Tempo da lupi

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Schermata 2015-03-17 alle 21.41.11I Tg di martedì 17 marzo – Nessuna grande differenziazione nelle scalette e nelle impostazioni dei maggiori Tg, anche perché la gerarchia delle notizie si impone per tutti. Il “caso politico” delle ultime ore riguarda infatti il ministro Lupi, per gli “schizzi” che lo investono dall’inchiesta della magistratura fiorentina sul sistema corruzione negli appalti pubblici che ha portato in carcere Ercole Incalza, il “dominus” di tutte le grandi opere. Trattandosi di un esponente Ncd né a Mediaset né in Rai prevalgono difese d’ufficio e insabbiamenti. Le ombre su Lupi sono evidenti, ma a nostro giudizio il “tiro al ministro” o al politico, nel caso specifico in cui agli atti non risulta indagato, è un gioco fino troppo diffuso. Staremo a vedere. Tornando ai contenuti dell’inchiesta. I Tg di serata spiegano bene come funzionava il “sistema” che ruotava intorno all’imprenditore Stefano Perotti; Incalza affidava i lavori, segnalando l’opportunità di nominarne Perotti Direttore.
Dal Belgio rimbalza la notizia dell’arresto del Presidente di Federacciai e AD della Duferco Antonio Gozzi per una presunta tangente a funzionari congolesi: si capisce assai poco, e Tg1 intervista la moglie dell’imprenditore che appare scossa ma anche tranquilla sull’innocenza del coniuge. Titolo per tutti.
Grande spazio alla polemica odierna tra magistratura e Renzi. Il segretario Anm Sabelli parla di uno Stato che tratta a schiaffi i giudici e riserva carezze per i corrotti, e il premier che risponde indignato accusandolo di scarso profilo istituzionale. Spazio su tutti e sostanziale apprezzamento per Renzi soprattutto da parte di Mediaset.
Camusso e Landini si sono incontrati, ma non si sono capiti. O meglio, ognuno è rimasto sulle proprie posizioni. Landini rivendica il ruolo della Coalizione, mentre la segretaria Cgil dice che la Fiom non la può lanciare perché “ambigua”. Lo scambio tra sordi va in onda senza particolari commenti sulle maggiori testate.
Il testo della lettera di Berlusconi alle olgettine per segnalare la fine della cuccagna (assegno mensile di 2.500 euro) compare solo su Tg3, mentre Mentana tenta meritoriamente di spiegare con in un titolo e con un servizio perché il barile di petrolio cala molto, mentre la benzina scende molto meno: peccato che non ci riesca.
Vista l’ora, prossima alla chiusura delle urne in Israele, lo scontro tra Netanyahu e Herzog è dignitosamente presente. Da segnalare l’attenzione di Tg2 alla imminente chiusura degli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari; dovrebbero finalmente scomparire il 31 di marzo, ma già si capisce che molti internati vi dovranno passare più tempo. Sempre Tg2, unico tra quelli di serata, si occupa del rapporto di Antigone sulle carceri.
Ma il clou di serata è la ripresa da parte di Mediaset di un doppio annuncio: Rocco Siffredi al ritorno dal reality intende smettere di fare il porno attore, mentre tra Belen e l’attuale compagno sarebbe rottura. Possiamo andare a nanna appagati.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei TG di lunedì 16 marzo 2015
Tg1 – ore 13:30 3.791.000, 21,14% ore 20:00 6.391.000, 22,78%.
Tg2 – ore 13:00 2.766.000, 16,39% ore 20:30 2.083.000, 6,99%.
Tg3 – ore 14:30 1.830.000, 10,55% ore 19:00 2.193.000, 10,18%.
Tg5 – ore 13:00 3.352.000, 19,74% ore 20:00 4.944.000, 17,43%.
Studio Aperto – ore 12:25 2.181.000, 15,20% ore 18:30 981.000, 5,66%.
Tg4 – ore 11:30 582.000, 6,81% ore 18:55 810.000, 3,89%.
Tg La7 – ore 13:30 691.000, 3,83% ore 20:00 1.336.000, 4,73%.

Fonte:www.tvblog.it

Un Papa “sorprendente”

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Schermata 2015-03-13 alle 21.39.06I Tg di venerdì 13 marzo – Non vogliamo insegnare il mestiere a nessuno, ma la notizia del Giubileo straordinario ci sembra una di quelle, appunto, “straordinarie” e quindi meritevole della massima attenzione. Che le 3 testate Rai abbiano dato l’apertura all’annuncio di Papa Francesco ci è sembrato quindi del tutto naturale, mentre che su Mediaset la notizia non sia passata (Studio Aperto), sia stata affrontata in 10 secondi a mezza edizione (Tg4), o titolata “in basso” su Tg5, ci risulta difficilmente spiegabile. Anche La7 mette il Giubileo solo come terzo titolo, ma in compenso è l’unico Tg che entra nel vivo e ci rappresenta i dubbi sulla “tenuta” della Capitale. Marino dice che Roma è pronta, ma un parte del Pd territoriale si mostra scettica. L’anno Santo della Misericordia comporterà infatti l’afflusso di milioni e milioni di turisti e pellegrini e prenderà a dicembre il testimone dall’Expo, che termina a ottobre. 12 mesi intensi; una vera manna per l’economia, ma anche una grande provocazione per un’organizzazione sfilacciata e incistata dal malaffare. Tg2 ha i riflessi pronti e ci racconta qualcosa della storia degli Anni Santi. La sorpresa nel primo giorno del suo terzo anno di pontificato non è solo l’annuncio del Giubileo. Grande attenzione da parte di tutti (anche Mediaset) all’intervista rilasciata da Francesco alla Tv messicana che adombra una sua permanenza “breve” sul Soglio di Pietro.
Abbiamo accennato all’Expo; a – 50 giorni dall’inaugurazione Renzi ha visitato i cantieri conquistando trasversalmente il secondo titolo su tutti. La politica propone diversi fatti rilevanti: Landini che si appresta a lanciare il suo movimento, Tosi che domani si candida in Veneto, la sinistra Pd che si riunisce per decidere come organizzarsi, le prime reazioni al disegno di legge sulla riforma della scuola e alle linee guida sulla riforma Rai. Sulla scuola il Tg che fa emergere più chiaramente le critiche al provvedimento è quello di Mentana (insoddisfazione dei precari rimasti fuori dalle assunzioni di settembre), mentre gli altri sono molto istituzionali e fanno parlare i rappresentanti dei presidi, in nuovi “manager” dell’istruzione. Polemiche anche sugli sgravi fiscali per le spese sostenute per le scuole private. Con tutta questa carne al fuoco la scelta del Tg2 di cavarsela con il vecchio “pastone” (due minuti di notizie su carrellata di veloci immagini) ci è sembrata quantomeno ergonomica.
I “numeri” di bonifici con beneficiarie le olgettine che emergono dal Rubi ter sono sciorinati ampiamente, ma è impossibile trovarli su Mediaset. La vicenda dell’arresto e del repentino rilascio di Cesare Battisti da parte della magistratura brasiliana è invece presente su tutti.
Per gli esteri i Tg Rai, Tg5 e La7 mettono in evidenza il doppio binario della trattativa Grecia – Ue: scontro sull’asse Atene-Berlino e ricerca di accordo su quello Atene-Bruxelles.
Su Mediaset in evidenza la cronaca nera e criminale, con il femminicidio a Trento e l’assassino del ventisettenne ternano ad opera di una cittadino marocchino ubriaco. Delitto, quest’ultimo del tutto inspiegabile, che sfonda anche i cancelli di Saxa Rubra.
Alberto Baldazzi
Dati auditel dei Tg di giovedì 12 marzo 2015
Tg1 – ore 13:30 3.644.000, 21,35% ore 20:00 5.993.000, 23,14%.
Tg2 – ore 13:00 2.620.000, 16,25% ore 20:30 2.146.000, 7,74%.
Tg3 – ore 14:30 1.643.000, 10,23% ore 19:00 2.051.000, 10,14%.
Tg5 – ore 13:00 3.242.000, 19,96% ore 20:00 4.940.000, 18,81%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.875.000, 14,09% ore 18:30 1.045.000, 6,53%.
Tg4 – ore 11.30 482.000, 6,63% ore 18:55 714.000, 3,67%.
Tg La7 – ore 13:30 616.000, 3,60% ore 20:00 1.326.000, 5,08%.

Fonte:www.tvblog.it