento internazionale sul dossier che ci sta più a cuore: la Libia.
Anche nei dettagli i Tg di serata si assomigliano. La crisi della storica manifattura che da un secolo e mezzo sforna i famosi Borsalino è presente in Rai e su Tg5, mentre la cronaca del pestaggio della dodicenne genovese da parte di una “bulla” diciassettenne è ripresa sia da Tg1 che da Tg5. Le ipotesi sull’amnesia da scossa elettrica che avrebbe colpito il pilota Alonso trovano spazio su tutti, entrando in scaletta anche su TgLa7.
Su un solo tema si ripristina il tradizionale schieramento in campo. A Mediaset si ricordano chi è che comanda in azienda, e così le nuove intercettazioni dal processo pugliese a Tarantini per sfruttamento della prostituzione, nelle quali l’ex Cav. scambia con il faccendiere impressioni e anticipazioni sulle ragazze e le “bambine” da invitare alle cene eleganti, compaiono ampiamente su La7 e Rai, mentre risultano “non pervenute” a Segrate e Cologno Monzese.
Tg1 ritorna meritoriamente sull’ultima strage di migranti a sud di Lampedusa, con il bilancio delle vittime che salirebbe a 50, mentre La7 riprende il video già diffuso in giornata dai siti dal quale risulterebbe che uno dei combattenti dell’Isis sarebbe italiano.
In questi ultimi mesi si parla sempre di più di animali nei Tg di serata, soprattutto quelli Mediaset. Lo si fa spesso con toni retorici e utilizzando dosi industriali di melassa. Oggi a parlarne è l’approfondimento del Tg2, che si occupa però di un bruto dato strutturale: i business dei canili privati finanziati dalle autonomie locali che risultano essere molto spesso dei lager per gli animali e delle occasioni di indebito arricchimento per chi li gestisce.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di mercoledì 4 marzo 2015

Tg1 – ore 13:30 3.775.000, 21,16% ore 20:00 6.407.000, 24,02%.
Tg2 – ore 13:00 2.417.000, 15,64% ore 20:30 2.334.000, 8,17%.
Tg3 – ore 14:30 1.873.000, 11,46% ore 19:00 2.297.000, 11,11%.
Tg5 – ore 13:00 3.286.000, 21,03% ore 20:00 5.432.000, 20,10%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.912.000, 14,98% ore 18:30 1.157.000, 6,71%.
Tg4 – ore 11:30 500.000, 7,17% ore 18:55 899.000, 4,51%.
Tg La7 – ore 13:30 712.000, 4,16% ore 20:00 1.453.000, 5,39%.

Fonte:www.tvblog.it

Politica giù, Tg su

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Schermata 2015-02-17 alle 20.47.19I Tg di martedì 17 febbraio – La Libia che monopolizza l’attenzione e fa crescere la tensione, il braccio di ferro Atene-Bruxelles, la tregua in Ucraina che non decolla: con tanta carne al fuoco la politica fa fatica a intrufolarsi nelle scalette dei Tg, con il risultato che ne guadagna l’interesse. Ce ne accorgiamo noi “osservatori”, ma ne è consapevole anche Mentana che non può fare a meno di segnalare che solo un paio di settimane fa l’informazione era tutta sotto il Quirinale e a raccogliere i cocci del Patto del Nazareno.
Tra i Tg Mediaset soprattutto Studio Aperto e Tg4 fanno propria la psicosi dell’attacco dalla quarta sponda, con i migranti utilizzati come munizioni. Tg5, invece, cerca di spiegare che la Libia non è un paese nemico, ma uno sterminato territorio conteso tra due governi e più di 130 milizie contrapposte. Tg2 fa di più, chiamando diversi esperti a spiegare cosa sia questo paese a 4 anni dalla caduta di Gheddafi.
La tregua nel sud-est dell’Ucraina c’è, ma non si vede. I Tg ”seri” ripropongono le immagini internazionali che ci rimandano una condizione di guerra guerreggiata.
Su Tsipras il “guizzo” da scattista di Mentana permette a TgLa7 di annunciare fin dai titoli che la Grecia si appresta a cedere alle richieste di Bruxelles per il prolungamento dell’assistenza finanziaria. Anche Tg2, mezz’ora dopo, lo accenna, seppure con il punto interrogativo. Gli altri rimangono al rifiuto della “pistola puntata” da Bruxelles e alla difesa dell’autonomia e dignità del popolo greco.
Dicevamo della politica, confinata in brevi servizi sugli incontri al Quirinale degli “aventiniani” di Forza Italia e Sel, e sull’imminente conversione (forse con la fiducia) del Milleproroghe. Renzi parla (su tutti) soprattutto di Isis, sente telefonicamente Hollande e attende la riunione del Consiglio Onu di domani. Sempre in area “bellica”, segnaliamo il servizio di La7 che ci racconta come, quasi alla chetichella e nel silenzio dell’informazione, il progetto dei 90 F35 è stato pienamente confermato.

In altri momenti gli sviluppi delle indagini sul così detto Ruby ter  sarebbero stati oscurati da Mediaset e probabilmente in apertura per gli altri. Le perquisizioni delle ultime ore per trovare conferma dei pagamenti alle olgettine  da parte dell’allora Cavaliere, le troviamo comunque in ampi servizi di TgLa7 e TG1 .

Inutile dire che Studio Aperto e Tg4 “grondano” di cronaca criminale; più significativo che questa sera i presunti sviluppi che inchioderebbero sempre di più Bossetti per l’omicidio Gambirasio compaiano ampiamente anche sulla Rai.
Tg3 ritorna, bissato da Tg2, sulla vicenda Ilaria Alpi e sulla ritrattazione a mezzo tv (Chi l’ha visto) del testimone che in pratica conferma quello che molti sospettano: qualcuno lo pagò per incastrare un innocente e chiudere in fretta un processo scomodo.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei TG di lunedì 16 febbraio 2015
Tg1 – ore 13:30 4.266.000, 22,37% ore 20:00 6.691.000, 25,50%.
Tg2 – ore 13:00 2.972.000, 16,61% ore 20:30 2.594.000, 9,21%.
Tg3 – ore 14:30 2.088.000, 11,80% ore 19:00 2.411.000, 11,58%.
Tg5 – ore 13:00 3.537.000, 19,62% ore 20:00 4.922.000, 18,52%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.028.000, 13,48% ore 18:30 1.088.000, 6,29%.
Tg4 – ore 11:30 529.000, 5,67% ore 18:55 985.000, 4,78%.
Tg La7 – ore 13:30 761.000, 3,98% ore 20:00 1.577.000, 5,96%.

Fonte:www.tvblog.it