Speciale Osservatorio Tg – Europee – 15

Lascia un commento

A quindici giorni dalle elezioni europee il silenzio dei sondaggi fa sperare che si parli concretamente di Europa. Sarà così? Intanto Grillo litiga con Santoro e dice di sì a Vespa

I figli so’ pezzi ‘e core

1 commento

berlusconi-figli-258I Tg di mercoledì 6 novembre –  I Tg Rai aprono con Bruno Vespa, ovvero con l’ennesima anticipazione, dal suo ulteriore libro, della ennesima conversazione con il Cavaliere. Quelli Mediaset non possono non citare anche nei titoli la polemica odierna che ha accompagnato le “sobrie “ parole di Berlusconi e le sue angosce confessate al Vespa nazionale; ovviamente a Cologno Monzese non si infierisce, ed il paragone tra la condizione attuale dei suoi figli  e quella delle famiglie degli  ebrei perseguitate dal nazismo scivola via, come acqua sulla pietra.  Non è così per il Tg3 che, per voce del conduttore, definisce “giuste” le reazioni degli ambienti israelitici e, per la politica, del Pd. Le puntualizzazioni giunte intorno alle 19 con le quali Berlusconi rammenta la sua vicinanza ad Israele  e la sua condanna della shoah, provocano un commento in conduzione di Enrico Mentana: cosa c’entra la replica con l’avvicinamento della condizione dei suoi figli alle vittime dell’olocausto? Tg 2  registra lo sdegno di Gattegna, capo delle comunità ebraiche. La gaffe di Berlusconi obbliga, dunque,  i Tg  ad accendere, anche questa sera, i riflettori sul capo del centrodestra, per il quale solo Brunetta (TgLa7, Tg4) e Capezzone (Tg2) cercano di tessere una pezza che è peggiore del buco. Ve li immaginate Pier Silvio, Marina e Barbara emaciati, laceri e spintonati con il calcio dei mitra impugnati da toghe rosse, milizie comuniste e agguerriti deputati del Pd? Ma, si sa: i figli so’ pezzi ‘e core, e per un padre “perseguitato”  è duro  prefigurare  l’infausto destino della prole.  A Otto e mezzo  Bruno Vespa ha voluto precisare che il virgolettato del Cavaliere sulle angosce dei figli non è frutto della sua penna, ma di risposte scritte di Berlusconi.

   Mentre il caso Cancellieri sembra storia oramai archiviata, TgLa7 apre per il secondo giorno consecutivo sulla seconda rata dell’Imu, ulteriore sasso lanciato nella  piccionaia del governo; per Mediaset Alfano rassicura tutti i cittadini: è lui che “garantisce” gli italiani. Mentana mette in relazione i dati stridenti  delle richieste di indennità di disoccupazione  e i 22 miliardi di euro che in un paio di giorni  trecentomila concittadini benestanti hanno “prestato “ allo Stato: una cifra pari all’1% del debito pubblico. 

   Il Pd continua a godere di una buona illuminazione mediatica, anche se alla luce dei titoli e dei servizi appaiono, come è giusto, soprattutto le magagne e le contraddizioni. Il  sostantivo più utilizzato è  “caos”.

  Il  nuovo sindaco “italiano” di New York è festeggiato da tutti, con toni più o meno folkloristici. I servizi più di sostanza appaiono su Tg 3 e TgLa7.

   A nove anni dalla scomparsa Arafat torna a far parlare di sé per la scoperta di tracce di polonio nei suoi resti, riesumati d un’equipe elvetica. Nessun titolo, ma servizi per TgLa7, Tg5, Tg1 e Tg3. La notizia criminis , da sempre ipotizzata, è ora una certezza. Non rimane che identificare assassini e  mandanti.

  L’appello bis del processo per l’omicidio i Meredith Kercher  ha “ospitato” oggi le dichiarazioni spontanee di Raffaele Sollecito. Titoli per i tre Mediaset e Tg1. Ma è Tg 4 che  prende il toro per le corna e dedica a Sollecito quasi sei minuti in apertura di edizione.  Studio Aperto lo anticipa di mezz’ora, ma sceglie la forma della catena di montaggio: 11 minuti in apertura dedicati a ever green e new entry di cronaca criminale.

 

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di martedì 5 novembre 2013

Tg1ore 13:30 3.639.000, 21.31% ore 20:00 5.609.000, 21.94%.
Tg2ore 13:00 2.666.000, 17.22% ore 20:30 2.062.000, 7.50%.
Tg3ore 14:30 1.728.000, 11.25% ore 19:00 2.273.000, 11.82%.
Tg5ore 13:00 3.172.000, 20.25% ore 20:00 5.134.000, 20.03%.
Studio Apertoore 12:25 2.284.000, 18.23% ore 18:30 1.028.000, 6.72%.
Tg4ore 14.00 680.000, 4.10% ore 18:55 855.000, 4.46%.
Tg La7ore 13:30 .000, % ore 20:00 1.744.000, 6.77%.


Fonte:www.tvblog.it

Il “contratto con gli italiani”? No, grazie!

Lascia un commento

l43-silvio-berlusconi-121009115433_big1-640x254I TG di mercoledì 16 gennaio – In tempo di saldi, Berlusconi riesuma da qualche scantinato polveroso il contratto con gli italiani.2. A carnevale manca un mese e  questa sera non c’è Crozza: conseguentemente dobbiamo ritenere che sia vera l’intervista esclusiva in apertura  su TG 2 in cui il Cavaliere ha smerciato l’infausto fondo di magazzino. Dopo lo show da Santoro, Berlusconi si conferma  una populist-star irraggiungibile e ineguagliabile. Vespa si morderà le mani o, forse, farà causa al Tg 2. 

In una campagna elettorale che si occupa solo di tasse, ai vertici della top-ten il redditometro ha scalzato l’Imu, mentre giovani, lavoro, ambiente, ricerca e cultura latitano alla grande. Tutti i Tg “leggono” la crisi dell’auto, ma solo Tg 3 ascolta gli operai di Melfi  sospettosi su di un  futuro che oggi di certo si chiama cassa integrazione.

Per TG La 7 l’apertura è sugli scandali e la mala politica, con gli arresti parmigiani che scuotono il Pdl,  con le quote latte che lambiscono la lega, ma anche con l’esclusiva degli sviluppi della vicenda Penati.  Monti (apertura per TG 1 e Tg 2) attacca Berlusconi e La Lega; Berlusconi gli risponde “che è matto”, mentre i vertici europei del Ppe che “tifano” per il Prof.  sono liquidati con l’accusa di “carrierismo”.

D’Alema si “spende” su Tg 1 , Studio Aperto e Tg 4, mentre Mentana si chiede in un servizio quando e come si “spenderà” Renzi.

La vicenda grottesca dei vertici della magistratura bergamasca che invitano le donne a non uscire da sole la sera, perché “pericoloso”, è encomiabilmente presente su Tg 4 e assente per tutti gli altri.

Per gli esteri il Mali è presente su Tg 1, TG 2 e TG la 7, mentre la battaglia di Obama contro le armi è seguita da tutti .

Studio Aperto non fa mancare al  desco degli italiani la dose quotidiana di tette, questa volta “approfondendo” molto giornalisticamente le taglie grandi.

Alberto Baldazzi

 

Dati auditel dei TG di martedì 15 gennaio

Tg1 – ore 13:30 4.636.000, 24.26% ore 20:00 6.093.000, 22.73%.
Tg2 – ore 13:00 2.785.000, 16.30% ore 20:30 2.317.000, 8.02%.
Tg3 – ore 14:30 2.094.000, 12.16% ore 19:00 2.782.000, 13.49%.
Tg5 – ore 13:00 3.714.000, 21.53% ore 20:00 5.626.000, 20.94%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.523.000, 18.37% ore 18:30 1.324.000, 7.73% (1P); 933.000, 4.67% (2P).
Tg4 – ore 14.00 788.000, 4.21% ore 18:55 909.000, 4.42%.
Tg La7 – ore 13:30 1.123.000, 5.87% ore 20:00 2.044.000, 7.60%.

Fonte:www.tvblog.it

 

Mistifico, ergo sum

Lascia un commento

silviovespaI Tg di mercoledì 12 dicembre – In genere quando parla un politico bisogna concentrarsi sia sul “detto” che sul “non detto”. Nel caso della logorrea berlusconiana di giornata – che il fido Vespa non aveva interessi ad arginare – ciò non è necessario,  perché non esiste il non detto, in quanto viene “detto” tutto ed il suo contrario. Abbandonando la tecnica della smentita ex post per passare alla contraddictio in terminis, il Cavaliere ha detto che vuole l’alleanza con Maroni ma che è pronto a far cadere Piemonte e Veneto, che è, rimane e sarà il candidato del centrodestra ma non è escluso che lo divenga Monti, mentre Alfano è in “pole position” per Palazzo Chigi, che il Paese è alla frutta per colpa di Monti ma che “il Pdl non sempre è stato d’accordo con il governo”, che ha tolto la fiducia ma non “comminato” la sfiducia. Forse l’unica affermazione univoca è stata “abbiamo mollato Monti per riaprire l’alleanza con la Lega”.

Dopo cotanta manifestazione di rigore istituzionale, Berlusconi ha poi irriso quelle “tasche degli italiani” in cui dice di non aver mai messo le mani, affermando che lo spread targato B sarebbe costato solo 5 miliardi in più. Di fronte a questo magma straripante, i Tg non hanno fatto argine, tanto più che l’”evento” era praticamente in diretta per molte testate. Chi ha azzardato una felice sintesi è TG la 7, che titola: “Ci si domanda se questa nuova svolta del Cav sia dovuta ai sondaggi, alla divisione e al dissenso interno al Pdl, e al no di Maroni alla ricandidatura del Cav dopo il vertice di ieri sera a Palazzo Grazioli. Per il leader dei centristi Casini: “Berlusconi è in evidente stato confusionale”. TG 4 è rimasto indietro di qualche ora, non “sincronizzato” quindi col Berlusconi estimatore di Monti. Ecco così il tiro al doppio piattello per impallinare con un colpo solo la “perfida” Merkel e l’attuale premier, forse la soluzione “non giusta” per il Paese.

Le parlamentarie del Pd, che al momento appaiono inevitabilmente più una voluttà che non un progetto delineato, creano l’effetto Doctor Jekyll e Mr. Hyde confrontate con gli stracci che volano dentro il Movimento Cinque Stelle, intento a somministrare purghe e cartellini rossi.

Lorenzo Coletta

 

Dati Auditel dei Tg di martedì 11 dicembre 2012

Tg1 – ore 13:30 3.681.000, 21,54% ore 20:00 5.578.000, 21,46%.
Tg2 – ore 13:00 2.887.000, 18,35% ore 20:30 2.352.000, 8,36%.
Tg3 – ore 14:30 1.889.000, 12,12% ore 19:00 2.695.000, 13,74%.
Tg5 – ore 13:00 3.555.000, 22,35% ore 20:00 5.409.000, 20,80%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.145.000, 17,17% ore 18:30 1.183.000, 7,34% (1P); 952.000, 5,12% (2P).
Tg4 – ore 14.00 810.000, 4,81% ore 18:55 846.000, 4,33%.
Tg La7 – ore 13:30 850.000, 4,96% ore 20:00 2.205.000, 8,40%.

Fonte: http://www.tvblog.it