L’ambientalismo batte un colpo

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Schermata 2015-05-19 alle 23.43.41I Tg di martedì 19 maggio – Mentana dà in diretta la notizia del passaggio al Senato delle legge sugli ecoreati, che giunge dopo 18 anni di disattenzione e battaglie parlamentari. Tg1 fa in tempo a produrre un servizio che illustra le varie fattispecie di reati contro l’ambiente e le pene corrispettive. E’ uno dei pochi casi di approvazione di una legge di iniziativa parlamentare – come segnala TgLa7 – , di cui si “gloria” il Movimento Cinque Stelle, ma anche il Pd con il consueto tweet di Renzi. Gaber con molte ragioni si chiedeva “che cos’è la destra, che cos’è la sinistra…”. La votazione odierna, che rende il Paese un po’ meno autolesionista, può rappresentare una pur piccola risposta. Hanno votato a favore il centrosinistra e Cinque Stelle, contro la destra e Forza Italia. Su Mediaset non si brinda, anche se – ironia della sorte – tutti i suoi Tg, seguiti da Tg1, ripropongono le immagini della collina scesa a valle cinque anni fa a Maierano in Calabria, che le indagini hanno dimostrato essere stata “squagliata” da discariche inquinanti e corrosive.
Archiviata questa rara notizia positiva, la politica continua a macinare le polemiche sul bonus Poletti dei pensionati che, per Mediaset, continuano ad esser “scippati” e “rapinati” dal governo. Sulle reazioni della popolazione più avanti negli anni si stanno giocando le carte degli ultimi 15 giorni di campagna elettorale. Sui Tg Rai “rimbalzano” le dichiarazioni di Renzi da Porta a Porta e dai talk del mattino: “con il bonus riteniamo di aver risolto la partita con la Corte seguendo un criterio di realismo e di equità”.
L’altro tema “di fase” è rappresentato dai profughi e dall’atteggiamento dell’Europa. Anche su questo Renzi si fa sentire con l’annuncio del recupero deciso dall’Italia del barcone con le 800 vittime. Mediaset è scettica e prevede lo sgonfiamento del piano Juncker, ma anche Mentana espone dubbi alquanto articolati. Su Tg3 compare un’intervista alla Lady Pesc Mogherini che si mostra ottimista sul processo di convincimento che da qui a giugno dovrebbe portare ad una maggioranza dei paesi favorevoli alla condivisione delle quote di migranti.
Come un fiume carsico il marcio del calcio riemerge con i 50 arresti per le partite vendute e comprate nella Lega pro e nella serie D. Un mondo marcio, si potrebbe dire, dalla A alla D. Il calcio scommesse non è comunque “solo”, visto che su Rai e La7 grande spazio ha anche l’inchiesta nata dall’Antitrust sui diritti televisivi che ha portato oggi la Guardia di Finanza nelle sedi di Sky, Mediaset e Lega Calcio. I Tg Mediaset “sorvolano”.
La cronaca da Napoli offre un nuovo caso di spari tra le mura domestiche e sui passanti. Presenti su tutti i Tg, quello della seconda rete pubblica coglie l’occasione per segnalare che la diffusa violenza assume una specifica connotazione “condominiale”, con una litigiosità diffusissima che sfocia non solo negli affollatissimi tribunali, ma talvolta fa ricorso a pistole e fucili.

Alberto Baldazzi

Dati Auditel dei Tg di lunedì 18 maggio 2015

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Fonte:www.tvblog.it

In onda TgRom

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Schermata 2015-04-08 alle 23.10.28I Tg di mercoledì 8 aprile – Nella giornata internazionale dei diritti di Rom e Sinti ci si poteva attendere la consueta, auto assolutoria disattenzione dell’informazione alle aree più inquietanti del nostro vivere civile o, in alternativa, qualche serio approfondimento che superasse il diaframma che divide da una parte il politically correct , dall’altro il “cacciamo i Rom” tipico di un diffuso senso comune e degli slogan vecchi e nuovi della destra. Niente di tutto questo: la “politica” anche in questa occasione ha assorbito tutto, concentrandosi sulle parole più idiote che aberranti di Matteo Salvini che vuole “radere a zero” i campi Rom, ottenendo  l’obbiettivo di risultare centrale nell’informazione di serata. Campi Rom che, peraltro, tutti vogliono giustamente chiudere. Immancabilmente i Tg abboccano all’esca del clamore che il leader della Lega suscita, provocando le risposte della sinistra, della Presidente della Camera e anche del Vaticano. La “notizia” sarebbe che Salvini è razzista, ma non lo si dice perché nessuna testata se ne assume la responsabilità. Dei Rom,dicevamo, non si parla affatto. Per sapere qualcosa in più si deve aver pazienza, e attendere il punto di Paolo Pagliaro a Otto e mezzo, che espone i dati essenziali di un ottimo report dell’Associazione 21 Luglio presentato oggi: 90 pagine di fatti ed analisi incontrovertibili che non sarebbe male fosse quantomeno sfogliato dai professionisti dell’informazione. Ma il capolavoro di serata lo fa Tg4, o si potrebbe dire, per una sera TgROM. Tanti servizi e lunghissimi minuti che suonano come una ola alle odierne invettive di Salvini. Il Tg diretto da Mario Giordano si “dimentica” della Giornata Internazionale dei Rom e Sinti, non cita le dure ( e scontate) reazioni, non parla del Vaticano e, addirittura, propone servizi apparentemente benevoli sulle drammatiche condizioni dei campi, sovrastati però da altri che enumerano le malefatte indicibili degli “zingari” e segnalano l’insofferenza degli italiani. Una scaletta tanto salviniana che neanche Salvini avrebbe potuto “migliorare”.
Poco spazio per parlare di altro. Alcuni Tg (Tg3, TgLa7) aprono sul dopo-sentenza di Strasburgo e con De Gennaro “inquadrato” dal Presidente Pd Orfini, da Sel e dai Cinque Stelle come obbiettivo polemico relativamente alle responsabilità sul G8 di Genova, e invitato a lasciare la guida di Finmeccanica.
Il Pd renziano chiude ulteriormente, per bocca della Boschi, alle richieste della minoranza interna sull’Italicum. I Tg registrano ampiamente, anche se non ci sembra una notizia stravolgente. Al contrario, qualcosa di muove a destra: sembrerebbe che – come riportano con enfasi i tg Mediaset – Berlusconi sia venuto a più miti consigli con Fitto, disinnescando la mina Puglia, con la concessione di  ampi spazi ai fittiani nelle liste per le regionali.  Su Tg4 è decisiva la notizia dell’apertura della campagna elettorale di Toti in Liguria.
Forte e trasversale l’attenzione ai dati forniti dalla Guardia di Finanza sugli evasori totali (8.000) scovati nel 2014 e sull’impatto economico delle irregolarità e delle corruzioni nei grandi appalti pubblici. Trasversale anche l’attenzione alla sentenza della Corte d’Appello di Palermo che ha intimato allo Stato di risarcire i parenti delle vittime di Ustica, confermando che il Dc-9 dell’Itavia fu abbattuto da un missile.
Sinceramente eccessivi i Tg Rai che hanno proposto le immagini di una inutile collegamento video tra Renzi e la brava astronauta italiana Cristoforetti. Forse il premier non ha acceduto nel farlo, ma l’informazione poteva evitare di riprenderlo.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di martedì 7 aprile 2015

Tg1 – ore 13:30 3.871.000, 20,86% ore 20:00 6.247.000, 25,26%.
Tg2 – ore 13:00 2.630.000, 15,02% ore 20:30 2.321.000, 8,51%.
Tg3 – ore 14:30 1.763.000, 10,67% ore 19:00 1.795.000, 10,02%.
Tg5 – ore 13:00 3.262.000, 18,47% ore 20:00 4.682.000, 18,58%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.309.000, 16,17% ore 18:30 1.050.000, 7,11%.
Tg4 – ore 11.30 561.000, 6,64% ore 18:55 814.000, 4,70%.
Tg La7 – ore 13:30 583.000, 3,15% ore 20:00 1.298.000, 5,16%.

Fonte:www.tvblog.it

In onda lo sciopero Rai

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downloadI Tg di mercoledì 11 giugno – Lo sciopero dei dipendenti Rai non giornalisti (l’Usigrai si è tirata indietro dopo aver lanciato il sasso) priva la serata dell’informazione del primo, del terzo e del quarto Tg per ascolti. Solo notiziari da studio e assenza di immagini e servizi. Per la concorrenza, che  forse – lo vedremo domani -, si dividerà i 14-15 milioni di teleutenti serali di questo inizio di bassa stagione, l’unico ad occuparsi di casa altri è Mentana, che in un titolo abbina lo “strano” sciopero del servizio pubblico contro il taglio alla Rai dei 150 milioni deciso dal governo, con quello milanese (ma anche europeo) dei tassisti contro Uber che erode quote di mercato per le auto bianche, utilizzando gli smartphone e le tasche vuote di semplici cittadini che danno passaggi a pagamento.

La vicenda della Rai è probabilmente destinata a diventare un tormentone estivo perché la sua riforma, invocata e al contempo temuta, apre un dibattito reale sulla mission del servizio pubblico che non si risolve con lo scontro sui tagli.

In primo piano per tutti, e apertura per Tg5, la bufera sulla Guardia di Finanza per l’arresto di due alti dirigenti, compreso il n°2 Vito Bardi che solo pochi mesi fa aveva preso il posto del precedente n°2, arrestato la scorsa settimana per le vicende legate al Mose. Questa volta a muoversi è la Procura di Napoli, ma la materia è la stessa: tangenti, corruzione, favoritismi nei controlli fiscali e mazzette. Niente di più inedito dell’edito. Non è inedito neanche l’intervento di Papa Francesco contro la corruzione durante l’udienza generale. Francesco ha detto che i corrotti pagheranno nell’altra vita. Per quella attuale dovrebbe impegnarsi la magistratura, la politica e il Commissario Cantone, ancora in attesa dei poteri che con ogni probabilità gli verranno conferiti dal Cdm di venerdì. A proposito di Cdm, Mentana ricorda che in settimana il governo avanzerà la riforma della pubblica amministrazione, un altro sasso in piccionaia che Renzi intende lanciare inseguendo il cambiamento. Prevediamo un forte consenso tra i cittadini “ordinari”, ed un irato dissenso tra i dipendenti pubblici.

Tg5 se la prende con il Commissario Cottarelli che dal suo titolo sembrerebbe intenzionato a spegnere le luci nelle pubbliche vie per far avanzare la spending review. Peccato che nel servizio si escluda esplicitamente questa curiosa eventualità, puntando invece su razionalizzazioni e tecnologia.

Il piatto forte di serata è il governo andato sotto alla Camera su un emendamento leghista che amplia la responsabilità civile dei magistrati. Dall’Estremo Oriente Renzi fa sapere che si recupererà al Senato, anche se TgLa7 conteggia un’ottantina di franchi tiratori del Pd nel voto segreto; gongola Forza Italia per il duplice risultato: lo schiaffo alla magistratura e le divisioni nel partito del premier.

Ieri sera avevamo segnalato da Tg2 la denuncia dell’abbandono degli scampati dei barconi, una volta salvati e sbarcati soprattutto in Sicilia. Questa sera se ne occupa in apertura Tg4, più che in spirito di solidarietà, in quello di denuncia della disorganizzazione della macchina dell’accoglienza e delle difficoltà oggettive del Ministro Alfano.

Concludiamo con la segnalazione di un ulteriore squallido servizio di Studio Aperto sulle così dette (da lui e, purtroppo anche da molti altri) “baby squillo” romane. Questa volta si tratta di una lunga intervista ad una compagna di scuola (presunta) maggiorenne ma, comunque, schermata e resa irriconoscibile. E così si procede alla grande nell’edificazione del mito di giovani dark ladies, pruriginose e morbose: più carnefici che vittime.

Alberto Baldazzi

 

 

Dati auditel dei Tg di martedì 10 giugno 2014

Tg1 – ore 13:30 3.527.000, 21,04% ore 20:00 4.565.000, 23,05%.
Tg2 – ore 13:00 2.403.000, 15,42% ore 20:30 2.095.000, 9,33%.
Tg3 – ore 14:30 1.690.000, 11,33% ore 19:00 1.433.000, 10,39%.
Tg5 – ore 13:00 2.944.000, 18,71% ore 20:00 3.766.000, 18,95%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.241.000, 17,97% ore 18:30 915.000, 8,65%.
Tg4 – ore 11.30 433.000, 6,83% ore 18:55 531.000, 3,84%.
Tg La7 – ore 13:30 701.000, 4,17% ore 20:00 1.357.000, 6,73%.

Fonte:www.tvblog.it